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Fabio Cannavaro, il successo in Cina e i segreti di uno staff molto italiano

Stefano Fonsato

Aggiornato 06/12/2017 alle 19:00 GMT+1

Nel terzo posto (valevole per la qualificazione alla Champions League asiatica) del suo Tianjin Quanjian, il lavoro di tanti professionisti connazionali. Ma un altro campano ha avuto un ruolo fondamentale: il giovane match analyst Antonio Tramontano, passato dalla passione per Football Manager al lavoro, gomito a gomito, col campione del mondo a Germania 2006.

Fabio Cannavaro, portato in trionfo dal Tianjin Quanjian dopo la qualificazione al terzo posto del massimo campionato cinese e, conseguentemente, alla Champions League asiatica (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

C'è davvero molta Italia nei successi ottenuti sin qui da Fabio Cannavaro nel corso della sua avventura in Cina. Cominciata al Guangzhou Evergrande e proseguita con i grandi successi seduto su quella del Tianjin Quanjian, con l'emozionante rimonta per scalare la classifica di seconda divisione e conquistare la Super League nella quale, l'anno successivo, la squadra ha subito ottenuto (da neopromossa) un terzo posto, che - in soldoni - vale l'importante qualificazione alla Champions League asiatica.
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Fabio Cannavaro

Credit Foto Reuters

Un percorso che ha sterzato proprio in questi giorni, in cui Cannavaro è tornato a sedersi sulla panchina dell'Evergrande, questa volta, però, come primo allenatore. Successi giunti grazie a un lavoro di squadra e tutto italiano, anzi, campano che ha annoverato i collaboratori tecnici Francesco Troise e Antonio Rogazzo, il preparatore dei portieri Franco Cotugno, il responsabile scouting Enzo Bevo e - oltre a preparatore atletico spagnolo ex Real Madrid Jordi Garcia, al romano Pasquale Pizzini e all'abruzzese Antonio Salvi (entrambi fisioterapisti) - ecco Antonio Tramontano, professione "Match Analyst".

Il patentino di allenatore "Uefa B" e gli studi di match analysis

All'alba dei 28 anni, lo scorso gennaio, Tramontano è stato scelto dal campione del mondo a Germania 2006 per far parte della squadra tecnica del Tianjin, già protagonista la stagione precedente (qui si gioca al ritmo dell'anno solare) con l'incredibile promozione in Super League dopo un'entusiasmante rimonta attuata proprio dall'approdo di Cannavaro, dopo l'esonero di un certo Vanderlei Luxemburgo.
Il mio nome arrivò all'orecchio tramite passaparola. Si parlò bene di me, evidentemente: facevo già parte della squadra di match-analysis della FIGC e, quando seppi della chiamata, ho provato sensazioni contrastanti: da una parte mi spiaceva lasciare la federazione, dall'altra mi sentivo al settimo cielo per la possibilità prospettatami. Allora sono partito: sono stati undici mesi stratosferici, appaganti, con possibilità di crescita infinite. Lavorare gomito a gomito con un campione come lui non ha prezzo.
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Antonio Tramontano, match analyst (in Cina col Tianjin Quanjian)

Credit Foto Eurosport

Da Football Manager alla corte di un campione del mondo

Nonostante la giovane età, Tramontano - napoletano di Striano e una passione sfrenata per Football Manager - è già in possesso da qualche anno del patentino "Uefa B" e fino a poco tempo fa si stava dedicando alla professione di allenatore da settore giovanili con esperienze alla Juve Stabia e alla Salernitana:
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Antonio Tramontano, match analyst (in Cina col Tianjin Quanjian)

Credit Foto Eurosport

A un certo punto ho preferito la strada di match analyst. In cosa consiste il mio lavoro? Analizzare video e dati degli avversari per evidenziare punti di forza e debolezza dell’avversario. A quel punto sono in grado di individuare una casistica situazionale o tattica, i movimenti dei giocatori più temibili e tanto altro ancora. Poi arriva Cannavaro, che tiene un po' di materiale per sé, per le decisioni da prendere durante il match e un po' per i ragazzi, ai quali spiegherà come annullare l'avversario. Ecco, Cannavaro è fortissimo in questo: oltre ad essere un grande leader carismatico, individua al'istante il punto debole della squadra e dei giocatori che ti ritrovi contro.

La crescita vertiginosa del calcio cinese

Com'è analizzare le pieghe tecnico-tattiche del calcio cinesi, in cui grandi campioni del calcio europeo e sudamericano, si mescolano a un panorama autoctono tatticamente ancora grezzo?
Non è più proprio così: il lavoro dei vari Lippi, Capello, Scolari, Villas Boas, Erikson e chi più ne ha, più ne metta, si è fatto sentire in questi anni. Oggi i giocatori cinesi sono molto migliorati, si applicano con grande dedizione e i campioni stranieri costituiscono un plus che fa crescere il livello: al Tianjin (il cui timone è stato preso, ora, da Paulo Sousa) avevamo gente come Modeste, Witsel, Pato... Tra qualche anno si potrà parlare anche di una grande nazionale, vedrete. Detto ciò, va da sè che il mio lavoro di analisi è simile dei colleghi che lavorano nel calcio europeo.

Match analyst come nuova professione del calcio?

E' proprio così - chiosa Tramontano -. E, in un periodo non così entusiasmante per il nostro calcio, oltre all'introduzione del Var, la Figc vanta un altro primato: l'istituzione di un corso e del relativo patentino di match analyst. In questo modo si creano professionisti, da sfruttare in casa e da esportare. E' iniziato da poco a Coverciano e, ovviamente, lo sto frequentando. Il mio sogno? Ora che Cannavaro è tornato al Guangzhou Evergrande, mi piacerebbe seguirlo anche in questa esperienza, Altrimenti sono aperto a qualsiasi confine geografico del calcio: vivere una cultura diversa dalla nostra, apre molti orizzonti.
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