Calcio, Europei 2020 - Nazionale e Black Lives Matter: cos'è successo, le dichiarazioni
DaEurosport
Aggiornato 21/06/2021 alle 17:01 GMT+2
EURO 2020 - Cinque inginocchiati e sei no. L’Italia che vola negli Europei 2021 si spacca solo nella protesta. Belotti, Toloi, Pessina, Bernardeschi e Emerson Palmieri seguono la squadra gallese. Gli altri restano in piedi. Non c’è una linea guida. Ognuno fa quel che vuole.
Cinque inginocchiati e sei no. L’Italia che sta dominando gli Europei 2021 si spacca solo nella protesta. Prima della partita contro il Galles, Belotti, Toloi, Pessina, Bernardeschi ed Emerson Palmieri hanno seguito l'iniziativa degli avversari, condividendo il gesto in sostegno a Black Lives Matter (il movimento attivista impegnato nella lotta contro il razzismo verso le persone di colore).
Gli altri, invece, sono rimasti in piedi. Le parole di Leonardo Bonucci, l'unico giocatore italiano ad aver parlato della questione.
Non c’è una direttiva della Uefa.
Il difensore della Juve è tra quelli rimasti in piedi. Il presidente Figc Gabriele Gravina, il giorno dopo la qualificazione agli ottavi di finale, entra sull’argomento per ribadire"che la Federcalcio è contro ogni forma di razzismo, ma che la squadra è libera di comportarsi secondo coscienza. Non è un argomento per cui è possibile stabilire una linea federale. Prima della partita ne abbiamo parlato con la squadra perché sapevamo che i gallesi si sarebbero inginocchiati e abbiamo convenuto che ognuno sarebbe stato libero di seguire il proprio istinto e i propri sentimenti. E così sarà anche nel proseguo del torneo. Non obblighiamo nessuno, non sarebbe giusto".
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