Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Euro 2016: Fernando Santos, l'ingegnere che ha condotto il Portogallo in cima all'Europa

Paolo Pegoraro

Aggiornato 13/07/2016 alle 01:47 GMT+2

Il profilo del selezionatore del Portogallo campione d'Europa Fernando Santos, che lavorando sottotraccia ha cementato il gruppo e convinto Cristiano Ronaldo della validità del suo progetto. Un allenatore sui generis, ingegnere e amante della pesca. Alle parole a mezzo telecamere preferisce i fatti: i risultati gli hanno dato ragione.

Fernando Santos - Portogallo - Euro 2016

Credit Foto Imago

Il calcio è la cosa più importante tra le cose meno importanti
Così recita una delle massime più iconiche del vate di Fusignano Arrigo Sacchi e il selezionatore del Portogallo campione d’Europa Fernando Santos è la quintessenza di questo concetto. Una laurea in ingegneria elettronica (in patria lo chiamano Engenheiro do Penta perché nel 1999 conquistò da timoniere del Porto il quinto titolo nazionale consecutivo per i Dragões), l’hobby della pesca, l’incrollabile fede cattolica e una vita spesa insieme alla moglie Guillhermina (“La guardo ancora con la stessa passione di un tempo", ha confidato recentemente a un giornalista) da cui ha avuto i due adorati figli Catia e Pedro: sì, senz’altro il calcio è la cosa più importante tra le frivolezze secondo il modus vivendi dell’uomo che ha appena regalato al Portogallo il primo trofeo della sua secolare storia.

Anti-personaggio, ma la vittoria ha sciolto anche lui

Con quel volto perennemente corrucciato – quasi a simboleggiare la proverbiale nostalgia dell’irreversibile che da secoli campeggia nel dna dei portoghesi – e la scarsa empatia con camere e giornalisti, Fernando Santos è una sorta di anti-Mourinho: meglio, molto meglio lasciare parlare il campo. Quando alla vigilia della semifinale tra il suo Portogallo e il Galles gli chiesero se quella fosse la sua partita più importante il ct dei lusitani rispose con un laconico: "L'importante è svegliarmi domani mattina ed essere ancora vivo". Santos non le mandò a dire nemmeno alla vigilia dell’ultimo atto contro la Francia, prendendosela con i detrattori del Portogallo e del suo stile di gioco: "Vadano avanti a dire che il nostro calcio non è granché, noi fin qui abbiamo vinto e lo abbiamo meritato, spero di andare a casa molto contento e continuare a sentire questi commenti". Eppure la storica vittoria contro i Bleus nella finalissima di Parigi contribuì a sciogliere quella maschera di cera, tanto che sul suo volto si fece largo addirittura un sorriso: segno che quella notte il destino della patria del fado lo cambiò per davvero.
VIDEO: Una vittoria inaspettata per il Portogallo
picture

Il Portogallo ringrazia Rui Patricio: ben 7 interventi nella finale

Profeta in patria

L’Europeo conquistato con il Portogallo è senza ombra di dubbio il traguardo più importante nella carriera del tecnico nato 62 anni fa a Lisbona: prima di assumere l’incarico della Seleção das Quinas Fernando Santos si costruì un nome e una carriera tra il suo Portogallo e la Grecia, senza lesinare una prolungata e costruttiva gavetta. Dopo il periodo di tirocinio tra Estoril Praia ed Estrella Amadora, Santos ricevette la prestigiosa chiamata del Porto centrando lo scudetto al primo colpo: l'ex difensore di belle speranze cresciuto nelle giovanili del Benfica e incapace di sfondare da calciatore, si riscattò con gli interessi una volta intrapresa la carriera da allenatore. In patria riscrisse la storia del proprio ruolo: fu il primo ad allenare tutte e tre le squadre più blasonate (oltre a Porto, Benfica e Sporting Lisbona dove per poco tempo ebbe alle proprie dipendenze un giovanissimo Cristiano Ronaldo) tra un parentesi greca e l’altra (AEK Atene e Panathinaikos prima di sbarcare allo Sporting, ancora AEK prima dell’approdo al Benfica).
picture

Fernando Santos - Grecia - 2014

Credit Foto Imago

Grecia come seconda patria

La Grecia può essere tranquillamente equiparata a Paese adottivo per l’ Engenheiro do Penta: vinse una sola Coppa nazionale con l’AEK ma fece breccia nei cuori dei tifosi e si guadagnò la stima di tutti (fu anche eletto per ben quattro volte allenatore dell’anno). Dopo il passaggio al PAOK Salonicco la decisione della federazione di nominare Fernando Santos selezionatore della Grecia non stupì dunque nessuno: ereditò una nazionale reduce dal fallimentare Mondiale 2010 e la trascinò prima ai quarti di finale a Euro 2012 (ko più che dignitoso con la Germania), quindi agli ottavi di finale del Mondiale brasiliano 2014: si arrese solo alla rivelazione Costa Rica dopo l'infausta lotteria dei calci di rigore. Una Nazionale dall’organico modesto dal punto di vista squisitamente tecnico, ma coesa e disposta a sputare sangue per il proprio silenzioso condottiero: una caratteristica ricorrente nelle squadre di Santos.
picture

Cristiano Ronaldo, Fernando Santos

Credit Foto Imago

Carisma a profusione: così ha persuaso CR7

Nemmeno il Portogallo si può dire fosse una grande accreditata alla vigilia per la conquista del trono europeo, nè tantomeno che fosse foriera di chissà quale innovativa proposta di futbol. Il Portogallo di Santos ha "indossato" per tutta la rassegna francese un 4-1-3-2 sostanzialmente speculativo come impronta, ma camaleontico e pronto ad adottare più soluzioni a gara in corso grazie anche alla presenza in organico di calciatori polivalenti oltreché dotati di un'ottima tecnica di base. Al netto dei rilievi tattici (la cui sede è senza dubbio questa) il ct del Portogallo ha saputo cementare il gruppo e ottenere persino dalla stella del firmamento calcistico Cristiano Ronaldo un lavoro extra sul rettangolo verde a tutto beneficio della squadra; non bucherà lo schermo, insomma, ma in quanto a carisma Santos non è secondo a nessuno. L'amichevole tentativo di aggressione da parte di CR7 all'ultimo respiro di Portogallo-Francia - sulla falsariga di quanto già andato in scena nel 2006 tra Marcello Lippi e "Ringhio" Gattuso - è lì a certicarlo: dopotutto non è impresa da poco convincere Cristiano Ronaldo a sposare il proprio progetto, Rafa Benitez ne sa qualcosa. Parabéns Engenheiro!
VIDEO: Dal 2004 al 2016: come il Portogallo ha riscritto la storia
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità