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Chiellini ufficializza l’addio alla Juventus: "Lunedì saluterò lo Stadium. C’è dispiacere ma è giusto cedere lo scettro"

Stefano Dolci

Aggiornato 12/05/2022 alle 00:51 GMT+2

COPPA ITALIA – Dopo la finale di Coppa Italia persa contro l’Inter per 4-2 e giocata da capitano, Giorgio Chiellini ufficializza l’addio a fine stagione alla Juventus, dopo 18 in bianconero: “Dispiace lasciare con un anno senza vittorie dopo dieci anni, va accettato. Ci deve rimanere qualcosa dentro per i prossimi anni. Lunedì festeggerò e saluterò il mio Juventus Stadium, ma cedo lo scettro".

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Sperava di dare l’annuncio del suo addio alla Juventus, al termine di una serata di gioia magari dopo aver sollevato il 20° esimo trofeo in maglia bianconera invece Giorgio Chiellini, ufficializza una notizia ampiamente nell’aria dopo il bruciante ko in finale di Coppa Italia contro l’Inter.
Il capitano di mille battaglie, il prossimo anno non guiderà il gruppo con il suo esempio e la sua proverbiale grinta e voglia di vincere. Dopo 18 anni in bianconero il suo posto sarà preso da altri giovani che avranno il compito di riportare la Signora dove merita, a competere per lo scudetto e per quei trofei che dopo 10 anni consecutivi non sono arrivati.
Lunedì festeggerò nel mio Stadium, ma cedo lo scettro ai miei ragazzi e sono felice di lasciare a un livello alto, era quello che volevo.

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"Dispiace, perché hanno avuto il predominio del pallone, ma noi abbiamo fatto più tiri. Mattia non ha parato quasi nessun tiro, solo eurogol e rigori. Spero che la rabbia di perdere 3 partite su 4 contro l’Inter posso darci la motivazione giusta. È un percorso di crescita, è brutto chiudere la stagione senza titoli. È chiaro che qualcosa non è andato. C’è stato un percorso di miglioramento, ma che è lontano dalla squadra che può vincere. È nella continuità e nella voglia che si fa la differenza. Senza nessuna offesa, il Milan è meno forte dell’Inter, ma è comunque primo. Le energie devono darci la giusta ripartenza. Il prossimo anno questa squadra non può accettare di restare con zero titoli. È vero, quest’anno i risultati lo dimostrano. Io ho vissuto anni di settimi posti, ero grandicello, ma sembravo anche io un pulcino bagnato. C’è voluto un po’ di tempo, adesso tocca ai ragazzi mandarli avanti".
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