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Einar Lusetti, calcio e fair play: "Giusto sbagliare quel rigore"

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Pubblicato 27/10/2021 alle 13:54 GMT+2

CALCIO - Sul punteggio di 0-0 l’arbitro ha assegnato il rigore, ma il centravanti del Montecchio Under 17 lo ha calciato fuori per non penalizzare ingiustamente lo United Albinea.

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Credit Foto Getty Images

Domenica mattina, in provincia di Reggio Emilia, durante una partita del campionato Allievi provinciali Under 17 tra United Albinea e Montecchio, Einar Lusetti è stato protagonista di un bellissimo gesto di fair play. Sul risultato di 0-0, dopo una testata tra l'attaccante del Montecchio e un difensore dello United, l'arbitro ha fischiato un rigore poiché un altro difensore dell'Albinea, preoccupato per la sorte dei due giovani ancora a terra, ha preso il pallone in mano in piena area di rigore. Sul dischetto si è portato proprio Lusetti, che però ha deciso di calciare fuori suscitando l’applauso da parte di compagni e avversari.
Non sarebbe stato corretto approfittare di tale situazione
"Quando ho preso il pallone per metterlo sul dischetto avevo le idee ben chiare – ha raccontato Einar a Reggio Online – dovevo fare la scelta giusta e credo di averla azzeccata: sbagliare quel rigore concesso per un fallo di mano fatto apposta per fermare il gioco e verificare che io e il mio avversario stessimo bene dopo una capocciata. Quel fallo di mani era stato commesso per una giusta causa, quindi non sarebbe stato corretto approfittare di tale situazione".

Questione di rispetto

"Fin da piccolo mio padre e i miei allenatori mi hanno sempre insegnato che il rispetto va messo prima di tutto e quindi mi sembrava giusto nei confronti dei miei avversari non calciare in porta quel rigore. Coi miei compagni e con la panchina non c’è stato bisogno di parlare: è bastato uno sguardo fra noi e subito dopo averlo tirato a lato il pallone mi sono sentito rispettato da tutti, sia dalla gente che c’era fuori, sia dall’arbitro, sia da giocatori e allenatori avversari. Mi sentivo orgoglioso della decisione presa e anche durante la partita, quando un mio avversario commetteva un fallo di gioco su di me, mi chiedeva scusa, cosa che, purtroppo, di solito non accade. Per me è stato anche un riscatto personale, visto che la domenica precedente, oltre ad aver giocato male, non mi ero comportato in modo corretto. Insomma, credo che tutti possono sbagliare, ma alla fine, la cosa più importante è capire di avere sbagliato e in quest’ottica credo che il mio gesto di domenica mi abbia aiutato a crescere".
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