Le pagelle di Portogallo-Islanda 1-1

Rui PATRICIO 6 – Incolpevole sul gol.

VIEIRINHA 4,5 – La sua clamorosa disattenzione difensiva alla fine è la discriminante in negativo che punisce i portoghesi. Vedendo e rivedendo il movimento ad accentarsi sul cross di Gudmundsson viene solo una domanda: perché?

Ricardo CARVALHO 6 – Nonostante la carta d’identità il migliore della difesa portoghese. Sicuro, guida il reparto con esperienza.

PEPE 5,5 – Riesce ancora una volta a contraddistinguersi per un inutile tentativo di reazione dopo aver subito un contrasto spalla-spalle con un islandese. Caso patologico.

Raphael GUERREIRO 5,5 – Distratto in occasione del cross che porta al pareggio islandese. Dettagli che il Portogallo alla fine paga.

Joao MARIO 6 – Probabilmente il migliore nel Portogallo di stasera insieme a Nani. E’ quello con più lucidità tattica nei movimenti ad andare a liberare spazi per l’abbassamento sulla trequarti di Ronaldo. Nella ripresa però cala troppo. Dal 76’ Ricardo QUARESMA – sv.

DANILO 6 – Buon primo tempo, soprattutto. Nella ripresa come tutto il Portogallo delude, ma i suoi compiti di copertura sono eseguiti senza errori.

Andre GOMES 6 – Così e così la prova dell’uomo che piace alla Juve. Quando deve allargarsi si vedono i limiti di un giocatore costretto a snaturarsi; quando può invece agire accentrandosi è tutt’altra cosa. Stasera lotta tra compiti e natura e non ne viene fuori granché di particolarmente esaltante. Dall’84’ EDER – sv.

Joao MOUTINHO 5,5 – Decisamente troppo lenta la sua impostazione per scardinare un’Islanda così ben messa e con così più voglia di fare. Dal 71’ Renato SANCHES 5,5 – Il neo acquisto del Bayern prova a innescare la sua velocità ma esattamente come tutto il Portogallo dà la sensazione di essere un singolo in mezzo al confusione e non una parte di un ingranaggio.

NANI 6 – Se ne mangia uno e ne segna un altro. Pari e patta nel bilancio, anche se più in generale ci è apparso più pimpante lui che il compagno di reparto.

Cristiano RONALDO 5,5 – Steccata la prima. Il peso di essere Cristiano Ronaldo non è certo facile da portare sulle spalle, ma lo si è visto troppo spesso lamentarsi coi compagni e voler palla sui piedi che sbattersi per la causa. Rimandato alla prossima.

All. Fernando SANTOS 5 – Se questo è il Portogallo, altro che ambizioni di gloria. I suoi sono rimasti ingabbiati in una trappola vecchia come il mondo: squadra modesta, tutti dietro e tutti attenti. Senza una maggiore fluidità nella circolazione e senza un Ronaldo più pimpante davanti questa squadra non va da nessuna parte.

Hannes HALLDORSSON 7 – Viene dalla pallamano e di vede. Sulla uscite con una tecnica tutta sua, alla fine i riflessi son proprio quelli del portiere che sa usare anche i piedi: vedere per credere la parata sul colpo di testa di Nani. Più in generale poi si dimostra attento in tante occasioni. Bravo.

Birkir SAEVARSSON 6,5 – Bravo a destra. Dalla sua Ronaldo, Gomes e Guerreiro non combinano quasi nulla.

Ragnar SIGURDSSON 6,5 – Escluso il gol di Nani dove le distanze tra lui e Arnason sono come quelle tra due centri abitati fuori Reykjavík – infinite -, per il resto non commette altri errori e anzi guida il reparto con grande attenzione.

Kari ARNASON 6 – Meno preciso del compagno di reparto e molto ‘pollo’ nel gol di Nani, ma poi si riprende a dalla sua non si passa quasi più.

Ari SKULASON 6 – A sinistra fa più fatica, ma per sua fortuna il compagno Bjarnason è sempre pronto a dargli una mano.

Johann GUDMUNDSSON 7 – Uomo assist e uomo in costante ripiegamento nella zona della fascia destra. Sacrificio e un cross già destinati a entrare nella storia. Dal 90’ Elmar BJARNASON – sv.

Aron GUNNARSSON 6,5 – Con le sue lunghe gettate da rimessa laterale ci torna in mente quel Rory Delap lasciato dal genio di Tony Pulis. Al di là di tutte le situazione pericolose create proprio da rimessa – punto fondamentale per una squadra dai modesti mezzi tecnici – è una presenza costante davanti alla difesa.

Gylfi SIGURDSSON 6 – Bene a inizio partita, un po’ meno nella ripresa. Ma era prevedibile. Spazio per le sue qualità di palleggio e di passaggio stasera ce n’erano ben poche, e su quella chance all’inizio forse poteva far meglio. Detto questo non fa mancare il suo apporto alla causa sacrificandosi in lungo e in largo.

Birkir BJARNASON 7 – L’ex Pescara è il protagonista con un gol – e una prestazione di grandissima attenzione, come tutto il resto della squadra del resto – davvero storico. Al posto giusto nel momento giusto, la sua rete vale un punticino che oltre alla festa regala una speranza concreta: gli islandesi saranno in corsa fino alla fine.

Kolbeinn SIGTHRSSON 6 – Là davanti tanto lavoro in isolamento… ma quando c’è stato un pallone per aria sono state quasi sempre sue. Dall’81’ Alfred FINNBOGASON 6,5 – Buonissimo impatto con la partita per un ragazzino passato anche dalla Sardegna ai tempi delle giovali. Entra e fa tremare i portoghesi con un paio di giocate in contropiede che se fossero entrate gli avrebbero consegnato le chiavi di Reykjavík.

Jon Dadi BODVARSSON 6 – Si vede poco, anzi, quasi mai. Ma dietro la linea del pallone, esattamente come gli altri, è il primo ad andare a ripiegare.

All. Lars LAGERBACK / Heimir HALLGRIMSSON 7 – Studiano benissimo la partita. Consapevoli delle potenziali difficoltà del Portogallo negli spazi così chiusi, tirano su un bel muro che alla fine è sempre la miglior soluzione quando i mezzi tecnici sono inferiori a quelli dell’avversario. Semplice a dirsi. Ma in un’epoca dove van di moda i santoni della panchine, non poi così scontato. Umili e saggi.