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Europa League, Milan-Celtic, Pioli soddisfatto: "Questa squadra non molla. Ibra out con la Samp"

Stefano Dolci

Aggiornato 03/12/2020 alle 22:24 GMT+1

EUROPA LEAGUE - Stefano Pioli, allenatore del Milan, si gode la qualificazione ai 16esimi di Europa League con un turno d'anticipo e la vittoria in rimonta contro il Celtic: "Siamo una squadra giovane, sotto di 2 gol e senza Kjaer, siamo riusciti a rimontare, siamo stati squadra. Ibra? E' un trascinatore anche se non gioca. Speriamo possa rientrare presto, non credo domenica".

Stefano Pioli festeggia i 55 anni con il primato in classifica del suo Milan, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Il primo obiettivo della stagione 2020-2021 lo ha portato a casa con 90’ d’anticipo. I rossoneri rimontano due gol di svantaggio al Celtic (prima volta che accade al Diavolo nella sua storia europea), vincono 4-2 e, complice anche il contemporaneo successo del Lille contro lo Sparta Praga, ottengono il lasciapassare per i sedicesimi di Europa League. Un traguardo ottenuto con una grande reazione, dopo un inizio shock, grazie a due gol in due minuti di Calhanoglu e Castillejo nel primo tempo e poi nella ripresa ai guizzi di due volti nuovi di questo Milan sempre più a trazione verde, Jens Peter Hauge (capace di segnare il 3-2 con una splendida serpentina e un piattone chirurgico) e Brahim Diaz (abile con un pallonetto sottomisura a finalizzare un delizioso pallone dello scatenato Hauge). Pioli, al rientro dal Covid, non poteva auspicare in un regalo migliore dai suoi ragazzi che elogia ai microfoni di Sky Sport.
“I ragazzi hanno voluto mettermi alla prova, per vedere se mi ero ripreso (ride ndr). Avevamo iniziato bene ma due disattenzioni ci hanno messo in difficoltà, tutte le occasioni possono aiutarci a crescere. Anche andando sotto si deve continuare a giocare di squadra, oggi siamo stati bravi. Siamo una squadra giovane, sotto di 2 gol e senza Kjaer, siamo riusciti a rimontare, siamo stati squadra. Il Celtic stasera aveva poco da dimostrare dalla classifica ma voglia di ottenere un risultato importante. Ci piacciono questi tipi di partite, possiamo fare meglio ma sono molto soddisfatto per la reazione della squadra. Esserci qualificati con una gara di anticipo, rifiatare un attimo con un calendario simile può darci una mano”

"Ibra con la Samp? Troppo presto"

Due settimane a casa mi sono sembrate un'eternità, al di là delle partite c'è la voglia di stare insieme. Abbiamo il piacere di lavorare insieme per dare ed ottenere il massimo. Vogliamo continuare così ed essere ambiziosi. Ibrahimovic? E' un giocatore importante anche quando non gioca, come ha detto Bonera è un capogruppo, ha fatto crescere questa squadra, gli ha dato ancora più competitività. Speriamo possa rientrare presto, non credo possa rientrare domenica, è un problema muscolare e bisogna stare attenti. Meglio attendere una partita e stare bene piuttosto che rischiare. Aspettiamo di capire le sue condizioni e quelle di Leao, abbiamo tante soluzioni, oggi hanno segnato Hauge, Diaz, Castillejo... Sono segnali importanti. Ora le preoccupazioni derivano dagli infortuni, Leao ha avuto un problema in Nazionale, Ibra a Napoli, Kjaer ha avuto un problema muscolare, non conosciamo ancora l'entità. Le temperature non aiutano. Abbiamo voluto tanti impegni e non ci tiriamo indietro, riusciremo a superare anche questi infortuni. Scudetto? Inter, Juventus e Napoli come organici sono più forti di noi e sono partite con obiettivi diversi. Ripeto alla squadra che noi dobbiamo essere ambiziosi per provare a vincere ogni singola partita, abbiamo dimostrato di essere stati alla pari. Questa squadra può crescere ancora tanto, in pochi di loro hanno toccato il loro massimo, mi auguro questa squadra possa crescere ancora".
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"Maradona? Mi sono commosso, non morirà mai"

"L'ho affrontato da avversario, quando giocavo non lo marcavo, io marcavo Giordano o Careca. Un genio, un fuoriclasse. Ho visto tanti documentari su di lui e mi sono commosso. Diego non morirà mai, rimane un mito del calcio, una leggenda. Spiace veramente tanto, rimarrà sempre nei nostri cuori e nella nostra mente”.
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