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I 4 motivi per credere alla rimonta del Napoli contro l'Arsenal

Paolo Pegoraro

Aggiornato 18/04/2019 alle 12:45 GMT+2

Vediamo i motivi per credere all'impresa partenopea contro l'Arsenal davanti ai 40mila del San Paolo: in palio la semifinale di Europa League. Il Napoli si aggrappa alle conoscenze di Ancelotti e alla verve dei suoi uomini offensivi, confidando nel fatto che la difesa dei "Gunners" qualcosa concederà lontano da Londra.

Piotr Zielinski, Arkadiusz Milik and Lorenzo Insigne of SSC Napoli

Credit Foto Getty Images

Il Napoli, unica squadra italiana rimasta nelle competizioni europee, va a caccia di imprese al San Paolo: azzurri di Carlo Ancelotti chiamati a ribaltare il 2-0 patito all’Emirates Stadium per mano dell’Arsenal dello specialista Unai Emery. Vediamo i motivi per credere all’impresa partenopea sotto gli occhi del pubblico amico: in palio la semifinale della seconda competizione più importante del Vecchio Continente.

1) Ancelotti sa come si fa

Vogliamo giocarceli tutti questi 90', al massimo delle nostre potenzialità, con intelligenza fino all'ultimo minuto e quindi non voglio sentire che bisogna far gol nei primi 10', 15', 30' ecc... E' una grande opportunità che abbiamo, siamo l'unica italiana rimasta in Europa in questo momento, speriamo di esserci anche venerdì e se non ci saremo venerdì dovrà essere solo per il risultato e non per una prestazione non all'altezza. Io credo che possiamo farcela. Sarà una gara di grande intensità, ma da fare con equilibrio perché sono pericolosi in contropiede
Ecco la ricetta di Carlo Ancelotti, uno che di rimonte mozzafiato di certo se ne intende, per riparare al poco edificante 2-0 rimediato all’andata. Serve una notte da leoni al Napoli, sulla falsariga di quel Milan versione 2006/2007 allenato dal tecnico di Reggiolo che fu capace di ribaltare il 3-2 subito a Manchester dallo United imponendosi per 3-0 a San Siro nel ritorno della semifinale di Champions League. La certezza è che il Napoli preparerà la sfida con l’Arsenal nel migliore dei modi sotto l'egida del tecnico "che preferisce la Coppa", il resto lo dirà il campo: in fondo non cambia molto dalla Champions, vincere è una questione di dettagli anche in Europa League. Servirà la proverbiale gara perfetta.

2) Fattore San Paolo

Non ci sarà il “tutto esaurito” al San Paolo, ma gli spettatori dovrebbero superare quota 40 mila unità plasmando una cornice niente male. “Il binomio è fondamentale, se la squadra gioca bene il San Paolo ti aiuta, altrimenti è difficile. Tutto può diventare possibile. Dipende dal gioco, se quello funziona allora dopo aumenta anche la personalità della squadra. Il fattore ambientale ci darà più coraggio e quindi anche più personalità”, ha dichiarato l’esperto Ancelotti. Se davvero il Napoli riuscirà a trascinare il pubblico innestando le marce alte sin dalle prime battute del match metà dell’impresa sarà già servita.

3) L'Arsenal lontano da Londra fa meno paura

“Ormai è un mistero, l’Arsenal si trasforma fuori casa e contro il Watford nonostante l’uomo in più ha concesso tre occasioni per pareggiare. Non c’è una spiegazione tecnica a queste difficoltà dell’Arsenal, ma fuori casa non esiste la squadra che vediamo all’Emirates”, parole e musica di Nicola Roggero di Sky. Già, l’Arsenal lontano dal fortino londinese perde molte delle sue certezze e diventa assolutamente vulnerabile esponendosi al fuoco nemico: il Napoli dovrà approfittare di queste defaillance a patto che la palla circoli velocemente e gli automatismi tornino a essere quelli di inizio stagione.
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Sokratis Papastathopoulos, difensore dell'Arsenal ex Genoa e MIlan

Credit Foto PA Sport

4) Il potenziale offensivo del Napoli

Ora che ha ritrovato un Lorenzo Insigne al top della condizione e scoperto un Amin Younes ormai perfettamente integrato negli schemi ancelottiani, il Napoli si gode una batteria d’attaccanti di tutto rispetto, tanto da indurre Ancelotti a sondare l’ipotesi tridente. Negli exit poll della viglia i favoriti per partire dal primo minuto in attacco sono Insigne e Milik (con la carta Mertens da giocare a partita in corso), ma non è escluso che all’ultimo minuto il tecnico di Reggiolo sorprenda tutti puntando sui tre tenori come a Verona contro il Chievo. Il Napoli aveva già creato diversi presupposti per segnare a Londra, non resta che affinare il killer instinct senza più perdonare una difesa, quella guidata da Koscielny, non certo imperforabile.
Napoli vs Arsenal, la probabile formazione
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