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L'impresa di Flavio Destro, il padre di Mattia che ha riportato una Fermana da record in Lega Pro

Stefano Dolci

Pubblicato 26/04/2017 alle 16:02 GMT+2

Ex difensore con trascorsi in Serie A nell'Ascoli anni '80 Flavio Destro a 55 anni ha vinto il primo campionato da allenatore portando dopo 12 anni d'assenza la Fermana in Lega Pro, vincendo il girone F di Serie D con 3 giornate d'anticipo. Sbarcato a Fermo il 2 marzo 2016, con la squadra a 4 punti dai playout, in 14 mesi ha conquistato 86 punti in 38 giornate. (Credit Foto Sara Campetelli).

2017, Flavio Destro, Fermana, (Credit Foto Sara Campetelli)

Credit Foto Eurosport

Se parli di calcio giocato e senti esclamare il cognome Destro la mente corre immediatamente al centravanti del Bologna, Mattia: tornato al gol proprio nell’ultimo weekend di Serie A nella trasferta di Bergamo contro l’Atalanta. A Fermo però da diversi mesi il Destro più gettonato ed idolatrato è senza dubbio mister Flavio Destro: il 55enne papà di Mattia, che è riuscito a riportare dopo 12 anni la Fermana nel calcio professionistico, riaccendendo l’entusiasmo di una piazza che nell’ultimo decennio, per colpa di due fallimenti, ha vissuto annate di passione ai margini del calcio che conta.

Padre difensore, figlio bomber

Originario di Rivoli e cresciuto nel mitico vivaio del Torino, Flavio Destro a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 è stato un arcigno terzino destro che ha collezionato oltre 140 presenze in Serie B con le maglie di Catanzaro, Pescara e Cesena e ha disputato quattro campionati da protagonista in Serie A con la maglia dell’Ascoli. E’ proprio in quegli anni che Destro si innamora delle Marche e decide di prendere casa e metter su famiglia: è proprio ad Ascoli che il 20 marzo del 1991 nasce il primogenito Mattia che di lì a pochi anni sceglie di seguire le orme del padre diventando uno dei giovani attaccanti più promettenti del panorama nazionale. Nel frattempo Flavio, oltre a godersi la crescita esponenziale del portato figlio, inizia a maturare le prime esperienze da allenatore: la prima chance fra i professionisti gliela offre il Montichiari poi fra il 2009 e il 2011 viene chiamato da Franco Lerda a svolgere il ruolo di vice allenatore nel Crotone e successivamente nel Torino.
Dopo un paio d’anni trascorsi ad aggiornarsi, godersi le partite del figlio Mattia nel Siena prima e nella Roma e ammirarsi la crescita del nipote Edoardo Tassi, giovane attaccante del vivaio dell’Ascoli classe ’98 (autore di 2 reti nelle tre partite giocate nel Torneo di Viareggio), mister Destro viene chiamato nel febbraio 2014 proprio dall’Ascoli per prendere il posto di Bruno Giordano e rianimare una squadra che sembrava destinata alla retrocessione in Seconda Divisione. Destro con 4 vittorie in 10 giornate porta in salvo l’amato Ascoli ma non si guadagna la riconferma… Di lì a meno di due anni però avrà modo di riscattarsi a Fermo dove da marzo 2016 ad oggi non ha sbagliato una mossa, dando compattezza, convinzione, gioco e carattere a una squadra che dal suo avvento è diventata una contraerei, capace in questa stagione di vincere l’insidioso girone F di Serie D con ben tre giornate d’anticipo.
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2017, La Fermana festeggia il ritorno in Lega Pro, Facebook Fermana Fc

Credit Foto facebook

Droni, fatica ed entusiasmo: gli ingredienti per un capovaloro

Prima scelta dell’imprenditore montegranarese Maurizio Vecchiola (titolare del gruppo Finproject ed ideatore dei celebri sandali bucherellati Crocs che fino allo scorso giugno è stato numero uno del sodalizio gialloblù e dall’estate scorsa ha scelto di restare al fianco del gruppo di imprenditori del territorio che dirige il club in qualità di main sponsor) mister Destro 14 mesi fa ereditò da Jaconi una squadra sfiduciata, impantanata addirittura nella lotta per non retrocedere...
Nella prima conferenza stampa dichiarai che i giocatori sarebbero dovuto uscire dal campo distrutti dopo ogni partita e che avrebbero dovuto mettere il massimo impegno ed intensità negli allenamenti. La squadra ha recepito immediatamente il messaggio e da subito fra i ragazzi e me è scattato un feeling speciale che ci ha permesso di ribaltare l’andamento della stagione, vincere 7 delle ultime 8 partite del campionato riagganciare il treno playoff e andare molto vicini dal buttare fuori il Fano, che si è guadagnato il passaggio del turno, dopo due pareggi, solo in virtù del miglior piazzamento in classifica… E’ su quel solco che abbiamo posto le basi per questa stagione.
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Mattia Destro assiste in tribuna ad una partita della Fermana di papà Flavio (Mattia Destro assiste in tribuna ad una partita della Fermana di papà Flavio (Credit Foto Fermana FC)

Credit Foto facebook

In estate con un mercato oculato orchestrato dal direttore generale Fabio Conti e un paio di innesti capaci di innalzare il tasso qualitativo di una rosa già ottima, la Fermana ha iniziato un cammino inarrestabile che le ha permesso di ribaltare i pronostici che vedevano il Matelica grande favorito per la vittoria del campionato.
I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Se lasciamo perdere la sconfitta di domenica scorsa, maturata a promozione già acquisita, da novembre la Fermana ha inanellato una striscia di 20 risultati utili consecutivi arrivando a totalizzare la bellezza di 52 punti. Hanno giocato sempre come un vero gruppo, soffrendo quando c’era da soffrire e trovando sempre un modo per superare gli ostacoli e le difficoltà che gli si ponevano davanti. Abbiamo la migliore difesa del girone (27 gol subiti e ben 15 clean sheet in 30 giornate di campionato) e il secondo attacco più prolifico del girone. I ragazzi hanno giocato un calcio propositivo e hanno anche avuto la maturità di interpretare più moduli cambiando anche a gara in corsa e portando a casa il risultato. Soprattutto la squadra ha reso orgogliosa, una piazza e una tifoseria che non meritano di stare in Serie D… In casa abbiamo raggiunto picchi di 5.000 spettatori di media l’ultimo mese e in tutte le trasferte almeno 4-500 tifosi non ci hanno fatto mancare il loro affetto. Attendevano la Lega Pro da oltre 10 anni e sono orgoglioso di essere stato l’allenatore che ha riportato la Fermana in terza serie.
La media punti dal 2 marzo 2016 (giorno dell'insediamento di Destro alla Fermana) ad oggi degli allenatori dalla Serie A alla Serie D: solo Spalletti e Allegri meglio di lui
All. (squadra) Media punti a garaPunti (partite)Vittorie
Allegri (Juventus)2,56114 (44)37
Spalletti (Roma)2,32102 (44)32
Zironelli (Altovincentino/Mestre)2,2791 (40)28
Destro (Fermana)2.2686 (38)27
Zaffaroni (Caronnese/Monza)2.2494 (42)28
Sarri (Napoli)2,1595 (44)29
Stroppa (Sudtirol/Foggia)1,9891 (46)26
Semplici (Spal)1,9692 (47)27
* dati aggiornati al 26/4/2017

27 vittorie in 38 gare e una media punti da urlo

Da marzo 2016 ad oggi, Destro ha totalizzato la bellezza di 86 punti in 38 partite (2,26 punti a gara): per media punti a partita fra Serie A, B, Lega Pro e Dilettanti solamente Allegri, Spalletti e Mauro Zironelli - tecnico neopromosso in Lega Pro con il sorprendente Mestre – hanno fatto meglio del tecnico gialloblù, che per rendere più impermeabile la sua difesa ed affinare gli automatismi della retroguardia, lo scorso anno si è anche avvalso dell’ausilio di un drone per gli allenamenti. Roba che si fa faticare a vedere in Serie A, figuriamoci in Serie D...
Insieme al mio fido vice Vincenzo Rodia cerchiamo sempre di stare all’avanguardia con le tecnologie e soprattutto non lasciare nulla al caso. Le riprese dall’alto, col drone, sono molto utili per capire i movimenti della linea e spiegare ai giocatori gli automatismi e come si devono comportare in determinate situazioni. Quest’anno non ne ho dovuto ricorrere ma non escludo che in futuro si possa di nuovo adottare questo tipo di soluzione… Che effetto mi fa avere un rendimento simile a quello di tecnici dei top team della Serie A? Beh fa piacere, però è impossibile paragonare il livello della competizione. Di certo anch’io un giorno spero di arrivare ad allenare ai massimi livelli. Come da calciatore sognavo di giocare in A e ci sono riuscito mi auguro di raggiungere tale traguardo in futuro… Allenare mio figlio Mattia in futuro? Sinceramente mi creerebbe disagio allenare un familiare. Mi basta essere il suo primo tifoso.

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