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Luis Enrique annuncia: "Lascio il Barcellona a fine stagione"

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Aggiornato 01/03/2017 alle 23:24 GMT+1

Il tecnico blaugrana ha comunicato la propria decisione al termine della partita vinta per 6-1 con lo Sporting Gijon e il contratto in scadenza il 30 giugno prossimo non sarà rinnovato: "Il motivo non sono i giocatori ma il modo in cui vivo questa professione".

Luis Enrique, hundido en el PSG-Barcelona

Credit Foto AFP

Due settimane fa, il 4-0 di Parigi aveva avviato Luis Enrique verso la porta d’uscita. Questa sera, il 6-1 inflitto allo Sporting Gijon, è coinciso con l’ufficializzazione dell’addio. Il tecnico del Barcellona ha infatti annunciato ai giocatori blaugrana e poi alla stampa che non rinnoverà il contratto in scadenza il 30 giugno prossimo.
La notizia, lanciata dal quotidiano catalano El Mundo Deportivo e ripresa anche da Marca, non ha nulla di clamoroso. Le voci di frizioni con parte dello spogliatoio circolano ormai da tempo, al punto che nemmeno un improbabile “triplete” sembrerebbe in grado di confermare l’ex romanista in panchina.
Il Barcellona si è qualificato per la finale di Coppa del Re, mentre nella Liga ha recuperato il primo posto in Liga visto il successivo pareggio del Real Madrid (3-3 con il Las Palmas, +1 ma con una partita in è più per i blaugrana) e – soprattutto – in Champions League è chiamato a recuperare il 4-0 rimediato nell’andata degli ottavi dal PSG. Un’impresa mai riuscita a nessuna squadra nella storia della competizione. Chissà che non sia proprio questo il regalo d’addio di Luis Enrique...

La conferma in conferenza stampa

Dopo aver parlato con la squadra, il tecnico ha confermato tutto davanti alla stampa. “Non sarò l’allenatore del Barcellona nella prossima stagione – ha dichiarato -. È una decisione molto difficile, ma meditata e pensata. Devo essere fedele a ciò in cui credo. Nel pre-campionato mi ero riunito con la dirigenza del club, parlando della possibilità che non rinnovassi. Mi hanno detto di prendere la mia decisione con calma. Adesso è giunto il momento. Il motivo? Il modo in cui vivo questa professione. Questo significa poche ore di riposo, in cui posso staccare. Ringrazio i giocatori per il loro appoggio, mi hanno seguito dal settore giovanile fino alla prima squadra. Adesso ci attendono tre mesi appassionanti. Siamo in una situaizone difficile, specialmente in una competizione. Ma con l’aiuto di tutti e se gli astri si allineano, potremo ribaltare anche quella partita. Darò tutto me stesso da qui alla fine”.
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