Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Alla scoperta della Fidelis Andria: la sorpresa di questo avvio di Lega Pro

Stefano Dolci

Pubblicato 16/09/2015 alle 14:49 GMT+2

Neopromossa in terza serie la formazione pugliese dopo due giornate comanda il girone C con due vittorie prestigiose contro Lecce e Matera. Dopo il fallimento nell'estate del 2012 i Leoni sono rinati conquistando due promozioni consecutive e presentando con la voglia di stupire in Lega Pro e ricca di giovani di prospettiva come l'ex golden boy Grandolfo e il giovane attaccante scuola Toro Morra

Tifosi Andria in festa, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Il campionato di Lega Pro è iniziato solamente da due settimane ma può già dire di aver riabbracciato una protagonista di un calcio nostalgico e romantico. Nel girone C della terza serie a guardare tutti dall’alto in basso dopo due giornate c’è la Fidelis Andria, neopromossa con un blasone e un pubblico da categoria superiore che ha iniziato alla grandissima la stagione con due vittorie contro due delle favorite per la promozione in cadetteria: il Lecce e il Matera. Un avvio formidabile quello della formazione biancazzurra che ha rifilato 3 gol all’esordio al Via del Mare ai giallorossi di Asta e ha inflitto un 3-0 alla prima al Degli Ulivi contro la compagine lucana allenata da Davide Dionigi.
Sei punti, 6 gol fatti, uno solo incassato e un primato momentaneo in classifica che hanno contribuito ad incendiare ulteriormente l’entusiasmo in una città che vive di calcio e, dopo il doloroso fallimento di tre anni fa, sogna di potersi ritagliare il ruolo di guastafeste in un girone infernale e ultracompetitivo come quello del meridione. Se il buongiorno si vede dal mattino, le premesse per togliersi delle soddisfazioni ci sono tutte anche perché parliamo di una società che da quando è rinata ha certamente imparato a vincere. Rinata nell’estate 2012, i leoni azzurri hanno dapprima ottenuto la promozione dall’Eccellenza alla Serie D vincendo i playoff nazionali e in seguito lo scorso anno hanno vinto il campionato Dilettanti con due giornate d’anticipo con 72 punti (26 vittorie, 4 pareggi e altrettante sconfitte, ndr) dominando un girone che vedeva protagoniste avversarie assai ostiche come Taranto, Potenza, Cavese e Bisceglie, Brindisi e Gallipoli. Riguadagnato in meno di 24 mesi il professionismo, la Fidelis ora sogna di consolidarsi in Lega Pro e tentare nei prossimi due-tre anni l’assalto a quella Serie B che manca dagli anni ‘90 quando in panchina sedevano Rumignani e Papadopulo e a far sognare i tifosi erano i gol di Nicola Amoruso, Oberdan Biagioni, Mario Lemme e dello sloveno Matjaz Florjiancic. Ora l’allenatore è Luca D’Angelo e l’elemento di maggior classe è il folletto Strambelli ma la piazza ha comunque motivi per sperare di tornare nel calcio che conta.
picture

Luca D'Angelo, Fidelis Andria, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Montemurro, il leader dell’acciaio che sognava di prendere il Bari

L’estate della Fidelis Andria è stata ricca di cambiamenti sia in campo che dietro le scrivanie. Dal 19 giugno 2015 il 65% del pacchetto azionario del club biancazzurro è finito nelle mani dell’imprenditore barese Paolo Montemurro, proprietario della Nuova Meridionale Grigliati, azienda siderurgica leader nell’export dell’acciaio all’estero con sede a Gioia del Colle e un fatturato che si attesta sui 14-15 milioni di € annui. Grande tifoso del Bari e a più riprese in predicato di rilevare il sodalizio biancorosso prima dell’avvento di Paparesta al timone di comando, Montemurro è stato avvicinato dal sindaco di Andria e da una serie di soci della Fidelis e si è convinto a scendere in campo provando a fare calcio in un’altra piazza pugliese. Ad accoglierlo ha subito trovato oltre 400 tifosi entusiasti e speranzosi, ai quali ha esposto un progetto triennale con investimenti immediati nel settore giovanile che dovrà diventare il fiore all’occhiello della società. Montemurro, insieme all’ex presidente (ora braccio destro) Francesco Fiore, ha affidato la costruzione della squadra al dg Aldo Roselli che si è subito mosso per individuare il nuovo allenatore.
La scelta è caduta su Luca D’Angelo, 44enne allenatore abruzzese, con un passato da difensore nel Rimini (con cui è salito dalla C2 alla B, ndr), ed un’interessante esperienza da tecnico con l’Alessandria con cui in un anno e mezzo ha conquistato la promozione in Lega Pro Unica, il titolo di campione d’Inverno e ha sfiorato l’accesso ai playoff nella passata stagione. Allenatore di temperamento, abituato a lavorare con i giovani, con la nuova società ha scelto di puntare su diversi ragazzi che ha già avuto alle proprie dipendenze e ha allestito un organico dall’età media di 23 anni e mezzo senza nomi altisonanti ma che, se escludiamo una gara persa 3-0 a tavolino in Coppa Italia col Martina per aver schierato un calciatore che doveva scontare ancora una giornata di squalifica, da luglio ad oggi non ha mai conosciuta l’onta della sconfitta fra amichevoli e gare ufficiali.
picture

Esultanza Fidelis Andria, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Da Grandolfo a Morra al figlio di Bisoli: i talenti in vetrina della Fidelis

Schierata in questo avvio di torneo da mister D’Angelo con un 4-3-1-2 molto compatto che esalta l’inventiva del funambolico fantasista tascabile Strambelli (autore di 2 reti da calcio piazzato e un assist contro Lecce e Matera), davanti all’esperto Giacomo Poluzzi la retroguardia è composta dagli esperti Cortellini e Mariano Stendardo (gli unici ultratrentenni nell’undici titolare prelevati in estate dal Barletta e con oltre 200 presenze a testa fra Serie B e Lega Pro, ndr) e dai giovani Tartaglia e Fissore, capitano del Torino Primavera laureatosi campione d’Italia nel 2014-2015. A centrocampo il metodista davanti alla difesa è Piccinni mentre le mezzali sono il 23enne rumeno Daniel Onescu (fedelissimo di D’Angelo che lo ha avuto alle proprie dipendenze a Rimini in Serie D dal 2011 al 2013) e il 21enne Dimitri Bisoli, figlio d’arte dell’allenatore del Perugia Pierpaolo, che proprio come il padre è un mediano capace di abbinare quantità e sacrificio. Detto di Strambelli gli attaccanti sono Francesco Grandolfo e Giacomo Morra, 43 anni in due e due cognomi già assai noti agli addetti ai lavori.
picture

Francesco Grandolfo, Fidelis Andria, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Grandolfo era salito alla ribalta nazionale nel maggio del 2011 per essere diventato a 18 anni e 10 mesi il primo calciatore nella storia del Bari a realizzare tre gol in trasferta in Serie A nel 4-0 esterno dei biancorossi contro il Bologna. Quell’exploit però non portò granché fortuna all’attaccante originario di Castellana Grotte che dopo un’annata anonima in prestito al Chievo e due esperienze in prestito poco fortunate in Lega Pro con Tritium e Savona, nell’estate 2014 si è trovato svincolato a ricominciare dalla Serie D con la Correggese. Grandolfo in Emilia trova quella fiducia che aveva perso negli anni precedenti e rifiorisce segnando 22 gol in 37 presenze che, in estate convincono la Fidelis a riportarlo in Puglia e a fargli firmare un biennale. Finora fra Coppa e campionato, Grandolfo non ha tradito le aspettative segnando 5 gol di cui uno pesante nel derby contro il Lecce. Morra, invece, è alla prima esperienza nel calcio professionistico ma nonostante sia solamente un classe 1995 ha già un vissuto importante.
picture

Claudio Morra esulta per un gol con il Torino, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Nato a Savigliano in provincia di Cuneo, volato a 16 anni in Spagna per giocare nelle giovanili del Levante dove ha trovato poco spazio ma ha forgiato il carattere: Morra (che ha vestito per una stagione anche la maglia del Verona primavera) è stato il trascinatore assoluto del Torino primavera campione d’Italia 2015 allenato da Moreno Longo segnando 20 gol in 32 presenze fra regular season, fase finale e Coppa Italia. Centravanti molto forte fisicamente, dotato di un tiro potente e abilissimo a trasformare anche le occasioni poco nitide in potenziali chance da gol: l’Andria lo ha preso in prestito secco quest’estate dal Torino che conta di farlo maturare per poi farlo tornare alla base la prossima estate. Arrivato in punta di piedi ha già avuto modo di far innamorare il pubblico del ‘Degli Ulivi’ realizzando nell’arco di 4 minuti una doppietta sontuosa contro il Matera con due guizzi da vero centravanti che hanno chiuso la partita già prima della mezzora. Se chi ben comincia è a metà dell’opera, l’avventura di Morra ad Andria rischia di essere molto interessante. E chissà che la Fidelis non possa essere davvero la matricola terribile del girone C di Lega Pro.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità