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Disfatta Napoli in Ucraina

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 25/10/2012 alle 23:35 GMT+2

Non è sufficiente l'ingresso di Cavani a rivitalizzare gli azzurri, che vanno sotto 3-0 col Dnipro e mostrano tutte le difficoltà provocate dall'ampio turnover scelto da Mazzarri.

2012/13 Dnipro-Napoli Cavani - AFP

Credit Foto AFP

Seconda sconfitta europea consecutiva per il Napoli, che perde 3-1 in Ucraina con il Dnipro. I gol di Fedetskiy, Matheus e Giuliano annichiliscono la squadra di Mazzarri, che soffre l’ampio turnover e si riaccende solamente nella ripresa con l’ingresso di Cavani (a segno) e Pandev. Il Napoli 2, che aveva impressionato alla prima gara casalinga contro l’AIK, si conferma invece fragile e impreciso. Per passare il turno serve la personalità e il talento del vero Napoli.
AVVIO SHOCK PER GLI AZZURRI. Non c’è nemmeno il tempo di ambientarsi nello stadio ucraino tutto esaurito che il Napoli va sotto. Punizione da sinistra, scompiglio in area, con Fedetskiy che è lesto nell'anticipare Fernandez. Ennesimo gol su palla inattiva subito dalla squadra di Mazzarri, che nei primi minuti appare spaesata e inerme. Col passare del tempo arriva la reazione degli azzurri, che provano, sfruttando la corsa di Mesto e Dossena sugli esterni, a mettere in difficoltà la retroguardia di Juande Ramos.
VARGAS ISOLATO, INSIGNE GOL ANNULLATO. Vargas però è troppo isolato in avanti e viene costantemente anticipato dai centrali ucraini. Il Napoli soffre nel mezzo la rapidità dei vari Giuliano, Rotan e Matheus e non riesce a creare pericoli, subendo, invece, i contropiedi ben orchestrati dai padroni di casa, che vanno almeno due volte vicini al gol con Strinic, ottimo esterno serbo classe ’87 e Rotan, su punizione. Nell’unica vera palla gol il Napoli, il pareggio, però, lo trova: Insigne insacca di testa, ma Fernandez, che gli aveva offerto la sponda, è in fuorigioco. Gol annullato e morale sotto i tacchi per gli azzurri, che continuano a soffrire la pressione ucraina. Donadel e Dzemaili, infatti, perdono troppi palloni e risultano imprecise nel momento dell’impostazione.
ALTRA INDECISIONE SU CALCIO PIAZZATO. Proprio mentre sembra avvicinarsi il momento del rientro negli spogliatoi, a due minuti dalla fine del primo tempo, i partenopei subiscono il colpo del ko. Ancora una volta tutto nasce da una distrazione su calcio piazzato. E' Matheus il più veloce e caparbio di tutti in mezzo all'area, sulla sponda di Seleznyov. Uscita sbagliata di Rosati, anticipato dall'attaccante, che fortunosamente trova la deviazione vincente. Il 2-0 manda le squadre negli spogliatoi, evidenziando i notevoli limiti europei del Napoli 2.
DENTRO CAVANI E PANDEV, MA ARRIVA IL 3-0. Walter Mazzarri ad inizio ripresa prova a scuotere la squadra, inserendo Cavani e Pandev e lasciando in campo Insigne. Mossa giusta, visto che nei primi 10 minuti gli azzurri creano almeno 4 palle gol, tra cui un palo clamoroso di Cavani. Ma gli sforzi per tentare di rientrare in partita, vengono soffocati dall’ennesima disastrosa imperfezione difensiva! Ballano Fernandez e Aronica e sull’iniziativa targata Kalinic-Matheus è il migliore in campo, Giuliano, a trovare la deviazione decisive. Il 3-0 chiude ogni speranza di rimonta al Napoli, che rivive gli incubi di Eindhoven.
ORA SI METTE MALE. IL DNIPRO SI GODE GIULIANO. Serve a rendere solo meno amaro il passivo il gol di Cavani, bravo a procurarsi e a trasformare perfettamente un calcio di rigore. Nel finale il Dnipro gestisce il vantaggio e si gode i 9 punti in classifica, una qualificazione alla fase successiva quasi raggiunta, con bel gioco e un cammino perfetto in questa prima parte di Europa League. Giuliano, classe 1990, va seguito, perché ha tutte le caratteristiche per diventare un big. Il Napoli di Mazzarri, invece, dimostra ancora una volta le difficoltà nell’affrontare le trasferte europee. Purtroppo il turnover troppo ampio non paga, ma anzi penalizza eccessivamente una squadra che, anche tra le reserve, avrebbe qualche piccolo fenomeno (vedi Insigne). Malissimo in difesa, gli azzurri si sono riaccesi solo con l’ingresso di Cavani. La classifica dice 3 punti, e terzo posto dietro a Dnipro e Psv, che ha pareggiato in casa con l’AIK. Servono tre partite pressochè perfette per sognare una qualificazione che ora è davvero più complicata del previsto.
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