Coppa Italia, Juventus-Inter - Conte contro la Juventus: "Ci vuole rispetto e sportività"

Luca Stamerra

Aggiornato 09/02/2021 alle 23:45 GMT+1

COPPA ITALIA - Scintille a bordo campo con Bonucci prima e Agnelli poi che hanno qualcosa da ridire al loro "ex compagno di 1000 avventure" Conte. Il tecnico dell'Inter se la prende così con la Juventus a fine partita: "Dovrebbero dire la verità. Penso che il quarto uomo abbia sentito e visto cosa sia accaduto. Bisogna essere più educati. Ci vuole rispetto". E poi sullo Scudetto...

Antonio Conte - Juventus-Inter - Coppa Italia 2020/2021 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Possiamo considerarlo un ritorno a casa? Sicuramente non è stato un ritorno felice, perché Conte ha accusato la Juventus di non avere rispetto e di non essere sportiva, facendo riferimento a quanto urlato ai suoi danni da Bonucci nel primo tempo e poi anche dal presidente Agnelli, suo ex datore di lavoro. Queste le parole al veleno del tecnico nerazzurro dopo essere stato eliminato in semifinale dalla Juventus con lo 0-0 dello Stadium. Poi sulla prestazione dei suoi, Conte si lamenta più della gara d'andata che del ritorno dello Stadium. Lì sono stati fatti regali, qui l'Inter ha provato a vincere, anche se poi le devi segnare le palle gol create... Ha aggiunto il tecnico salentino.
Dalla Juventus dovrebbero dire la verità. Penso che il quarto uomo abbia sentito e visto cosa è successo per tutta la partita. Bisognerebbe essere più educati secondo me. [Conte]

Poi sulla partita

Avremmo dovuto concretizzare le situazioni che avevamo creato. È un peccato, perché nei 180' penso si siano viste due squadre che hanno combattuto fino alla fine. Abbiamo pagato dazio per l'andata, per alcuni regali che abbiamo fatto. Fino alla fine abbiamo cercato di fare gol, anche perché sapevamo che con un gol sarebbero andati ancora più in difficoltà. Dispiace, queste sono partite che si giocano in 180', oggi abbiamo cercato in tutti i modi di ribaltare il risultato, ma non ci siamo riusciti. Si deve imparare dagli errori e ripartire

Lukaku sembra un po' nervoso?

Era una partita difficile, giocavamo contro ottimi giocatori. Da quel punto di vista Romelu nelle ultime partite non è sembrato al 100%, ma anche lui oggi ha dato il massimo. Ci sono dei momenti in cui si è più in forma, altri in cui si è più opachi. Ma per noi è un giocatore sicuramente importante
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Romelu Lukaku, Rodrigo Bentancur, Juventus-Inter, Getty Images

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E Lautaro?

Non dimentichiamo che giocavamo contro una signora squadra. Venire qui e fare la partita, in questa maniera e con questa personalità non penso sia da tutti. Se vogliamo parlare dell'eliminazione brucia sicuramente, ma a livello di prestazione penso ci sia poco da rimproverare. Gli attaccanti inevitabilmente devono segnare, abbiamo avuto le occasioni e potevamo fare meglio. Quando parlo di percorso mi riferisco un po' a tutto. Lautaro è un ragazzo di 22 anni e sta giocando in maniera continuativa con noi da due. Ha margini di miglioramento, ma è appena all'inizio. Non pensiamo possa risolverci la situazione. Non abbiamo colpi straordinari, o vinciamo da squadra o non vinciamo da squadra
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Juventus-Inter, Coppa Italia 2020-2021: da sinistra, Christian Eriksen (Inter) e Matthijs de Ligt (Juventus) (Getty Images)

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Si aspettava qualcosa di più da Eriksen?

Ha fatto la sua parte. Volevamo avere due registi con lui e Brozovic, e da questo punto di vista abbiamo messo in difficoltà la Juventus, perché la partita l'abbiamo fatta noi. Per il resto sono contento di quello che ha dato. Sensi viene dopo? Non è questione di gerarchie. Deve tornare a dare il 100%. Ha vissuto un anno con noi in cui è stato bersagliato da infortuni e, quando accade questo, perdi un po' di fiducia. Con lui cerco di lavorare anche a livello psicologico, noi allenatori abbiamo anche questi problemi

Senza Scudetto diventa una stagione fallimentare?

Penso che in tutte le competizioni vinca solo una squadra. Se tutte le altre dovessero fallire la stagione perché non vincono, sarebbe un disastro. Quindi negli ultimi anni anche tutte le altre hanno fallito la stagione… Penso che l’Inter questa sera abbia dimostrato di aver accorciato il divario dalla Juventus. Siamo usciti dalla Champions perché abbiamo perso due partite col Real. Bastava un gol con lo Shakhtar e cambiava tutto. Noi affrontiamo le competizioni per arrivare fino in fondo. L’ambizione deve essere alta, poi la realtà è un’altra cosa e la realtà dice che siamo usciti. Dalla Coppa siamo usciti contro la squadra che vince da 9 anni e penso che avremmo meritato di più
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