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Di Biagio: "La Slovenia è più pronta dell'Italia"

DaLaPresse

Pubblicato 07/09/2015 alle 15:56 GMT+2

Il ct dell’Under 21 mette in guardia i suoi in vista del debutto ufficiale fissato per martedì alle 17 a Reggio Emilia: “E’ una partita importante e dobbiamo portare a casa la vittoria”

L'espressione corrucciata di Luigi Di Biagio in panchina durante una sfida degli Europei U21, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Allenamento di rifinitura nel pomeriggio per la Nazionale Under 21, che domani (ore 17) a Reggio Emilia affronterà la Slovenia nel primo match delle qualificazioni al Campionato Europeo 2017. Una gara che nasconde più di un’insidia, anche se nei 5 precedenti l’Italia non ha mai perso (4 vittorie e un pareggio). “E' una partita importante - avverte in conferenza stampa Luigi Di Biagio - giochiamo contro la prima in classifica e dovremo cercare di fare una buona prestazione e di portare a casa la vittoria. La Slovenia ha dei buoni attaccanti ed è una squadra che forse oggi è più pronta di noi a livello fisico. I suoi giocatori attualmente hanno 160 presenze complessive fra campionato e coppe, noi siamo a venti-trenta. Ci sarà da soffrire, ma la nostra crescita avverrà nel corso del tempo e sono ottimista”.
Italia e Serbia partono con i favori del pronostico, ma il girone potrebbe riservare delle sorprese: “Tutte le altre squadre - sottolinea Di Biagio - possono togliere punti a noi e ai serbi, a cominciare dalla Slovenia. Lituania, Slovenia ed Eire non sembrano in grado di vincere il girone, ma fra sei mesi potremmo trovarci a fare altri discorsi. Ad esempio andare a giocare in Eire è dura”.
Il tecnico azzurro chiama a raccolta i sostenitori emiliani, sperando di allungare la striscia di 4 successi nelle 4 gare disputate dall’Under 21 a Reggio Emilia: “Mi auguro di vedere tanto pubblico sugli spalti e che il risultato possa essere molto simile a quelli dei precedenti al Mapei Stadium. Nelle ultime occasioni abbiamo segnato tre gol, non sarebbe male replicare domani. L’obiettivo è crescere e vedere a che punto siamo dal punto di vista tattico, tecnico e di gruppo. La speranza è di disputare una buona gara e il risultato solitamente è una conseguenza del gioco”.
Inevitabile un paragone con il gruppo del precedente biennio: “Rispetto a due anni fa, i quattro che potenzialmente potevano fare l’Under 21 erano già in Nazionale maggiore. Oggi quei quattro che potevano essere con Conte, sono ancora con noi. L’auspicio ovviamente è che chi sta con noi, possa poi andare stabilmente con la Nazionale maggiore. Abbiamo una base iniziale più importante rispetto a due anni fa, ma ci sono anche tanti ragazzi che non giocano. Avendo potuto fare in questi giorni sette-otto allenamenti è ovvio che ci sono miglioramenti che mi hanno reso contento, poi saranno i risultati che ci diranno se la strada intrapresa è quella giusta”.
Ultima battuta su Domenico Berardi, uno dei protagonisti dell’ultimo sfortunato Europeo in Repubblica Ceca: “So che è in contatto con lo staff e con i suoi ex compagni. È molto cresciuto per merito suo, si è innamorato piano piano dell’Italia, di questo gruppo e il dispiacere più grande per lui è non essere arrivati più avanti all’Europeo perché a mio avviso sarebbe diventato il giocatore in più”.
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