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La Corea del Nord sfida i 'nemici' del Sud a Pyongyang: è la prima volta in una gara ufficiale

Stefano Fonsato

Aggiornato 15/10/2019 alle 15:36 GMT+2

La partita casalinga di qualificazione ai prossimi Mondiali di Qatar 2022 contro l'invisa Corea del Sud, si giocherà nella capitale "nordista", senza ulteriori sconfinamenti (come avvenne l'ultima volta nel 2010, in cui si volò a Shanghai, in Cina). E' la prima volta che accade a Pyeongyang, in un match ufficiale. L'unico precedente fu un'amichevole del 1990. Come finirà?

Le bandiere della Corea del Nord e del Sud

Credit Foto Getty Images

Quando si parla di Pyongyang lo si fa ancora utilizzando condizionali e benefici del dubbio tipici di quando i confini politici erano un tempo duri come i muri da oltrepassare. Oggi, vivaddio, non è più così in gran parte del mondo (nonostante certi chiari di luna internazionali non siano proprio dei migliori). La Corea del Nord, però, fa storia a sé. Una cosa è certa: la partita casalinga di qualificazione ai prossimi Mondiali di Qatar 2022 contro l'invisa Corea del Sud, si giocherà nella capitale "nordista", senza ulteriori sconfinamenti (come avvenne l'ultima volta nel 2010, in cui si volò a Shanghai, in Cina). E' la prima volta che accade, nello scontro calcistico delle due Coree: la selezione di Seoul oltrepassa il confine posto al 38° parallelo come, a ben vedere, accadde in una sola occasione, nella storia. Era il 1990 e la partita in questione era un'amichevole (denominata "Reunification match") vinta 2-1 dalla Corea del Nord, con rete peraltro dell'attuale selezionatore Yun Jong-su.
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Ottobre 2019, i giorcatori della Corea del Sud all'allenamento di rifinitura allo stadio nordcoreano "Kim Il-sung" di Pyongyang" (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Distensione oppure no?

Riserve sciolte poco fa per ovviare allo scherzo del sorteggio che, nelle qualificazioni asiatiche, ha inserito nel medesimo raggruppamento i due paesi, tecnicamente ancora in guerra, dal momento che quello firmato del 1953 fu solamente un "cessate il fuoco". E, dopo gli spiragli di luce intravisti alle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang, sembrano essersi riaddensati i soliti nuvoloni tra i due Paesi: se ai Giochi a cinque cerchi la spedizione della Corea del Nord era stata favorita in ogni modo con il pagamento delle spese di viaggio e di soggiorno per un battaglione di majorette, gli ultimi missili lanciati verso il Sud dal dittatore Kim Jong-un, che di questi tempi - a tal proposito - interloquisce solamente con Donald Trump.
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La squadra di hockey della Corea del Nord sbarca in Corea del Sud: a PyeongChang scenderà in campo la squadra delle due Coree unite

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Da Seoul: "Chi se ne importa del risultato: da Pyeongyang vogliamo uscirne vivi"

Che la decisione di giocare a Pyongyang faccia parte anch'essa di un lentissima distensione con Seoul, non è dato sapersi. Anzi, appare più probabile che sia dovuto al fatto che Kim Jong-un sia un grande appassionato di calcio, divenuto tale in occasione della sua esperienza di studi in Svizzera, periodo nel quale - sotto mentite spoglie - si recò a San Siro per assistere alle partite dell'Inter. I giocatori della Corea del Sud non sono entusiasti del viaggio, che peraltro è stato come un'autentica odissea: la spedizione di Seoul, al posto di salire a bordo di un pullman lungo un percorso di 195 chilometri, hanno dovuto volare a Pechino, ottenere il visto sul passaporto dall'ambasciata nordcoreana in Cina, dopodiché prendere un altro aereo per Pyongyang. Ha commentato così il centrale difensivo sudcoreano Lee Jae-ik, che in Qatar vive già la sua quotidianità, essendo un giocatore dell'Al-Rayyan:
Onestamente io non penso al risultato, ai tre punti, al percorso di qualificazione nel gruppo F. La mia priorità è quella di uscire vivo da Pyongyang.

L'inno nemico da suonare e le speranze sullo juventino Han Kwang-song

Il fischio d'inizio del match sarà alle 10,30 ore italiane, quando a Pyongyang saranno le 17,30. Meglio evitare il crepuscolo. I pronostici su come finirà dentro e fuori dal campo, sono aperti. La gara appare molto più equilbrata di quello che il ranking Fifa racconta: la Corea del Sud occupa il 37° posto, quella del Nord il 113°. Entrambe le squadre hanno ottenuto 6 punti dai primi due match disputati, nel girone che prevede anche la presenza di Libano, Turkmenistan e Sri Lanka. L'inno "sudista" viaggerà obbligatoriamente (sono le regole imposte dalla Fifa) in filodiffusione dello stadio "Kim Il-sung". Là davanti, per la formazione "nordista", dovrebbe essere schierato "l'italiano" Han Kwang-song, che dopo le esperienze di Cagliari e Perugia, oggi gioca in Serie C, nella Juventus Under 23. C'è ancora incertezza, invece, sul fatto se il match venga o meno trasmesso in tv. Come sempre, quando si parla di Pyongyang, "non è dato sapersi"...
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Han Kwang-song, Juventus Under 23 2019-2020 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

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