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Higuain: "Pelato e grasso? A Miami non mi giudicano. In futuro basta calcio, studierò cucina e vini"

Simone Pace

Pubblicato 14/04/2021 alle 19:38 GMT+2

MLS - In un'intervista al quotidiano La Nacion, il Pipita parla con entusiasmo della sua esperienza all'Inter Miami: "La verità è che ora mi sento molto, molto felice perché ho ottenuto ciò che volevo, ovvero uscire dalla bolla delle pressioni. Fino al 2014 ero il miglior 9 al mondo, poi è finito tutto. In futuro basta calcio: voglio studiare cucina ed enologia".

Gonzalo Higuain con la maglia dell'Inter Miami

Credit Foto Getty Images

"La verità è che ora mi sento molto, molto felice perché ho ottenuto ciò che volevo, ovvero uscire dalla bolla delle pressioni, di richieste, le critiche dei tifosi, la stampa che parlava sempre di me. Qui il calcio non è una priorità, ci sono altri sport che le sopportano". Così Gonzalo Higuain, in un'intervista al quotidiano argentino La Nacion, parla della sua esperienza in MLS con la maglia dell'Inter Miami. Il Pipita, che il prossimo 10 dicembre compirà 34 anni, prova a immaginarsi il suo futuro: "Naturalmente non sarà nel calcio, la mia vita andrà in un'altra direzione. Sarei un masochista se smettessi di giocare a causa di tutto quello che ho sofferto e restassi nell'ambiente. Per prima cosa mi divertirò coi miei amici e la mia famiglia. E poi, qualunque cosa mi piaccia fare, la farò. Mi piacerebbe studiare cucina ed enologia, la materia dei vini mi cattura, sono due attività che mi piacciono".

"Qui le persone per strada non ti giudicano"

"Qui le persone per strada non ti giudicano perché hai sbagliato o segnato un gol, non ti giudicano se ti espellono. E lo stesso accade con la stampa. Né i media né i tifosi ti giudicano, se sei grasso, se sei magro, se sei calvo... Vivo con calma. Era qualcosa che stavo cercando, per me qualcosa di nuovo. Ora sono uno qualunque, sono di nuovo una persona normale".

"I soldi aiutano, ma non fanno la felicità"

"I soldi aiutano, ma non fanno la felicità. Ho giocato a Madrid, a Napoli, alla Juventus, al Milan e al Chelsea: condividi Natali e compleanni con tanti compagni diversi, ma i tuoi genitori li vedi poco o nulla. Da quando è nata mia figlia la mia sensibilità è cambiata, ho capito che ci sono cose molto più importanti rispetto a ciò che dicono di te".

Un consiglio a Lautaro Martinez

"Gli direi di stare calmo. Fino al 2014 ero il miglior 9 al mondo, dopo la finale con la Germania (ai Mondiali in Brasile, ndr) è finito tutto. Per Lautaro adesso sono tutte rose e fiori, ma potrebbe succedere che sbagliando un gol decisivo Lautaro non sia più Lautaro. Non deve né credere di essere il migliore, né il peggiore".
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Higuain: “Non sento la pressione, l’ho sempre avuta”

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