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Eriksen non molla, vuole giocare ancora. L'Inter lo supporterà nel percorso medico e lo aspetterà

Stefano Dolci

Pubblicato 14/06/2021 alle 09:28 GMT+2

EUROPEI 2020 - Il procuratore di Eriksen Martin Schoots alla Gazzetta dello Sport, rivela le prime parole del fantasista danese dopo il malore che lo ha colpito al 43' del match con la Finlandia: "Vuole capire cosa è accaduto ma non è uno che molla, ci vorrà del tempo ma ha capito che è circondato da tantissimo amore". L'Inter lo supporterà in tutto il suo percorso medico e lo aspetterà.

Christian Eriksen (Denmark)

Credit Foto Getty Images

Christian Eriksen ha una convinzione, vuole tornare in campo. Lo ha confidato ai familiari e alle persone che gli stanno vicino e, da domenica sera, lo assistono nella camera al 14esimo piano del Rigshospitalet di Copenhagen e anche al suo agente Martin Schott. Ma ora è il momento di riposare e capire che cosa è successo e per quale motivo il 29enne fantasista danese ha avuto un arresto cardiaco. Ovviamente fare discorsi in questi momenti è prematuro ma una cosa è certa l’Inter lo sosterra e lo aiuterà in questo periodo così delicato in cui Eriksen sarà sottoposto ad esami approfonditi. L’amministratore delegato Beppe Marotta, pur non entrando apertamente nell’argomento, nei suoi interventi a Rai e Sky ha fatto intendere chiaramente quale sarà lo stato d’animo della squadra nerazzurra nelle prossime settimane: “Aspetteremo Christian come lo abbiamo aspettato quando nei primi mesi non si inseriva nella squadra. È un giocatore che ha avuto difficoltà, ma poi ha dimostrato il suo valore grazie anche al lavoro di Conte. Speriamo innanzitutto che possa risolvere questo problema di salute. Gli siamo tutti vicini e siamo sollevati che dopo la paura avuta quando lo abbiamo visto accasciarsi al suolo, sia migliorato e stia meglio”.
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L’agente e amico Schoots: "Chris non molla"

Insieme a Christian oltre alla moglie Sabrina e ai genitori, papà Thomas e mamma Dorthe, c’è il telefono che squilla ininterottamente con messaggi di conforto e sostegno che arrivano da tutto il mondo. Questa vicinanza ed affetto è tra le cose che ha stupito maggiormente il numero 10 danese come rivela, alla Gazzetta dello Sport, il procuratore e amico Martin Schoots: “Ci siamo sentiti domenica mattina, ha scherzato, era di buon umore, l’ho trovato bene. Vogliamo tutti capire cosa gli sia successo, vuole farlo anche lui: i medici stanno facendo degli esami approfonditi, ci vorrà del tempo. Era felice, perché ha capito quanto amore ha intorno. Gli sono arrivati messaggi da tutto il mondo. Ed è rimasto particolarmente colpito da quelli del mondo Inter: non solo i compagni di squadra che ha sentito attraverso la chat, ma anche i tifosi. Christian non molla. Lui e la sua famiglia ci tengono che arrivi a tutti il loro grazie. Ora deve solo riposare, con lui ci sono la moglie e i genitori. Anche lunedì resterà in osservazione, forse pure martedì. Ma in ogni caso vuole fare il tifo per i suoi compagni contro il Belgio”.
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In attesa di fare luce su cosa è accaduto a Eriksen, l’Inter si mantiene in stretto contatto con la Federazione danese, lo staff medico nerazzurro ha avuto la conferma che gli esami effettuati finora hanno tutti avuto esito negativo e conta di poterli visionarli nei prossimi giorni. Quando sarà dimesso e tolto dalla lista dei convocati per l’Europeo, il club parlerà con il ragazzo e deciderà che strada percorrere. Non è escluso che il giocatore possa ricevere anche il parere di luminari in giro per il mondo. Nella speranza comune che, come ha ammesso il compagno di squadra Milan Skriniar domenica in un'intervista ai media slovacchi, "Chris possa tornare quanto prima sui campi da calcio".
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