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Diritti TV, altra fumata grigia: Sky-Dazn offrono 900 milioni a stagione, l'alternativa è il canale della Lega di A

Davide Fumagalli

Pubblicato 16/10/2023 alle 20:23 GMT+2

CALCIO, SERIE A - Entra il 23 ottobre se ne saprà di più ma per ora la questione dei diritti TV resta complessa. L'offerta di Dazn e Sky di circa 900 milioni di euro a stagione non viene ritenuta soddisfacente e così rimane in piedi l'ipotesi di avviare il canale ufficiale di Lega per distribuire le partite. E anche tra i club si starebbero formando degli schieramenti.

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Credit Foto Eurosport

Un altro nulla di fatto nella questione dei diritti TV della Serie A, una fumata grigia che rinvia tutto alla prossima assemblea del 23 ottobre in cui si spera le idee saranno un po' più chiare da parte di tutti. I broadcaster DAZN e Sky hanno messo sul piatto 900 milioni di euro a stagione per i prossimi 5 anni, cifra ritenuta il minimo simbolico per provare a trattare ma comunque inferiore a quanto attualmente percepito dalle 20 società, che sempre con il duo in questo triennio hanno preso 927,5 milioni all'anno. Pare che Mediaset si sia defilata, quasi fuori, inizialmente alla caccia del match del sabato sera in chiaro.
La speranza è che appunto il 23 ottobre ci sia una proposta leggermente più soddisfacente, altrimenti si penserà seriamente all'avvio del canale ufficiale della Lega Serie A per vendere direttamente agli utenti la trasmissione delle partite, con l'eventuale supporto dei fondi d'investimento o comunque di un partner finanziario.
Quelle che viene fuori dalla vicenda è la spaccatura tra i 20 club con chi vorrebbe continuare con DAZN-Sky e chi invece vorrebbe intraprendere la strada del canale ufficiale, soprattutto se questa - come sembrava ad esempio per la proposta di Oaktree - dovesse portare un minimo garantito alto, magari sopra i 900 milioni. Questo fronte è portato avanti da Napoli, Fiorentina e Salernitana, ma anche il Milan si starebbe avvicinando, come detto dal patron Gerry Cardinale: "Si può continuare a lavorare con le società media tradizionali, come abbiamo fatto con successo fino a questo punto. Oppure si può creare la propria media company. E, sapete, con qualcuno come noi, Redbird, nella Serie A, questa seconda opzione è sicuramente da tenere in considerazione e dovrebbe esserlo".
Dall’altra parte invece il fronte dei pro-broadcaster è guidato da Torino e Lazio, in particolar modo, e tra i favorevoli c'è anche il Sassuolo. Ma non sembra esserci al momento il numero minimo di 14 voti a favore per poter deliberare. Il 23 ottobre comunque se ne saprà di più, anche perché sulla carta proprio il 23 scadranno le offerte di DAZN e Sky. Sempre sulla carta, a quel punto si dovrebbe procedere con il voto sulle proposte oppure con la decisione di scartarle definitivamente, andando ad aprire le buste contenenti le sei manifestazioni di interesse per creare il canale di Lega anche per capire quali potrebbero essere le opzioni sul tavolo a livello economico.
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