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Italia-Inghilterra, ho scelto cinque fette

Roberto Beccantini

Pubblicato 18/05/2015 alle 18:11 GMT+2

«Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e le guerre come se fossero partite di calcio». Winston Churchill aveva capito tutto.

Eurosport

Credit Foto Eurosport

Se Italia-Germania 4-3 del 17 giugno 1970 ci liberò dai luoghi comuni, Inghilterra-Italia 0-1 del 14 novembre 1973 ci portò a sfatare il meno comune dei luoghi: Wembley. Mai avevamo vinto da quelle parti; e in quel Paese, soprattutto. Il gol di Capello, non meno del gol di Rivera, segnò l’inizio di un’epoca, se non proprio di un’epopea.
Ecco perché Italia-Inghilterra non sarà mai banale. Dall’archivio della memoria ne ho recuperate cinque.
1) Qualificazioni mondiali, 17 novembre 1976, Roma: Italia-Inghilterra 2-0.Reti di Antognoni al 36’ e Bettega al 77’. Il ct era Bearzot. Ed era, quella, la Nazionale che avrebbe entusiasmato in Argentina e poi vinto in Spagna. Il secondo gol, se permettete. Musica, maestro. Da Benetti a Causio, colpo di tacco a liberare Benetti, cross dalla fascia sinistra, tuffo e schiacciata di Bettega. Tutti in piedi, all’Olimpico.
L'Italia festeggia il gol di Giancarlo Antognoni (foto Imago)
2) Qualificazioni mondiali, 16 novembre 1977, Londra: Inghilterra-Italia 2-0.Reti di Keegan all’11 e Brooking all’80’. In pratica, la rivincita. Un giorno drammatico. A Torino, nel primo pomeriggio, le Brigate rosse spararono a Carlo Casalegno, vicedirettore de «La Stampa». Morì pochi giorni dopo, il 29 novembre. Tanto per rendere l’idea di quel clima, di quegli anni di piombo. In campo, il «Vecio» aveva affidato Keegan a Zaccarelli. Un errore. Proprio Keegan portò in vantaggio i maestri, sfruttando il disorientamento di Zac. Troppo tardi, quando il ct cambiò la marcatura (Tardelli). In Argentina andammo noi, comunque.
Trevor Brooking in azione, inseguito da Romeo Benetti (foto Imago)
3) Fase finale degli Europei, 15 giugno 1980, Torino: Italia-Inghilterra 1-0.Rete di Tardelli al 78’. Era scoppiato lo scandalo del Totonero: tra gli squalificati, Paolo Rossi. Coppia d’attacco, Graziani-Bettega. Questa volta fu Keegan a perdersi Tardelli. Gol da centravanti puro, su cross di Graziani, in versione ala. L’urlo del Bernabeu nacque quella sera. Per la cronaca, e per la storia, Tardelli è stato il più olandese dei centrocampisti azzurri: in assoluto.
Marco Tardelli realizza il gol dell'1-0 bucando Peter Shilton (foto Imago)
4) Qualificazioni mondiali, 12 febbraio 1997, Londra: Inghilterra-Italia 0-1.Rete di Zola al 19’. In panchina, Ce-ce-cesarone Maldini. Il gol di Zola fu un lampo. Palla filtrante in area, il tamburino la lascia scorrere e quindi, di destro, la sbatte alle spalle di Walker. Dopodiché, santo catenaccio. Al ritorno finì 0-0: inglesi promossi, noi agli spareggi (con la Russia).
Demetrio Albertini e Roberto Di Matteo salutano Gary Neville al termine della partita (foto Getty Images)
5) Amichevole, 27 marzo 2002, Leeds: Inghilterra-Italia 1-2.Reti di Fowler al 63’, Montella al 67’ e 90’. Eriksson «versus» Trapattoni. Elland Road si inchina all’aeroplanino. Doppietta d’autore. Splendido il pareggio, con un sinistro a giro da almeno una ventina di metri. E chirurgico il rigore del raddoppio, propiziato da Big Mac Maccarone, oh yes.
Vincenzo Montella festeggia il gol del momentaneo 1-1 (foto Gary M. Prior/Getty Images)
ROBERTO BECCANTINI
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