Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Lucescu e il Brasile

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 21/05/2009 alle 15:33 GMT+2

La mano del tecnico nel successo dello Shakhtar Donetsk in Coppa Uefa: "Ora la Champions League". Ma il merito è anche dei cinque giocatori brasiliani: "E' un mix perfetto. Ci sentiamo come una famiglia"

E' la prima volta nella storia che una squadra ucraina si aggiudica la Coppa Uefa...Ma il trionfo non è stato poi così casuale: l'oligarca Rinat Akhmetov si è affidato all'esperto Mircea Lucescu, già vincitore di una Supercoppa Europea col Galatasaray. Il tecnico romeno, snobbato in Italia, ci ha messo del suo costruendo un grande progetto e aiutato da una rosa competitiva e da una colonia sudamericana di tutto rispetto è entrato nella storia passando dalla porta principale
Il tecnico Lucescu crede che il successo sia solo l'inizio di un ciclo importante. "Questo primo trofeo è fantastico. Ma vogliamo ottenere qualcosa anche in Champions League, arrivare ai quarti o in semifinale in futuro. Il mio obiettivo è quello di continuare a costruire questa squadra e migliorarla. La mia filosofia è quella di educare i giocatori giovani e quelli dotati di talento. Ho questa passione e voglio che i miei giocatori siano sempre più convinti dei loro mezzi. La Champions League sarà il nuovo obiettivo per i paesi dell'est. Finora abbiamo avuto problemi con il livello del nostro campionato, ma adesso credo che i paesi dell'est possano farcela e noi ci proveremo".
I cinque brasiliani hanno confezionato un bel regalo: Ilsinho (che ha regalto la finale nel derby con la Dynamo Kiev), e i goleador Luiz Adriano e Jadson sono stati determinanti, ma anche il giovanissimo Willian (classe 1988) e Fernandinho, eletto miglior giocatore del campionato ucraino, hanno dato un gran contributo. "Sono davvero contento per loro. Adesso molta gente li conoscerà e spero anche Carlos Dunga. La mia filosofia è quella di costruire squadre, insegnare ai giocatori, ottenere il meglio dai giovani. Cercherò di continuare così finché posso".
Luiz Adriano è cresciuto nell'Internacional assieme al rossonero Pato: il gol realizzato è uno di quelli che "ha sempre sognato": "E' veramente qualcosa di speciale. Questo club non aveva mai raggiunto una finale di Coppa Uefa o Champions League quindi non riesco proprio a descrivere le emozioni che stiamo provando. Siamo cinque brasiliani allo Shakhtar, ci sentiamo come una famiglia. Però anche i giocatori ucraini hanno fatto la loro parte alla grande. E' stata la vittoria di un mix perfetto. E' un grande successo e adesso tutti scherzano e ballano nello spogliatoio".
Gli fa eco il suo compagno Rat: "All'inizio della competizione nessuno si sarebbe mai immaginato che la nostra squadra sarebbe andata così avanti: per quanto mi riguarda, è il momento più importante della mia intera carriera! "
Mastica amaro invece Thomas Schaaf, che chiede alla sua squadra di dimenticare la delusione e pensare solo alla finale di Coppa di Germania del 30 maggio contro il Bayer Leverkusen: "Non siamo riusciti ad attaccare come facciamo di solito. E' una sconfitta che dovrà servirci da lezione per il futuro. Ma la stagione non è finita. Abbiamo ancora gare importanti come quella contro il Wolfsburg sabato e la finale di Coppa di Gemrania a Berlino. Dobbiamo costruire qualcosa da questa esperienza. Berlino sarà l'occasione per rimettere le cose a posto. Dobbiamo metterci questa sconfitta alle spalle".
Naldo ammette la sconfitta e si congratula con lo Shakthar: "Penso che il risultato sia frutto di una grande gara che ha visto protagoniste due squadre per 120 minuti. E alla fine i nostri avversari hanno fatto meglio di noi. Faccio i miei complimenti allo Shakhtar, ma noi dobbiamo essere orgogliosi e pensare già al prossimo obiettivo, la finale di Coppa di Germania".
Tim Wiese è invece più critico: "Non abbiamo fatto abbastanza per vincere, sprecando troppe opportunità e forse avremmo dovuto tirare di più (vista anche la papera di Pyatov sul gol di Naldo, ndr): credo questo sia stato uno dei fattori che hanno portato alla sconfitta". Secondo il 27enne portiere hanno pesato le assenze per squalifica di Diego e Hugo Almeida. "Ci mancavano alcuni giocatori importanti. Forse sarebbe andata diversamente con loro in campo".
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità