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La Provincia del Gol: Juve Stabia-Ischia, quel rocambolesco 5-5 che alimenta sospetti

Stefano Dolci

Aggiornato 09/12/2015 alle 17:42 GMT+1

Nella ultimo weekend del girone C di Lega Pro ha destato molto scalpore il pazzesco pareggio per 5-5 fra Juve Stabia ed Ischia. Sette gol nel solo primo tempo, autogol in serie e una sagra di errori ed orrori difensivi hanno fatto arrabbiare i tifosi stabiesi che hanno contestato la squadra al grido di venduti. Federbet per non ha rivelato puntate anomale sulla partita che però desta sospetti

Ciro Polito, Juve Stabia-Ischia, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Che ormai della Lega Pro si parli principalmente in termini non così lusinghieri, evidenziando più le pecche e le molteplici problematiche presenti in seno siamo abituati. Fra scandali, commissariamenti, candidati alla presidenza, bilanci da approvare, ripicche e polemiche fra club e presidenti, società incapaci di sostenersi e di programmare un futuro: la terza serie mai come in questo momento storico riesce ad essere una realtà credibile agli occhi dell’opinione pubblica e dell’establishment del pallone. Nei giorni scorsi però a far discutere e a far gridare tanti all’ennesimo scandalo ci si è messa anche una singolare partita andata in scena nell’ultima giornata a Castellamare di Stabia fra i padroni di casa della Juve Stabia e l’Ischia terminata con l’incredibile punteggio di parità per 5-5. Un risultato larghissimo e difficile da vedere su un campo da calcio e che ha fatto spazientire tantissimi tifosi ed appassionati neutrali che, visti anche i precedenti, hanno subito pensato che quella partita dall’andamento tanto rocambolesco fosse truccata dai giocatori in campo.

L’ira dei tifosi stabiesi: "Venduti, venduti"

Sette gol segnati nel solo primo tempo (chiusosi sul punteggio di 4-3 a favore della Juve Stabia), una serie infinita di errori e autentiche schifezze messe in atto dalle due retroguardie e infine due reti segnate in appena tre minuti da una formazione che prima di affrontare la Juve Stabia aveva realizzato la miseria di 11 reti in 14 giornate (addirittura zero nelle ultime due gare disputate contro Benevento e Monopoli) hanno destato non pochi sospetti agli occhi degli imbufaliti tifosi stabiesi che, dopo aver visto la propria squadra incassare un gol indecente e uno sfortunato autogol di Romeo180” prima del fischio finale e pareggiare una partita che sembrava già vinta, hanno contestato aspramente la squadra accusando i calciatori di essersi venduta la partita per lucrare sul risultato attraverso gli arcinoti canali delle scommesse illecite.
Una richiesta subito rigettata al mittente dagli allenatori e dirigenti delle due squadre che hanno parlato solamente di una partita pazzesca nella quale gli attacchi hanno decisamente sfolgorato rispetto alle difese e le fragilità e gli errori macroscopici l’hanno fatta da padrone: “Ci tengo a ribadire che i ragazzi non sono mercenari – ha spiegato nell’infuocato post partita il tecnico della Juve Stabia Nello Zavettieri - Purtroppo abbiamo dei limiti mentali che dobbiamo superare. Io mi prendo le mie responsabilità ma il coro ‘venduti, venduti’ della tribuna non lo accetto. Semmai ci può stare il ‘vergognatevi’ ma sono certo che nessuno si sia venduto la partita. Altrimenti mi sarei già dimesso…”. Se il tecnico dell’Ischia, Bitetto oltre ad applaudire i propri giocatori per la caparbietà si è limitato a un laconico: “In carriera non mi era mai capitato di vivere una partita del genere” chi ha invitato tutti a sciacquarsi la bocca tirando in ballo l’assenza di cultura sportiva è stato il ds della Juve Stabia Lo Giudice che lunedì si è sfogato così: “Queste accuse avvengono solo in Italia – ha dichiarato a TeleIschia - perché non abbiamo la cultura del calcio. Siamo ancora abituati a un calcio speculativo, più trapattoniano che zemaniano, si pensa al risultato alla tattica e non al gioco. Io escludo categoricamente che ci sia stato qualcosa di strano nella gara. la vera cosa strana è che abbiamo preso due gol incredibili in tre minuti e questo non deve accadere. La Juve Stabia in questo momento ha dei problemi. Non è possibile pensare che ogni qualvolta che c’è un errore , che ci può stare, si insinua il dubbio. L’errore dei calciatori non ci dovrebbe essere ma ci può stare. In questo siamo lontani anni luce dalla cultura del calcio anglosassone. La verità è che la Juve Stabia non sa gestire i vantaggi. Questo è il problema. Altro che gara venduta”.

Federbet esclude flussi anomali ma molti non si fidano

Nonostante i tanti dubbi di diversi appassionati scatenatisi sui social network e dei supporters della Juve Stabia, che dopo una contestazione pesante con tanto di pullman scortato dalla polizia lunedì scorso, hanno voluto incontrare il presidente della società Manniello. I tifosi hanno invitato il patron a tenere gli occhi aperti e a prendere provvedimenti duri nei confronti di quei giocatori più invisi e colpevoli ai loro occhi: secondo la stampa campana i tre più a rischio sarebbero Favasuli (ex Salernitana e visto uscire in lacrime dopo il faccia a faccia fra squadra e tifosi), il difensore Marco Migliorini e l’esperto portiere Ciro Polito (già in passato accusato da Carlo Gervasoni, ex calciatore squalificato a vita per combine, di aver venduto con altri compagni la sconfitta del suo Grosseto in un match con il Livorno del campionato di Serie B dell’11 giugno 2009 ma in seguito mai indagato nel secondo filone dell’inchiesta calcio scommesse della procura di Cremona). Il presidente li ha rassicurati confermando però di non credere in una gara truccata ma solamente in un match beffardo e dall’esito pazzesco. D’altronde al momento non esiste il benché minimo elemento oggettivo per insinuare una combine visto che anche Federbet, l’agenzia che monitora le scommesse sugli eventi sportivi, attraverso le pagine de ilfattoquotidiano.it ha escluso che ci siano stati flussi anomali sulle puntate di Juve Stabia-Ischia.
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Francesco Baranca, Federbet, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Qualche mese fa invece il segretario generale di Federbet Francesco Baranca aveva denunciato alla magistratura ordinaria la presunta combine di un altro match di Lega Pro Foggia-Andria, gara terminata col successo in extremis dei rossoneri, per anomalie evidentissime che hanno portato la quota dell’1 a crollare drasticamente tra il 30’ e il 45’ del primo tempo, passando da 2.00 a 1.40 senza che vi fossero motivi che lo potessero giustificare”. Federbet, che collabora da anni con la Liga Spagnola per combattere il fenomeno dilagante del match fixing, in quell’ occasione spese parole poco lusinghiere nei confronti dello stato della Lega Pro, accusando i responsabili di non voler mettere in campo anche i più semplici meccanismi di prevenzione che potrebbero eliminare qualsiasi tentativo di combine legato alle scommesse sportive. La Lega Pro con una nota ha precisato che con l'ausilio e la collaborazione delle società viene già effettuato un continuo monitoraggio del corretto andamento dello svolgimento delle gare allo scopo di prevenire il fenomeno delle frodi sportive. Tale monitoraggio viene portato avanti in collaborazione con Sportradar, leader a livello mondiale nelle attività di contrasto e prevenzione delle frodi sportive, e agenzia concorrente di Federbet. Insomma caso chiuso forse anche se i problemi e i dubbi restano difficili da cancellare nella mente di un pubblico sempre più disincantato dinanzi a un calcio che resta malato.
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