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Il signor Agon Channel e Leyton Orient Francesco Becchetti rischia l'estradizione

Stefano Fonsato

Pubblicato 30/11/2015 alle 20:38 GMT+1

Arrestato e rilasciato su cauzione a Londra, l'imprenditore romano è accusato dalla procura albanese di reati economici come falso in documentazione, riciclaggio ed evasione del fisco. Il canale televisivo delocalizzato ha azioni e conti bloccati e da qualche settimana trasmette solo repliche. Al Leyton si aspettano i primi riflessi della vicenda ma, intanto, le presenze italiane sono evaporate

2015-2016 Leyton Orient (Imago)

Credit Foto Imago

L'impero di Francesco Becchetti sembra giunto al capolinea. L'imprenditore romano attivo in Albania nell'industria dei rifiuti e dell'energia, nonché proprietario-fondatore del tanto chiacchierato canale televisivo delocalizzato in quel di Tirana "Agon Channel", è stato rilasciato su cauzione (di 50mila sterline) dopo l'arresto avvenuto a inizio mese a Londra (dove Becchetti vive facendo spola con Tirana ed è proprietario, dall'estate 2014, del Leyton Orient Fc) con le accuse, mosse dalla procura albanese, di riciclaggio di denaro ed evasione del fisco.

La procura albanese non ha dubbi

I reati economici contestati a Becchetti assumono proporzioni davvero notevoli: secondo gli inquirenti albanesi, Becchhetti e i suoi uomini avrebbero "architettato un sistema falso in documentazione e maxi riciclaggio, che avrebbe fruttato qualche milione di euro, insieme ad un evasione pare a 770 milioni di lek (circa 5,5 milioni di euro)". Più donne che uomini, in questa cerchia guidata da Becchetti e prefigurata da Tirana, che ha puntato i fari anche su Liliana Condomitti (madre e socia), Erjona Troplini (collaboratrice locale) insieme a una dipendente di banca a Tirana e Mauro de Renzis, braccio destro dell'imprenditore romano ed ex presidente della Roma Volley, che ora attende la sentenza della corte britannica in programma il prossimo 7 dicembre. Si deciderà sulla sua estradizione, che in Albania danno per garantita.

Leyton & Agon: cuccagne al capolinea?

I riverberi della questione viaggiano essenzialmente su due binari: quelli del calcio e della tv, che la scorsa stagione si sono intersecati con il reality show "Leyton Orient" condotto da Simona Ventura, con la collaborazione dei "giudici" Nicola Berti, Fulvio Collovati e Fabio Galante. Un talent che avrebbe assegnato un contratto professionistico nel club dell'East londinese (retrocesso dalla League One alla League Two proprio durante il programma) ai due calciatori vincitori dello show. Ma, restando in tema calcistico, la favola del difensore Andrea Paloni e del centrocampista Jacopo Colangelo è finita praticamente subito: il primo gioca già in Serie D nel Cynthia di Genzano, di Colangelo si sono perse totalmente le tracce. La presenza italiana nel club è totalmente evaporata: l'ex laterale di Napoli e Liverpool Andrea Dossena è finito al Chiasso di mister Giancarlo Camolese (dove ha ritrovato Galante in qualità di vice allenatore), la punta Gianvito Plasmati ora gioca a Catania, avventure terminate anche per Fabio Liverani (ex coach), Mauro Milanese (ex ds) e Angelo Adamo Gregucci, il quale faceva solamente parte dello show, allenando la truppa di ragazzi italiani in gara.

"Accuse infondate: io ho portato solo la libertà"

Anche per quanto riguarda il mero discorso televisivo, la "cuccagna" è giunta al termine: a tutti gli accusati è stato bloccato il conto bancario e ad Agonset (società che ha partorito Agon Channel) è stato sequestrato il 60% delle azioni. Conti bloccati, uguale dipendenti che non possono essere pagati. Non solo: da qualche settimana Agon Channel non può più trasmettere in Albania e in Italia (sempre sul canale 33 del digitale terrestre) sta mandando in onda repliche su repliche. E' finita l'epoca delle star italiane e dei professionisti che, a Tirana, cercavano di (ri)accendere le luci della ribalta. Da Sabrina Ferilli a Giorgia Palmas, passando proprio per Simona Ventura. Nel settore delle news, si ricordano i vari Antonio Caprarica (immediatamente) e Alessio Vinci (dopo un po' di tempo). A dirigere l'informazione sarebbe rimasto l'ex Tuttosport Giancarlo Padovan ma, in queste particolari situazioni lavorative, diventa difficile avventurarsi in qualsiasi tipo di proiezione. "Il premier albanese socialista Edin Rama ce l'ha con me soltanto perché con Agon abbiamo portato la libertà in Albania, di informazione ed espressione - ha ripetuto con un mantra Becchetti anche attraverso una nota ufficiale sul sito del Leyton Orient -. Non ha prove: è in atto un vero e proprio accanimento nei miei confronti". Dall'eroe Gianni De Biasi, che ha portato le Aquile per la prima volta all'Europeo, ad un personaggio certamente discusso come Becchetti: chi o cos'altro esporterà l'Italia in Albania?
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