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Juventus e Barcellona in crisi d'identità: il peso degli addii di Cristiano Ronaldo e Lionel Messi

Matteo Zorzoli

Aggiornato 21/09/2021 alle 13:48 GMT+2

CALCIO - Le partenze del portoghese e dell'argentino hanno lasciato un vuoto che difficilmente Allegri e Koeman riusciranno a colmare nell'immediato. Ecco perchè

Allegri e Koeman: difficile il post Ronaldo e Messi

Credit Foto Eurosport

Da una parte l'avvio di campionato più deludente degli ultimi 60 anni, dall'altra una partenza shock in Champions e allenatore già in discussione: i destini di Juventus e Barcellona si intrecciano ad un mese di distanza dall'addio dei loro gioielli più preziosi, Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Nonostante l'ultima stagione non li abbia visti brillare come ai vecchi tempi, i due fenomeni hanno lasciato un vuoto sul piano tecnico e su quello della leadership che difficilmente Massimiliano Allegri e Ronald Koeman riusciranno a colmare nell'immediato.

Addio CR7, addio media gol da record

Dal 1961 al 2020, la Juve aveva sempre vinto almeno una delle prime quattro partite di campionato. Le sconfitte con Empoli e Napoli e i pareggi con Udinese e Milan hanno complicato il ritorno di Allegri sulla panchina bianconera. Il tecnico toscano è ancora alla ricerca di un'identità tattica tra giovani che chiedono più spazio (Kulusevski, Kean, De Ligt e Chiesa) e una fase offensiva altelenante. Max ha subito archiviato l'affaire CR7-United limitandosi alla fredda cronaca: "Voleva andarsene". Nel suo triennio torinese, l'alieno di Madeira ha segnato praticamente un gol a partita (0,85 in media, ad essere precisi) e nè Morata nè Dybala sono in grado di sostituirlo, statisticamente parlando. E' vero anche che l'apporto del portoghese nei panni del leader, disposto al sacrificio e all'aiuto dei compagni, è andato scemando. Lo testimonia il numero degli assist, precipitato dai 9 del suo primo anno in bianconero ai 2 dell'ultima stagione. Sarà compito di Allegri riabituare la Juve al "noi". Non sarà un processo semplice.
  • I gol di CR7 e della Juve in Serie A (ultime tre stagioni)
StagioneCR7Juve% gol CR7/totale
2018/19217030%
2019/20317640%
2020/21297737%
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Allegri: "CR7 non voleva più stare alla Juve. Guardiamo avanti"

Addio Messi, la fine di un'era

Diversa, invece, la parabola del Barcellona che da inizio Duemila ha sempre fatto rima con Lionel Messi. Con l'argentino se ne è andato anche l'ultimo ricordo del tiki-taka, il cuore pulsante del club, una religione per la maggior parte dei tifosi. Impossibile non subire un contraccolpo, soprattutto se le casse societarie piangono e il mercato non ha riservato fuochi d'artificio, arrivi di Depay e Aguero a parte. La cessione di Griezmann e il prestito di Pjanic hanno messo la parola fine a rapporti mai sbocciati, mentre la stagione è partita nel peggiore dei modi con gli infortuni dello stesso Kun, Dembélé e, soprattutto, Ansu Fati, designato come erede del "Diez", e non solo per il numero di maglia. La pesante sconfitta in Champions contro il Bayern Monaco e l'attuale settimo posto in Liga a -5 dal Real Madrid avrebbe spinto i vertici blaugrana a rompere gli indugi considerando ormai irrimediabilmente arenato il progetto tecnico affidato a Koeman. Difficile pensare di fare meglio con l'organico a disposizione dell'olandese (che in caso di licenziamento dovrebbe ricevere 13 milioni di buonuscita tra stipendio annuale e una clausola legata al biennale con opzione per la terza stagione). Dopo il pareggio in extremis con il modesto Granada al Camp Nou, le sue parole sono state una pietra tombale per i sogni di gloria dei tifosi:
"Guardate la lista dei convocati: cosa dovremmo fare? Giocare tiki-taki, tiki-taki dove non c’è spazio? Non abbiamo giocatori che nell’uno contro uno o in velocità… Beh, non voglio dire altro. Questo non è il Barça di 8 anni fa".
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