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Euro 2020, Barella: "Paragoni con Xavi e Iniesta? Sono un giocatore diverso. Spero di potermi avvicinare a Riva"

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 16/12/2023 alle 19:25 GMT+1

EURO 2020 - La mezzala azzurra ha parlato del prossimo match contro la Spagna nella conferenza stampa di Coverciano. Dai paragoni coi campioni delle Furie Rosse all'orgoglio per la Sardegna, Barella ha le idee chiare sul futuro.

Barella y Verratti en el Bélgica-Italia

Credit Foto Getty Images

A poco più di 48 ore dal big match Italia, ora c'è la Spagna: date e orari delle semifinali, Nicolò Barella si è presentato ai microfoni del Media Centre di Coverciano per la consueta conferenza stampa. Barella ha parlato in dettaglio dei prossimi avversari, le Furie Rosse, tra passato e futuro. A Wembley sarà una battaglia fino all'ultimo minuto, e tutti i giocatori dovranno farsi trovare pronti; Barella rinnova la fiducia nel gruppo.

Il centrocampo azzurro al livello della Spagna d'oro?

"La Spagna campione d'Europa, come collettivo, era un centrocampo incredibile. C'erano grandissimi campioni, qui ci sono grandi giocatori, speriamo di fare come loro e magari anche meglio. Hanno avuto grandi campioni che hanno ispirato tutti, come Xavi e Iniesta. E' facile dire che siamo stati ispirati ma tutti quelli che amano il calcio. Io ho caratteristiche diverse, rivedermi in loro era difficile".

Sul centrocampo della Spagna oggi

Busquets è da tanti anni uno dei migliori al mondo, nella Spagna, nel Barcellona. C'è solo da fargli i complimenti, poi ci sono Pedri, Koke. Sarà una bella partita e cercheremo di battere il loro centrocampo e di battere la Spagna.

Sull'importanza del centrocampo azzurro

"E' bello ricevere tanti complimenti. Facciamo un lavoro importante per la squadra, il fulcro di tutto è il gruppo, la forza d'intenti comune. E' quello che cercheremo di portare fino alla fine della competizione e negli anni. Il centrocampo è il reparto dove passa il gioco, Jorginho e Verratti sono due fenomeni e cercano di far girare la squadra. Io cerco di pensare all'inserimento".
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Italy's midfielder Jorginho (L), Italy's midfielder Marco Verratti (C) and Italy's midfielder Nicolo Barella (R) reacts during the UEFA EURO 2020 quarter-final football match between Belgium and Italy at the Allianz Arena in Munich on July 2, 2021.

Credit Foto Getty Images

Sul ballottaggio Chiesa-Berardi

"Con loro è diverso: Mimmo viene dentro al campo, Fede sta largo, io mi adatto ai loro movimenti ma non cambia niente per me".

Sulla lunghezza della panchina

Siamo tutti titolari, non sono solo io il titolare o Locatelli solo l'alternativa. Ci sono Pessina, Castrovilli, chi è rimasto a casa per infortunio o scelte. Parlare solo di noi tre sarebbe irrispettoso ma insieme a quello dell'Inter è uno dei centrocampi più forti in cui abbia giocato. Però qui mi trovo altrettanto bene. Qui c'è rispetto tra tutti ma dentro di noi creiamo delle rivalità che ci spingono a fare meglio e poi a vincere.

Lode a Jorginho

"Non sbaglia mai, lo fa raramente, è difficile dire che poteva fare meglio o in un altro modo. Ognuno fa il suo gioco, si può sempre far meglio o peggio ma il calcio è così: Jorginho raramente fa male o peggio".

Sulla delusione di Lukaku

Ero dispiaciuto per lui, abbiamo creato qualcosa di speciale ma avrà tante altre occasioni per festeggiare.
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Italy's players celebrate their win as Belgium's forward Romelu Lukaku walks nearby after the UEFA EURO 2020 quarter-final football match between Belgium and Italy at the Allianz Arena in Munich on July 2, 2021. (Photo by Matthias Hangst / POOL / AFP) (Ph

Credit Foto Getty Images

Orgoglio sardo

"Segnare un gol è sempre un'emozione. Farlo all'Europeo è ancor più bello. Per me il gol è bellissimo, aiutare la squadra è ancora meglio. Per quanto riguarda Riva, dico che è un mito, irraggiungibile, quel che farò nella mia carriera sarà bellissimo. Spero di avvicinarmi e di rendere orgogliosa la Sardegna".

Sulla sofferenza di Spinazzola e il sostituto Emerson

"E' stato strano, non festeggiare perché è successo qualcosa al tuo compagno, un protagonista, è stato difficile. E' stato il primo gol per il quale non ho esultato a fine partita. Il calcio dà tanto, ci toglie tanto, purtroppo è il nostro lavoro, la nostra passione. Non possiamo far altro che renderlo orgoglioso in altri modi e festeggiare per lui. Emerson? Hanno caratteristiche diverse, sono tutti e due propensi alla fase offensiva. Eme è un grandissimo giocatore come Spina. Non c'è nessuno preoccupato per questo, nessuno ha niente da consigliare a lui: ha vinto la Champions, ci aiuterà come sempre fatto. Ha già giocato tantissime gare per noi, c'è solo fiducia per lui".
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Leonardo Spinazzola

Credit Foto Getty Images

Sul paragone tra Italia e Inter

"La parola che le accomuna la tengo dentro di me e la dico alla fine... C'è sicuramente una grandissima unità d'intenti, l'obiettivo era lo Scudetto e ce l'abbiamo fatta. Qui era arrivare più lontano possibile e ce la stiamo facendo alla grande. E poi il gruppo: ha fatto la differenza all'Inter e lo sta facendo qui. Qui è anche più facile, siamo tutti italiani, abbiamo una cultura simile che ci avvicina".
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