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Euro 2020 - Italia-Svizzera 3-0, 5 verità: gli azzurri sono belli, uniti e irresistibili

Stefano Fonsato

Pubblicato 17/06/2021 alle 09:29 GMT+2

EURO 2020 - Un'Italia bella, fisicamente irresistibile, intensa nella creazione di gioco. Forse la rivoluzione del ct Mancini sta tutta qui: i suoi azzurri sono rapidi e giocano a memoria proprio come una fortissima squadra di club. Una mossa che, in questi campionati europei, vale da asso pigliatutto in una mano di scopone scientifico. Tutto vero quando si parla di forza del gruppo.

Esultanza Italia durante il match contro la Svizzera a Euro 2020, 16 giugno 2021 (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

1) Locatelli super star: il Sassuolo si frega le mani

Metronomo buono anche per schermare Xhaka, si toglie lo sfizio del gol aprendo e chiudendo l’azione dell’1-0. Poi esagera: sinistro teso a mezz’altezza nella ripresa a coronare la serata dalla vita. Doppietta da sogno per uno dei giocatori più chiacchierati di questo calciomercato: lo vuole la Juventus (oltreché mezza Europa) e la super partita contro la Svizzera non farà altro che alzare le quotazione. Insomma, il Sassuolo può fregarsi le mani in attesa di mandare in tilt il registratore di cassa: la mossa del ds neroverde Andrea Carnevali di procrastinare le trattative per il centrocampista dopo l'Europeo, si sta rivelando più che mai azzeccata.

2) Quel gioco "da squadra di club" che fa la differenza

Un'Italia bella, fisicamente irresistibile, intensa nella creazione di gioco. Forse la rivoluzione del ct Mancini sta tutta qui: i suoi azzurri sono rapidi e giocano a memoria proprio come una fortissima squadra di club. Una mossa che, in questi campionati europei, vale da asso pigliatutto in una mano di scopone scientifico.
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Esultanza Italia contro la Svizzera a Euro 2020

Credit Foto Getty Images

3) Tutto vero quando si parla di "gruppo"

Quante volte si è sentito dire: "Questa Italia ha un unico fuoriclasse, il gruppo"... Parole che, a furia di ripeterle, a un certo punto sembravano diventate un po' retoriche. Sarà, ma è tutto splendidamente vero: a guardare gli Azzurri c'è da sgranare gli occhi e spalancare la bocca. Le aperture di Locatelli, le verticalizzazioni di Insigne, i palloni conquistati da Barella, la solidità del pacchetto di retroguardia. Poi, segna chi si trova davanti al portiere: che sia un'inattesa doppietta di Locatelli o un tentativo insistito (e più pronosticabile) di Immobile, poco importa.

4) Azzurri camaleontici

L'ingresso in campo di Toloi e Pessina al 70' ha progressivamente risistemato gli Azzurri dal 4-3-3 al centrocampo a 5. Prove tecniche per affrontare "a specchio" il Galles domenica alle 18? Evidentemente sì, l'Italia di Mancini sa essere camaleontica e, contro i britannici, basterà un pareggio per ottenere matematicamente il primo posto e, alla formazione di Robert Page, promotore del 4-2-3-1, il secondo, con conseguente qualificazione certa agli ottavi, senza dover passare dai calcoli delle terze squadre da ripescare.
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L'esultanza di Immobile per il 3-0 alla Svizzera

Credit Foto Getty Images

5) Unica nota stonata, l'infortunio "evitabile" di Chiellini

Probabilmente l'unico giocatore "passibile" di turnover, visto il corpo provato da mille battaglie: al 24' è costretto a lasciare il match per un problema al flessore della coscia sinistra. Esce dopo aver sentito la classica "pizzicata" al muscolo, per non aggravare la situazione. Lo avrà fatto per tempo?
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L'infortunio di Chiellini in Italia-Svizzera

Credit Foto Getty Images

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Mancini: "Italia farà turnover? Ho una squadra di titolari"

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