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Ecco di nuovo Ventura: "Nazionale? Non rifarei il ct, non era il mio lavoro"

Luca Stamerra

Pubblicato 27/07/2018 alle 18:26 GMT+2

L'ex ct della Nazionale italiana torna a farsi sentire, sulla sua avventura durante le qualificazioni per i Mondiali e di come è stato delegittimato. Il futuro? Spera di rientrare presto a fare l'allenatore.

Gian Piero Ventura - Italy-Sweden - FIFA 2018 World Cup Qualifier Play-Off - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Torna a farsi sentire Gian Piero Ventura, che ai microfoni di RMC Sport parla nuovamente della sua avventura in Nazionale. Gli manca il calcio, quello del lavoro giorno dopo giorno, e aspetta di rientrare presto sul campo.
Vivo questo momento con un po’ di rabbia e di sorpresa, nel senso che negli ultimi 20 anni sono sempre stato in ritiro, per la prima volta mi ritrovo in attesa. Ho una voglia feroce di riprendere e dare delle risposte sul campo, per tutto quello che c’è stato. Spero accada il prima possibile. Cambierei tutto ciò che è accaduto dopo la partita con la Spagna. Poi è successo qualcosa di inimmaginabile. Mille errori da parte mia, non ho letto ciò che stava succedendo. Fino alla Spagna ero felice di fare questa esperienza, che fino a quel momento era stata positiva. Probabilmente farei meno errori. [Ventura a Rmc Sport]

Rifarebbe di nuovo il ct della Nazionale?

Non accetterei più quella offerta, ho capito che non è il mio lavoro. Ho bisogno del contatto giornaliero con i giocatori. Ferisce la scorrettezza e l’offesa personale, le cose non vere, non le critiche, che ognuno deve accettare. Raccolgo i cocci, ma con la voglia di riprendere da dove avevo lasciato. Ora un in bocca al lupo a Mancini, che possa avere giocatori che possano diventare lo zoccolo duro di questa Nazionale. Nessuna rabbia per la Nazionale, ma per quello che potevo essere e non sono stato

Dove poteva arrivare l'Italia al Mondiale?

Nessuno potrà mai dirlo, ma il campionato ha detto che c’è diversità tra le parole e i fatti. Tutti dicevano di prendere esempio dalla Germania, ma poi è uscita al primo turno. Stessa cosa per il Brasile. Ho capito che incide molto una delegittimazione, vedi l’Argentina con Sampaoli, non mi ha sorpreso che sia uscita dopo poco. Mi auguro che l’Italia torni subito in cima

L’arrivo di Ronaldo cambierà la Serie A?

È un messaggio positivo, Ronaldo è un affare per tutti, non solo per la Juventus. È un affare per il calcio italiano. Lo è anche il ritorno di Ancelotti. Il suo non sarà un compito facile, difficile superare i numeri di Sarri, lo si fa solo vincendo. Il Napoli ha preso l’unico nome che poteva far dimenticare Sarri. Sono due messaggi importanti che l’Italia manda all’Europa. Ancelotti non deve dimostrare nulla, con tutte le vittorie che ha fato. È una sfida estremamente importante, Sarri ha inciso sulla crescita di molti calciatori. Ora dobbiamo vedere se Ancelotti riuscirà a portare que qualcosa di più. È stata una mossa intelligente di De Laurentiis

E il Torino?

Ci sono tutti i presupposti per fare qualcosa d’importante, come riprendersi l’Europa. Già lo scorso anno aveva un assetto di squadra che poteva giocarsi un posto in Europa League. Con qualche gol in più sarebbe arrivata. Hanno preso Izzo, ma arriverà qualcun altro. Sono convinto che sarà una grande outsider
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