Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

I cento anni

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 07/03/2008 alle 16:44 GMT+1

Nata nel 1908 da un gruppo di soci dissidenti dal Milan, l'Inter compie 100 anni. Ripercorriamo i momenti più significativi della storia del club di Via Durini

La storia dell'Inter - un surrogato di record, amarezze e polemiche - arriva al compimento del Centenario. Un secolo esatto è passato dalla sera del 9 marzo 1908, quando un gruppo di soci dissidenti dal Milan si ritrovano al ristorante 'L'Orologio' e decidono di fondare l'Internazionale Football Club, con presidente Giovanni Paramithiotti.
Tanti i momenti indimenticabili, dal primo dei 15 scudetti datato 1910 ai tempi del grande Giuseppe Meazza – il primo fuoriclasse autentico a vestire la maglia nerazzurra - e del'Ambrosiana Inter, capace di vincere tre titoli con tale denominazione nel regime fascista, passando per le prodezze del trio Lorenzi-Nyers-Skoglund per poi proseguire con l'inattaccabile record di segnature stabilito dal bomber argentino Antonio Valentin Angelillo, capace di realizzare 33 reti nel campionato '58-'59.
Un capitolo a parte merita l'Inter del 'Mago' Helenio Herrera, fiore all'occhiello della tredecennale dinastia di Angelo Moratti, che ne impiega otto per costruire quella che rimane l'Inter più vincente di tutti i tempi. Nel bienno '63-'64 i vari Picchi, Facchetti, Mazzola, Suarez e Corso vincono tutto quello che c'era da vincere in Italia, in Europa e nel Mondo, e nel 1966 conquistano lo scudetto della Stella. Unico neo di un lustro altrimenti perfetto è la doppia delusione patita l'anno seguente, con lo scudetto perso all'ultima giornata a Mantova e la Coppa Campioni svanita in finale col Celtic.
Nel 1968 la proprietà passa a Ivanoe Fraizzoli, che nei 16 anni di presidenza porta in bacheca due scudetti e altrettante Coppa Italia. Particolare il titolo vinto nel '70-'71, il solo finora conquistato da una squadra che ha cambiato l'allenatore in corsa, con Giovanni Invernizzi che subentra dopo poche giornate a Heriberto Herrera e finisce in trionfo. Lo scudetto numero 13, l'unico dell'era Pellegrini, viene ricordato come quello dei record. Sotto la guida tecnica di Giovanni Trapattoni, il cui nome è già di per sè garanzia di successo, l'Inter 1988-89 sbaraglia la concorrenza totalizzando 58 punti e stabilendo il primato dei tornei con 2 punti a vittoria.
Nel '91 e nel '94 arrivano le prime due coppe Uefa, la terza giunge nel '98 con il sensazionale 3-0 di Parigi sulla Lazio ed è anche il primo trofeo della nuova era Moratti, quella di Massimo, al timone da tre anni. Una gioia che attenua le feroci polemiche arbitrali con la Juventus, culminate con il famoso rigore Iuliano-Ronaldo non visto da Ceccarini della sfida scudetto di Torino. Con l'arrivo in panchina di Hector Cuper si consuma uno dei più grandi drammi sportivi della storia nerazzurra, lo scudetto perso nell'ormai famigerato 5 maggio 2002. Pochi mesi prima era venuto a mancare l'Avvocato Peppino Prisco, storica figura dirigenziale mai dimenticata dal popolo interista, divertito dalla sua tagliente ironia verso i cugini del Milan.
Il tricolore torna sulle maglie nerazzurre dopo 17 anni per lo scandalo di Calciopoli che scoppia nel 2006. Con la retrocessione della Juventus per illeciti sportivi, l'Inter viene decretata campione d'Italia a tavolino e diventa anche l'unica squadra in Italia a non essere mai stata in B. Nel 2007, con Mancini in panchina, i nerazzurri bissano il titolo stravincendo sul campo e inanellando record su record, dai 97 punti alle 17 vittorie consecutive. Confermarsi regina incontrastata in Italia e coronare il sogno di salire sul tetto d'Europa, che dura da 43 lunghi anni, sono le missioni che accompagnano il Biscione al compimento dei 100 anni. Tanti auguri, Inter.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità