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Europa League: Inter-Getafe decide il futuro di Antonio Conte

Lorenzo Rigamonti

Pubblicato 05/08/2020 alle 11:00 GMT+2

I nerazzurri scenderanno in campo mercoledì alle 21.00 a Gelsenkirchen per sfidare il Getafe in una partita secca. In palio l'accesso alla Final Eight di Europa League. Sul tavolo ci sono aspettative, avversari e idee tattiche diverse.

Roma-Inter, Serie A 2019-2020: l'allenatore dell'Inter Antonio Conte (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Inter-Getafe sarà una partita da dentro o fuori, non solo per la formula di gara secca. Si tratta di un appuntamento cruciale per il futuro di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter: in caso di delusione a sorpresa, la fiducia tra il tecnico pugliese e la dirigenza nerazzurra potrebbe tornare a vacillare.

Partita da dentro o fuori, per Conte e per l'Inter

Conte, con le sue parole al veleno dopo la gara contro l’Atalanta, non ha solo denunciato l’inettitudine di una dirigenza a volte troppo distaccata dal campo, ma ha evidenziato come l’universo Inter continui a muoversi lungo orbite concentriche, a inciampare negli stessi problemi di cui ha sofferto la gestione Spalletti. E forse la telefonata cordiale di Zhang non basta per ricomporre totalmente una frattura che non invade solamente il mondo della retorica, ma affligge una dimensione ben più profonda e quotidiana dell’universo interista. Non bastano nemmeno le dichiarazioni altruiste di Conte nel giorno della vigilia:
Non conta se domani è importante per me. È una competizione importante per l'Inter, per tutti. Parliamo sempre per il bene dell'Inter, siamo sotto una sola bandiera, parliamo col "noi" e non con l"'io".
Dunque le parole non bastano, servono risultati. Anzi, serve quel risultato, che farebbe scansare tutti i mormorii attorno all’operato di Conte; un operato che in realtà non avrebbe bisogno di trovare giustifica alcuna, siccome un'Inter al secondo posto non la si vedeva da 9 anni, siccome gli uomini di Conte hanno chiuso con la miglior difesa e il secondo migliore attacco del torneo. I nerazzurri hanno inoltre ottenuto gli stessi punti dell’Inter del Triplete (82) e Conte ha terminato il suo primo anno con un punto in più rispetto all’anno d’esordio di Mourinho. Insomma il miglioramento c’è, ma si accartoccia miseramente contro il muro delle aspettative che la società stessa innalza ogni estate. Perché l’Inter non ha vinto lo Scudetto, perché l’Inter è capitombolata in Europa League e ora deve cercare di trarre un guadagno simbolico da uno scenario tutt’altro che desiderato. Vincere l’Europa League sarebbe l’unico modo per valorizzare questa fatica, e sarebbe comunque un risultato storico: l’ultima italiana ad aver alzato il trofeo fu il Parma guidato da Malesani nel 1999 (erano i tempi della Coppa UEFA).
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Conte: "Brutti attacchi a me e ai giocatori, il club non ci ha protetti: il 2° posto è solo nostro"

Il programma e l’avversario

Inter e Roma sono le due squadre italiane che cercheranno di staccare il pass per la Final Eight di Europa League. La formula, scelta forzata che si lega al disastroso scenario post-Covid, prevederà quarti di finale, semifinali e finale da disputare esclusivamente in Germania. Per accedere alla Final Eight, Inter e Roma dovranno vincere in una gara secca contro gli avversari che avrebbero incontrato agli ottavi di finale.
Guardando in casa Inter, il Getafe è certamente un avversario abbordabile: la squadra allenata da Josè Bordalas ha terminato la Liga due settimane fa, concludendo in ottava posizione. Di sicuro le due settimane di pausa (un effettivo vantaggio rispetto agli uomini di Conte che vengono da una serie di partite scandite da ritmi e tempistiche serrati) permetteranno al Getafe di focalizzare meglio il match contro l’Inter e di prepararsi all’alto coefficiente di difficoltà. Ma il club spagnolo ha racimolato solo una vittoria nelle ultime 10 partite, e ha perso il ritmo europeo da tempo. Per i nerazzurri si tratta di un’occasione da non sciupare, anche se la disparità di preparazione e il contesto asettico dettato dall’emergenza globale sono variabili imprevedibili.
Conte prevede una partita “sporca” e complessa: gli spagnoli sono molto abili “sulle seconde palle, gli attaccanti sono forti e strutturati e aiutano la fase difensiva ribaltando poi l’azione”. In virtù della buona prestazione contro l’Atalanta, Conte schiererà il solito 3-5-2, sacrificando Eriksen. In attacco, Lautaro favorito su Sanchez. Gli Azulones sono invece alla ricerca di compattezza difensiva, e con tutta probabilità adotteranno il 4-4-2; Bordalas ha perso Deyverson e Kenedy, alla conclusione dei rispettivi prestiti.

Probabili formazioni

INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; D'Ambrosio, Barella, Brozovic, Gagliardini, Young; Lukaku, Lautaro. All. Conte.
Panchina: Padelli, Ranocchia, Skriniar, Biraghi, Candreva, Moses, Sensi, Borja Valero, Eriksen, Agoume, Sanchez, Esposito.
Indisponibili: nessuno.
GETAFE (4-4-2): Soria; Suarez, Etxeita, Djené, Olivera; Nyom, Arambarri, Maksimovic, Cucurella; Mata, Molina. All. Bordalas.
Panchina: Chichizola, Jean Paul, Cabaco, Chema, Alba, Timor, Fajr, Jason, Portillo, Ndiaye, Duro, Angel Rodriguez.
Indisponibili: Etebo.
Arbitro: Taylor.
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Inter, tutti i segreti del Getafe in 60 secondi: undici tipo, allenatore, stella e precedenti

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