Il giornalismo piange Gianni Minà: aveva 84 anni

A 84 anni ci lascia uno dei più grandi esponenti del giornalismo italiano: Gianni Minà. Minà si è spento a Roma, alla clinica Villa del Rosario, dopo aver affrontato da poco dei problemi cardiaci. Nella sua carriera non fu soltanto un grandissimo giornalista sportivo, perché spaziò anche dallo spettacolo, alla musica, allo politica, ma fu anche scrittore, reporter e conduttore televisivo e giornalista della carta stampata. Un professionista versatile e con grandissima competenza.

Minà, come detto, non era solo un esperto di sport. Nato a Torino nel 1938, aveva iniziato la sua carriera come redattore a Tuttosport nel 1959 e ne fu poi direttore dal 1996 al 1998; aveva anche condotto la trasmissione "Dribbling", e, sempre in RAI, ha seguito da inviato cinque Olimpiadi, tre Mondiali di calcio e molti incontri di pugilato.

Il pugilato era nel suo DNA, e infatti una delle sue interviste più famose resta quella a Muhammad Alì. La più famosa in assoluto, però, fu quella durata 16 ore con Fidel Castro, l'allora dittatore di Cuba: questo perché appunto era esperto in vari ambiti, e infatti ebbe a che fare con altri grandissimi nomi, come Gabriel Garcia Marquez e Federico Fellini.

Appassionato di America Latina, scrisse anche molti libri, tra cui "Il racconto di Fidel" e l'ultimo "Non sarò mai un uomo comune".