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Le pagelle di Finlandia-Belgio 0-2: Lukaku, che certezza

Simone Eterno

Aggiornato 22/06/2021 alle 21:18 GMT+2

EURO 2020 - I voti ai protagonisti della partita con le pagelle di Finlandia-Belgio 0-2: il migliore è Lukaku, ma in ripresa anche De Bruyne.

Romelu Lukaku of Belgium celebrates with Eden Hazard after scoring their side's second goal during the UEFA Euro 2020 Championship Group B match between Finland and Belgium at Saint Petersburg Stadium on June 21, 2021 in Saint Petersburg

Credit Foto Getty Images

Le pagelle della FINLANDIA

Lukas HRADECKY 6,5 – Para tutto il parabile e anche di più. Poi è sfortunato nel rimpallo che lo va a beffare sullo stacco di Vermaelen.
Joona TOIVIO 6,5 – Gioca una buonissima partita, specie con un cliente scomodo come il pimpante Doku.
Paulus ARAJUURI 6 – Promosso anche lui nonostante qualche difficoltà in più. Per 75 minuti infatti, seppur con fatica, regge l’urto di Luaku.
Daniel O’SHAUGNESSY 6 – Anche per lui grande abnegazione e spirito di sacrificio. Al di là del risultato finale, la prova difensiva della Finlandia è stata a lungo positiva.
Jukka RAITALA 6 – In appoggio costante a schermare la difesa.
Glen KAMARA 6 – Un match più di quantità che di qualità, anche se alla fine l’unica conclusione verso Courtois è la sua.
Tim SPARV 6,5 – Per un’ora l’uomo in più del centrocampo della Finlandia, uno schermo importante per il reparto. Dal 59’ Rasmus SCHUELLER 5,5 – Mezz’ora senza picchi.
Robin LOD 5,5 – Sul palleggio è quello che fa più fatica.
Jere URONEN 5,5 – Più difensore aggiunto alla causa che esterno offensivo. E la Finlandia qualche ripartenza in più l’avrebbe avuta bisogno. Dal 70’ ALHO 6 – Finale senza squilli né errori.
Teemu PUKKI 5 – E’ poco servito, ma le occasioni che gli capitano cerca di trasformarle in conclusioni concrete. Sempre contrate.
Joel POHJANPALO 5 – Ne vede davvero poche là davanti stasera. Dal 70’ KAUKO 5,5 – In campo per provare a proteggere il risultato, non riesce nell’intento.
All. Markku KANERVA 6 – Se la gioca con le armi a disposizione: difesa, ripartenza e sperare. Per 75 minuti sfiora una storica qualificazione. Poi il ‘bluff’ è smascherato.

Le pagelle del BELGIO

Thibaut COURTOIS 6 – Per un’ora soffre di solitudine, poi qualcuno prova a svegliarlo. Un sussulto, poco più, prima di tornare nel torpore.
Dedryck BOYATA 6 – Vive una serata davvero tranquilla.
Jason DENAYER 6 – Vedi sopra.
Thomas VERMAELEN 7 – Ha il merito di sbloccare una gara che forse, senza l’episodio, la Finlandia sarebbe riuscita a portare a casa. Sul resto, come tutto il reparto, non deve impazzire di lavoro.
Leandro TROSSARD 6 – Qualche scorribanda, anche se per un tempo va un po’ sotto ritmo, come buona parte del Belgio. Dal 75' MEUNIER 6 - Finale onesto senza particolari spunti.
Axel WITSEL 6 – Un tiraccio in curva a livello offensivo, un palleggio scolastico sul resto. Non è stata la partita del secondo e Witsel non si è battuto troppo affinché lo diventasse.
Kevin DE BRUYNE 7 – Illumina, come sempre, con giocate o lancio. E’ lui a provare a scuotere il Belgio nel primo tempo; è lui a mettere in porta Lukaku (sul gol annullato e non solo). E’ lui, insomma, a inventare. In ripresa. Dal 91' VANACKEN - sv.
Jeremy DOKU 6,5 – Vuole mettersi in mostra e trova la serata giusta. La giovane promessa del Belgio fa vedere di avere personalità e buone doti atletiche. Certo, resta un talento da sgrezzare. Dal 75' BATSHUAYI 6 - Porta freschezza al reparto, ma senza rendersi particolarmente pericoloso.
Nacer CHADLI 5,5 – Si vede poco sull’esterno, gioca una partita più di ombre che di luci.
Romelu LUKAKU 7 – In campo con fame e voglia di trascinare la squadra, che in una serata che in palio non metteva praticamente nulla. Un gol annullato, un gol segnato, l’enorme lavoro per tutto l’Undici e una serie di controlli orientati da perdere la testa. Dall'84' BENTEKE - sv.
Eden HAZARD 6 – Irrintracciabile per tutto il primo tempo, nella ripresa è il primo a spaventare sul serio Hradecky. Pochino, però, per uno del suo talento.
All. Roberto MARTINEZ 6,5 – Per un tempo, il suo, non è un gran Belgio: sornione, poco affamato e un po’ stravolto dai tanti cambi. Alla distanza però esce la qualità e una prima conferma: 3 vittorie su 3. I suoi restano una delle più serie candidate al titolo.
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