La legge dell'88' punisce anche l'Islanda: 1-1 e Ungheria vicina agli ottavi

Con un autogol di Saevarsson all'88' l'Ungheria impatta nel finale e si conferma momentaneamente al primo posto del Gruppo F. L'Islanda gioca un buon primo tempo andando in vantaggio con Sigurdsson su rigore ma nel secondo paga la stanchezza e si fa mettere sotto dagli avveresari, che dopo una serie di tentativi trovano il pari e si avvicinano così agli ottavi di finale.

Nella prima mezz'ora accade poco. L'Ungheria dovrebbe (vorrebbe) tenere il possesso palla e organizzare con una fitta rete di passaggi, ma si trova a lanciare troppo spesso in avanti e contro i giganti della difesa si fa dura. Più pericolosa l'Islanda, che in ogni palla inattiva (anche e soprattutto da rimessa laterale con lo specialista Gunnarson) mette paura a Kiraly mandando in avanti le sue pertiche. Al 32' la prima occasione è proprio per i nordici. Bjarnason serve in area Gudmundsson che dopo un primo controllo complicato si libera della marcatura di Kadar e calcia col piatto sinistro trovando il pronto intervento di Kiraly, in piedi fino all'ultimo senza farsi beffare. Risponde l'Ungheria qualche istante più tardi con Kleinheisler che con un bel sinistro a giro fa capire che anche i magiari sono presenti. Il match è vivo, l'Islanda merita ai punti e viene premiata: al 38' dopo un calcio d'angolo guadagnato, Kiraly esce malissimo sul corner e cede la palla a Gunnarsson, il quale furbescamente si fa atterrare da Kadar procurandosi il rigore. Gylfi Sigurdsson si incarica del tiro e non sbaglia. Primo storico vantaggio islandese in un Europeo e tifosi nordici che sognano dalla tribuna un clamoroso primo posto nel girone cantando incessantemente.

Ripresa che inizia con lo stesso leitmotiv del primo tempo: l'Ungheria fa la partita, l'Islanda agisce di rimessa. A differenza della prima frazione però la spinta ungherese si fa più continua e insidiosa, con gli avversari che faticano a ripartire e abbassano notevolmente il proprio baricentro. La pressione dei magiari è forte ma manca la qualità negli ultimi metri e il gol non arriva. L'Ungheria non tira praticamente mai in porta e, quando lo fa, è il portiere islandese Halldorsson a darle qualche speranza dimostrandosi tutt'altro che affidabile. Sembra che il vantaggio islandese possa reggere ma la squadra di Hallgrimsson si abbassa troppo e concede sempre più campo agli avversari. All'88' la pressione ungherese porta al pari che arriva grazie a un autogol di Saevarsson che butta dentro un cross radente di Nikolic, ben servito in profondità da Nagy. Triplice fischio, 1-1 e Ungheria in festa per la vicina qualificazione agli ottavi di finale. Beffa per l'Islanda, che aveva fatto sognare i tanti tifosi presenti a Marsiglia.

5 – Gudjohnsen è il quinto giocatore di movimento più vecchio a giocare un Europeo dopo Matthaus, Olsen, Vastic e Carvalho. Esperienza.

Ragnar Sigurdsson: una roccia dietro. Legge tutte le situazioni nel modo giusto, senza strafare con la forza fisica ma facendola sentire agli attaccanti avversari. Impeccabile fino al momento finale, ma anche in quell'occasione lui è il difensore meglio piazzato.

Gabor Kiraly: si lascia andare a qualche giocosità di troppo (come un passaggio sotto le gambe a un compagno francamente inutile nel primo tempo). La paga in occasione del vantaggio islandese, uscendo malissimo e lasciando agli avversari la palla che consente loro di guadagnarsi il rigore.

ISLANDA (4-4-2): Halldorsson; Skulason, Arnason, R. Sigurdsson, Saevarsson; Bjarnason, G. Sigurdsson, Gunnarsson (66' Hallfredsson), Gudmundsson; Bodvarsson,(69' Finnbogason), Sigthorsson (84' Gudjohnsen). All. Lagerback e Hallgrimsson

UNGHERIA (4-2-3-1): Kiraly; Kadar, Juhasz, Guzmics, Lang; Nagy, Gera; Stieber (67' Nikolic), Kleinheisler, Dzsudzsak; Priskin (67' Bode). Storck

Arbitro: Sergey Karasev

Gol: 39' G. Sigurdsson, 88' aut. Saevarsson

Note: Gudmundsson (I), Finnbogason (I), Saevarsson (I), Kadar (U), Kleinheisler (U), Nagy (I),