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Dalla League One alla semifinale di League Cup: la favola del Burton Albion di Nigel Clough

Stefano Fonsato

Aggiornato 24/12/2018 alle 19:41 GMT+1

Una favola che sa di leggenda, come quelle di papà Brian: nella Coppa di Lega, il team di terza serie ha eliminato Shrewsbury, Aston Villa, Burnley, Nottingham Forest e Middlesbrough. Ora i "Brewers", espressione calcistica di una cittadina da 60mila abitanti che ruota intorno alla birra, affronteranno il Manchester City di Guardiola. E Clough, col suo 3-4-3, rilancia: "Proveremo a batterlo".

L'esultanza di Nigel Clough e del Burton Albion, dopo la vittoria sul Middlesbrough nei Quarti di finale di League Cup 2018-2019 (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Tottenham contro Chelsea e Manchester City contro... Burton Albion. Si può giocare a trovare l'intruso tra le quattro semifinaliste di Coppa di Lega inglese, in realtà non è altro che l'ennesima favola scritta dal calcio d'Oltremanica, dopo l'1-0 ottenuto la settimana scorda sul terreno del Middlesbrough.
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Middlesbrough-Burton Albion 0-1, EFL League Cup 2018-2019 - Esultanza Burton Albion (Getty Images)

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Tre delle prime quattro potenze della Premier incroceranno le spade in compagnia di una squadra sedicesima in classifica della League One, la terza serie.
Si tratta dell'espressine calcistica di una cittadina dello Straffordshire da 60mila chilometri - al centro esatto del quadrilatero formato da Birmingham, Leicester, Nottingham e Stoke-on-Trent - i cui giocatori e tifosi vengono chiamati "Brewers", ovvero i "Birrai", perché Burton upon Trent è celebre per la sua acqua, molto dura e ricca di solfati, che permise in passato la produzione della birra "India pale ale", risolvendo così il problema dell'esportazione di birra dall'inghilterra alle colonie indiane.
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Billy Brewer, la mascotte del Burton Albion (Getty Images)

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Questa birra è molto ricca di luppolo, il quale funziona da conservante, e le acque di questa regione, essendo ricche di sali e solfati, ammorbidiscono l'amaro del luppolo, rendendola gradevole. Inoltre da questa città deriva il verbo "burtonizzare l'acqua", che significa appunto arricchire di sali un'acqua più dolce, rendendola adatta alla produzione di birre ricche di luppolo. Ecco quindi spiegato anche il giallo della divisa dell'Albion.

Burton Albion: calcio, birra e Nigel Clough

Ma se calcio e birra nella propria costituzione non dovessero bastare a fare appassionare, c'è un altro particolare di straordinario rilevo romantico da sciorinare: il manager dei Brewers è infatti Nigel Clough, figlio di quel Brian, vincitore per due volte consecutive della Coppa dei Campioni con il Nottingham Forest tra il 1980 e 1981, l'eroe che mandava in paradiso le squadre provinciali, come anche il Derby County, innalzato a campione d'Inghilterra. Ma che durò solo 44 giorni sulla panchina del Leeds United, negli anni '70 la squadra più forte d'Oltremanica.

Miracoli sportivi nel nome del padre

Da Brian, Nigel - classe 1966, che ha pure giocato nel Liverpool tra il 1993 e il 1996 - ha preso la tenacia e l'attitudine alle grandi imprese: il padre lo allenò al Forest dal 1984 al 1993 e sulla panchina del Burton Albion - di cui è stato per anni bandiera in campo, fino a 43 anni, dal 1998 al 2009 - si è seduto a due riprese: all'inizio della stagione 2008-2009 in cui, da attaccante (come il padre)-allenatore, porto i Brewers dalla Conference alla Football League. Dopo aver cercato di seguire le orme di Brian per quattro stagioni in Championship col Derby County (dal 2009 al 2013), passa in League One allo Sheffield United, con cui non riesce a centrare la promozione ma, nel 2014, è protagonista di una straordinaria scalata in FA Cup portando le Blades sino a Wembley, nella semifinale poi persa 5-3 contro l'Hull City di Steve Bruce, contro cui era pure stato in vantaggio 2-1.
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Hull City-Sheffield United, FA Cup 2013-2014: da sinistra, l'assistant manager Chris Morgan e mister Nigel Clough dello Sheffield United (Getty Images)

Credit Foto Eurosport

Tornato a Burton nel 2015, Nigel guida i Birrai alla storica promozione in Championship, frequentata per due anni, prima della ritorno in League One in cui era approdata per merito di Jimmy Floyd Hasselbaink, negli anni di assenza di Clough. Il quale, nonostante la retrocessione, mantiene la panchina, perché nell'Albion è un'istituzione e nulla lo scalfisce. Neppure una prima parte di stagione da dimenticare: dopo 22 partite, solo 27 punti e un misero sedicesimo posto, nella parte destra della classifica.
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L'allenatore del Burton Albion Nigel Clough durante Middlesbrough-Burton Albion, EFL League Cup 2018-2019 (Getty Images)

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Da calcio champagne a tiki-taka: figli dello stesso spettacolo

Ma c'è la nuova impresa di coppa a cui pensare. Coppa di Lega (o Carabao Cup), questa volta. Non ci sarà Wembley, come nel 2014, ma la sfida di andata e ritorno contro il Manchester City di Pep Guardiola, a cui Nigel Clough - con il suo frizzante 3-4-3 - stringerà la mano a inizio partita, la prima delle quali si giocherà a Etihad, nella tana dei campioni d'Inghilterra. Sarà come il passato che incontra il futuro: la gloria di colui che rivoluzionò il calcio inglese con il palleggio, tra eccessi e isterismi del proprio carattere, che attraverso l'eredità di un figlio che in panchina ha la stessa mimica, incontrerà colui che sembra intenzionato proseguire le sue intenzioni di calcio champagne. Sono in molti, in Inghilterra, a pensare che Nigel meriterebbe l'occasione sulla panchina di un grande club ma, come il padre, si è sempre ritrovato a trasformare le piccole squadre in grandi realtà.
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Middlesbrough-Burton Albion, EFL League Cup 2018-2019 (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

La scalata dei Brewers e il déjà-vu di Pep

Il Burton Albion, in EFL Cup, si è così ritrovato a eliminare - nell'ordine - Shrewsbury Town (League One), Aston Villa (Championship), Burnley (Premier League), Nottingham Forest (Championship) e, lo scorso martedì il Middlesbrough (in zona playoff di Championship) al Riverside Stadium, in trasferta: 1-0 con rete del centrocampista offensivo 22enne Jake Hesketh, scuola Southampton.
Per Pep Guardiola, quasi un déjà-vu: la scorsa stagione, a emulare le imprese del Burton Albion, fu il Bristol City di Championship, che ai quarti di finale superò 2-1 il Manchester United di Mourinho e Ibrahimovic ad Ashton Gate con le reti di Joe Bryan (oggi al Fulham) e Korey Smith al 93'. A quel punto, i Robins impegnarono il City - poi vincitore della competizione - nella doppia semifinale, uscendo a testa altissima.

"Ci attendono i campioni d'Inghilterra? Proveremo a battere anche loro"

Ma il Bristol City giocava in Championship e il Burton Albion in League One. E per giunta in crisi di risultati, specie dopo l'ultima sconfitta patita per 2-0 contro il Luton Town. Andata l'8 gennaio a Etihad, ritorno fissato a martedì 22 nel piccolo impianto del Pirelli Stadium, che conta meno di 7mila posti. La montagna da scalare è enorme. E allora tocca proprio a Nigel Clough suonare la carica:
Se penso che alla competizione hanno partecipato 92 club, mette i brividi vedere fino a dove siamo arrivati. Siamo tra le migliori quattro e questo è un grandissimo successo per tutti: dalla società, sportivamente e finanziariamente parlando. Ai tifosi, che spero saranno fieri e parleranno di questa avventura per tanti anni. La squadra ha meritato questo traguardo: ha giocato un ottimo calcio sempre dall'inizio della stagione e in Coppa di Lega ha raccolto molto di più di quanto, per un motivo o per l'altro, non è riuscita a fare in campionato. Ci sono i campioni d'Inghilterra ad aspettarci? Noi non abbiamo paura e nulla da perdere: daremo tutto come sempre.
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