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Coppa Italia Napoli, Gattuso: "Lavorare col Covid è difficile. Osimhen? Corre e sta molto meglio"

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Pubblicato 13/01/2021 alle 21:19 GMT+1

COPPA ITALIA - L'allenatore del Napoli, dopo la vittoria in Coppa Italia contro l'Empoli, è intervenuto al microfono di Rai Sport: "Abbiamo sofferto, giocando contro una squadra piena di giovani interessanti, con un valore. Lo sapevamo che l'importante era dare minutaggio a chi ha giocato meno. Si sapeva che potevamo fare un po' di fatica. Ci teniamo la vittoria, ci servirà per domenica".

Gennaro Gattuso - Napoli-Empoli - Coppa Italia 2020-2021

Credit Foto Getty Images

Rino Gattuso, allenatore del Napoli, dopo la vittoria in Coppa Italia contro l'Empoli è intervenuto al microfono di Rai Sport: "Abbiamo sofferto, giocando contro una squadra piena di giovani interessanti, con un valore. Lo sapevamo che l'importante era dare minutaggio a chi ha giocato meno. Si sapeva che potevamo fare un po' di fatica. Ci teniamo la vittoria, ci servirà per domenica. Bisogna trovare un po' di equilibrio, abbiamo preso qualche ripartenza di troppo". Ciò che è mancato fin qui in campionato è stata la continuità: perché? "Non è stata solo la continuità. In tutta Europa si fa fatica e arrivano risultati strani. Nell'ultimo anno il calcio è cambiato tantissimo. Noi sicuramente possiamo migliorare, qualche punto per strada l'abbiamo perso".
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Come sta con la miastenia?
"Sto molto meglio. Grazie al cortisone. Ne ho sentite tante in questi mesi, che non avrei potuto più allenare... E' una malattia che ho da dieci anni, questa è la terza ricaduta, ma sto bene e posso fare questo lavoro tranquillamente. C'è di peggio nella vita".
Come avete vissuto la vigilia con i calciatori dell'Empoli e l'allenatore fermati dall'ASL?
"Penso che si debba guardare anche al campionato inglese. C'è tanta organizzazione, è il più organizzato, ma anche loro stanno vivendo una situazione particolare. Noi siamo sempre massacrati, invece sia la Federazione che i dottori stanno facendo un gran lavoro. Vivere quello che stiamo vivendo è difficile. Siamo privilegiati, guadagniamo tanto, ma credetemi che lavorare col Covid, tra tamponi e cose serie, è difficile. Si aspetta sempre il risultato del tampone. Poi abbiamo visto quanti morti ci sono stati con il Covid".
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Sul momento della squadra
"Dopo l'Inter c'è stata un po' di involuzione. Per tanto tempo abbiamo sofferto pochissimo, ultimamente invece stiamo dando troppe chance agli avversari. Non è questione di 4-2-3-1 o 4-3-3, in questo momento stiamo venendo a mancare nelle occasioni che sistematicamente creiamo, concedendo poi campo agli avversari. Oggi non fa testo però. Elmas, Lobotka, Rrahmani non giocavano da tantissimo tempo, quindi è chiaro che fosse difficile. Ma ci serve maggiore equilibrio. Creiamo tanto, ma sia oggi che con l'Udinese abbiamo concesso troppo".
Quando tornerà Osimhen?
"Ha cominciato a correre a velocità importanti col tapis roulant a casa, gli dà meno fastidio. Poi lo valuteremo in campo. Ma negli ultimi 4-5 giorni il ragazzo mi sta riferendo che si sente molto meglio".
Anche lei ha l'impressione che senza Osimhen è complicato reggere il centrocampo a due?
"Bisogna ragionarci bene perché noi giochiamo coi due centrocampisti e creiamo comunque tanto. Poi dipende da come si vede il calcio, se uno vuole creare tanto o vuole creare meno. Se crei tante palle gol qualcosa concedi, il problema è che ne sciupiamo tante. Ultimamente quando escono dalla prima pressione subiamo, ma noi siamo una squadra che crea. Si può e si deve migliorare, così si fa molta fatica".
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