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Le squadre di Euro 2016 (Girone E): l'Italia di Buffon e Pellè; rosa, storia e stelle...

DaLaPresse

Aggiornato 08/06/2016 alle 18:47 GMT+2

Europei di Francia 2016: scopriamo insieme la Nazionale di Conte. I 23 giocatori convocati, le avversarie, i precedenti, i campioni da seguire...

Italy

Credit Foto Eurosport

La squadra

In una nazionale senza stelle da metà campo in su, Conte punta sulla forza del gruppo, in un mix tra giovani e giocatori più esperti. E' questa l'Italia che si presenta a Euro 2016: una squadra che cercherà di sopperire alle carenze qualitative delle rosa con l'organizzazione tattica e la 'garra' agonistica, principali marchi di fabbrica del suo ct. Con ben otto debuttanti in una manifestazione internazionale come l'Europeo, il selezionatore azzurro si affida al blocco Juve in difesa, mentre in attacco e a centrocampo, soprattutto dopo le defezioni forzate di Marchisio e Verratti, sono tanti i punti interrogativi che accompagneranno la nazionale fino all'esordio a Euro 2016, non certo morbido, contro il Belgio, in un gruppo che comprende anche Svezia e Irlanda.
Infografico Italia, Euro 2016

La storia agli Europei

Quattro volte campioni del Mondo, ma una sola volta sul tetto d'Europa. Il rapporto della Nazionale italiana con i campionati Europei di calcio non è altrettanto fortunato come quello con i Mondiali. Gli Azzurri hanno conseguito una sola vittoria nel 1968, in altre due occasioni sono arrivati secondi (2000, 2012) ed una volta quarti nel 1980. Complessivamente l'Italia ha raggiunto per cinque volte le semifinali degli Europei. Assente nelle prime due edizioni nel 1960 e nel 1964, l'Italia fa centro alla sua prima partecipazione nel 1968 in casa. E' il successo della rinascita azzurra dopo gli anni bui successivi alla tragedia di Superga. I ragazzi allenati da Ferruccio Valcareggi superano in semifinale l'Unione Sovietica in un modo rocambolesco e che mai più si è verificato nella storia del calcio: dopo lo 0-0 nei tempi regolamentari e nei supplementari, negli spogliatoi del San Paolo di Napoli si svolge un drammatico sorteggio che premia capitan Facchetti e compagni. In finale gli azzurri affrontano la Jugoslavia, capace di battere in semifinale l'Inghilterra. All'Olimpico, l'8 giugno 1968, la Jugoslavia passa in vantaggio a fine primo tempo con un gol di Dzajic, ma Domenghini pareggia il conto all'80' minuto. Il risultato rimane invariato anche nei tempi supplementari, così si deve procedere alla ripetizione della partita, non essendo previsti i calci di rigore. La ripetizione si tiene il 10 giugno sempre a Roma, ma questa volta non c'èstoria, dato che l'Italia batte gli slavi per 2-0 con gol di Riva ed Anastasi. Per gli Azzurri è il primo successo internazionale dopo il secondo Mondiale vinto nel 1938.
Gli anni '70' vedono l'Italia mai qualificata agli Europei, azzurri eliminati nella prima fase sia nel 1972 che nel 1976. La nostra Nazionale torna protagonista nel torneo continentale nel 1980, ancora una volta fra le mura amiche. Questa volta, però, le cose non vanno bene come nel 1968: gli Azzurri di Bearzot falliscono l'appuntamento con la finale arrivando secondi nel loro girone dietro al Belgio per il minor numero di gol segnati. Nella finale per il terzo posto, l'ultima disputata in un Europeo, l'Italia viene sconfitta per 9-8 ai rigori dalla Cecoslovacchia. Non qualificati all'edizione del 1984, gli Azzurri tornano agli Europei nel 1988. Agli ordini di Azeglio Vicini, Vialli e compagni arrivano fino alle semifinali battuti dalla fortissima Unione Sovietica del colonnello Lobanovsky.
Di nuovo assente nel 1992, l'Italia si qualifica invece per gli Europei del 1996 in Inghilterra. Gli Azzurri di Sacchi, vicecampioni del Mondo, vengono però eliminati nel girone iniziale anche per effetto di un calcio di rigore sbagliato da Gianfranco Zola contro la Germania. Si arriva così all'edizione del 2000 organizzata da Olanda e Belgio insieme. La Nazionale di Zoff supera facilmente il girone, battendo Turchia, Belgio e Svezia. Nei quarti gli Azzurri hanno poi vita facile contro la Romania. In semifinale l'Italia supera in una drammatica partita l'Olanda ai calci di rigore: protagonisti assoluti il portiere Toldo capace di parare ben tre penalty e Totti autore di un rigore 'a cucchiaio' durante la lotteria finale. In finale, gli Azzurri vengono beffati dalla Francia di Zidane al golden gol. In vantaggio con Del Vecchio, l'Italia si fa riprendere da Wiltord in pieno recupero. Il neo juventino Trezeguet firma poi il golden-gol che regala ai francesi il successo finale.
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Toldo Italia Olanda 2010

Credit Foto Eurosport

Ad Euro 2004 l'Italia allenata da Trapattoni esce dal torneo al primo turno, per effetto anche del celebre 'biscotto' confezionato da Svezia e Danimarca che pareggiando 2-2 rendono vano il successo azzurro sulla Bulgaria. Amara anche la spedizione a Euro 2008, dove la Nazionale guidata da Roberto Donadoni, dopo aver superato un girone complicato con la Francia, viene eliminata dalla Spagna solo dopo i calci di rigore. Si arriva così a Euro 2012, giocati in Polonia e Ucraina. La squadra allenata da Prandelli supera un girone complicato contro la Spagna campione del Mondo, la Croazia e l'Irlanda. Nei quarti gli Azzurri battono ai rigori l'Inghilterra e in semifinale si impongono per 2-1 sulla Germania grazie a una doppietta di Balotelli. In finale c'è di nuovo la Spagna, a Kiev finisce 4-0 per i campioni del Mondo in una partita senza storia con una Nazionale arrivata stanca all'appuntamento decisivo. Dopo il deludente Mondiale 2010, infine, l'Italia affidata ad Antonio Conte ottiene la qualificazione alla fase finale di Euro 2016 vincendo il girone contro Croazia, Norvegia, Bulgaria, Azerbaigian e Malta.

Il ct

E' arrivata l'ora della verità per Antonio Conte in Nazionale. Il ct sbarca all'Europeo di Francia per cogliere i frutti del lavoro svolto nel biennio della sua gestione, iniziata nell'agosto 2014 dopo la fine del brillante matrimonio con la Juventus culminato con la conquista di tre scudetti consecutivi. Obiettivo chiesto dal presidente Tavecchio al mister salentino al momento dell'ingaggio, dare la scossa all'ambiente azzurro e ricostruire una Nazionale reduce dal flop brasiliano.
Non si può dire che il tecnico capace di riportare la Juventus in cima all'Italia non abbia lasciato la sua impronta anche in azzurro. Sin da subito e in molte occasioni successive si è vista una squadra grintosa, affamata, duttile. In mancanza dei top player e a fronte di un tasso tecnico complessivo non eccelso, l'organizzazione tattica, la compattezza dello spogliatoio e lo spirito di squadra a fare la differenza. Il ct allestirà una squadra 'da corsa', pronta a dare l'anima in campo fino alla fine e a gettare, come si suol dire, il cuore oltre l'ostacolo. In questo senso, si può spiegare la convocazione per l'Europeo di un guerriero come Sturaro e l'esclusione di Jorginho, una scelta in perfetto Conte-style. Per il suo collaudato 3-5-2, il ct ha potuto affidarsi in azzurro alla granitica difesa della sua Juventus, il trio Bonucci-Barzagli-Chiellini, vero punto di forza di una Nazionale avara di stelle. Senza dimenticare, beninteso, l'eterno Buffon a guardia dei pali.
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2014, Simone Zaza, Antonio Conte, AP/LaPresse

Credit Foto LaPresse

L'avventura azzurra del tecnico salentino, vinto dalla nostalgia del lavoro quotidiano sul campo che un selezionatore non può dargli, si esaurirà dopo la fine dell'Europeo. Ad attenderlo, il trasloco in Premier League, già messo nero su bianco, sulla panchina di un Chelsea da rilanciare ad alti livelli. Un'esperienza simile a quella che trovò all'arrivo alla Juventus.
Da ct, Conte ha guidato l'Italia in 19 incontri tra quelli del girone di qualificazione agli Europei, chiuso al primo posto, e amichevoli: il bottino è di 10 vittorie e 6 pareggi. Tre le sconfitte: Portogallo, Belgio e Germania, tutte nei test. Il capocannoniere della sua gestione è Graziano Pellè, autore di 5 reti. Proprio il giocatore del Southampton è il punto fermo dell'attacco con cui si presenterà in Francia. Dove i primi ostacoli, sulla strada di un titolo che in casa Italia manca dal 1968, si chiamano Belgio, Svezia ed Irlanda.

La rosa

Portieri
Uno dei pochi reparti in cui gli azzurri possono dirsi coperti. Gianluigi Buffon è ancora uno dei migliori interpreti al mondo. Il capitano della nazionale con il suo bagaglio di esperienza e di carisma rappresenta un punto fermo per questa squadra. A coprirgli le spalle, due portieri affidabili e pronti a sostituirlo in caso di necessità: Marchetti e Sirigu, quest'ultimo convocato nonostante abbia perso il posto da titolare al Psg.
Difensori
La difesa è il fiore all'occhiello dell'Italia. La 'BBC' nostrana composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini, ovvero dai titolari della Juventus, garantisce un alto rendimento contro qualsiasi avversario e, anche guardando le altre nazionali, il pacchetto arretrato azzurro può essere considerato il più affidabile dell'Europeo. Prima alternativa quell'Angelo Ogbonna che conosce bene i meccanismi difensivi bianconeri ed è reduce da una buona annata in Inghilterra con il West Ham. Anche il pacchetto di esterni è di livello: De Sciglio, nonostante l'opaca stagione sua e del Milan, possiede i mezzi tecnici per riscattarsi mentre Darmian, inserito fin dall'inizio nel progetto di Conte, può vantare un anno di esperienza in più avendo ben figurato al Manchester United.
Football 2014 Italy Barzagli, De Rossi, Bonucci, Chiellini
Centrocampisti
Gli infortuni di Marchisio e Verratti hanno stravolto i piani di Conte, costretto a ripescare dal mazzo il jolly De Rossi, utile all'occorrenza anche come centrale difensivo. Insieme al romanista nel ruolo di regista attretrato il ct azzurro ha optato per Thiago Motta, che si è ripreso dai suoi acciacchi a differenza di Montolivo, escluso dall'elenco dei 23. Come interni l'Italia potrà contare su Florenzi, Parolo e Giaccherini, da sempre uno dei pupilli di Conte, che garantiscono dinamismo e buona capacità di inserimenti. Completa il reparto Sturaro, preferito all'ultimo a Jorginho, protagonista di un'ottima stagione con il suo Napoli. Scelta che ha fatto molto discutere ma dettata dalla volontà da parte di Conte di avere un giocatore di corsa in più in mezzo al campo. El Shaarawy e Candreva, insiema a Bernardeschi, altra novità dell'ultimo minuto, con le loro qualità nel cambio di ritmo e nell'uno contro uno rappresentano infine le possibili armi da utilizzare a gara in corso o contro difese particolarmente abbottonate.
Attaccanti
Come il centrocampo anche in questo reparto sono diversi i nodi da sciogliere. Al momento l'unico certo di un posto da titolare pare essere Pellè, a segno anche nell'ultima amichevole con la Scozia e spesso titolare nelle gare di qualificazione. Eder sarebbe stato il suo ideale compagno di reparto, ma le quotazioni dell'ex Sampdoria sono in ribasso se si considerano i suoi ultimi sei mesi all'Inter. Gli altri attaccanti convocati da Conte possiedono caratteristiche diverse l'uno dall'altro. Zaza è il centravanti di potenza che ha dimostrato di saper incidere anche a gara in corso, Insigne è forse il giocatore con il maggior tasso qualitativo in rosa, Immobile infine è bravo ad attaccare la profondità e in campo può adattarsi con qualsiasi altro attaccante.
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