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Borja Mayoral, il madrileno doc che ha salvato il Real

DaAgenti Anonimi

Pubblicato 19/09/2017 alle 10:06 GMT+2

Dal nostro partner Agenti Anonimi

Gareth Bale of Real Madrid CF (C) celebrates with his team mates Borja Mayoral (L) and Carlos Enrique Casimiro after scoring his team's third goal during the La Liga match between Real Sociedad and Real Madrid at Anoeta stadium on September 17, 2017 in Sa

Credit Foto Getty Images

"Carneade! Chi era costui?” diceva Don Abbondio, ed è quello che in molti avranno pensato l’altra sera vedendo il classe 1997 Borja Mayoral titolare in una partita così delicata come quella che i “Blancos” hanno disputato e vinto all’Anoeta di San Sebastiàn. In molti hanno strabuzzato gli occhi quando hanno visto come punto di riferimento del tridente del Real Madrid proprio il numero 21 dei Blancos.
Quanto piace ai bambini mangiare dolci, patatine e chi più ne ha più ne metta, lo sappiamo tutti. Anche per Borja vale la stessa cosa, però lui non può, lui deve stare attento a quanto e soprattutto a cosa mangia. Questo perché ha il diabete. Una malattia che, se tenuta sotto controllo non dà problemi, ma certamente per un ragazzino non è affatto semplice conviverci. Continue punture di insulina, continui controlli, niente di eccezionale è vero, ma è uno stress continuo per tutti. In particolare per i genitori del giocatore dei Blancos perché non hanno soldi e devono risparmiare per le medicine del figlio. Borja però come spesso fanno i bambini, non pensa troppo alla sua situazione, lui ha un sogno: vuole fare il calciatore. I sacrifici li ha sempre fatti, sin dalla nascita, è pronto a tutto per coronare il suo sogno. A 10 anni realizza il primo passo concreto verso quell’ obiettivo: entra nelle giovanili del Real Madrid (non proprio l’ultima squadra). Il ragazzo classe 1997 si mette in mostra a suon di gol. Di destro, sinistro, di testa, non importa, lui gonfia la rete in tutti i modi. Nel 2015 l’emozione più grande (fino a quel momento): esordio in prima squadra, nell’anno dei 17 goal in 34 partite con il Castilla, seconda squadra del Real. Le qualità ce le ha, sono sotto gli occhi di tutti, ma il Real ha tantissimi campioni, Mayoral non avrebbe lo spazio adeguato per dimostrare tutto il suo talento. Arriva quindi il prestito in Germania, al Wolfsburg.
Una stagione non certo esaltante per il canterano Blanco: 21 apparizioni e solo 2 reti. I tedeschi decidono di non riscattarlo, ma l’attaccante spagnolo non si dà per vinto, lavora sodo in allenamento, vuole convincere Zidane che può restare al Real. Mayoral raggiunge l’obiettivo: rimane con le Merengues e contro il Valencia fa anche il suo esordio in questa stagione. Dopo i 6 minuti al Maestalla, ne fa altri 8 in Champions contro l’Apoel Nicosia. Ma torniamo a domenica sera: Ronaldo squalificato, Benzema infortunato il giovane attaccante deve giocare contro la Real Sociedad. Debutto dal primo minuto dunque. Non certo una partita semplice, ma Borja ha fatto tanti sacrifici per arrivarci, non ha paura, solo tanta emozione. È il minuto 19 del primo tempo, Sergio Ramos combatte dentro l’area avversaria, Mayoral si butta dentro e trafigge Rulli con un tiro potente e angolato. Primo gol con il Real Madrid e Blancos in vantaggio, è questa l’emozione più grande, ma non è finita qui. Il classe ’97 continua a svariare su tutto il fronte d’attacco mettendo in difficoltà la difesa biancoblu. Al minuto 36, nonostante la giovane età, lavora d’esperienza su Llorente, salta di netto per due volte Elustondo e nel servire Asensio propizia l’autorete di Rodrigues. Partita da incorniciare per il talento spagnolo che è riuscito a mettere in mostra tutte le sue qualità: velocità, esperienza (nonostante la carta d’identità reciti la scritta 1997) ottima tecnica e fiuto del gol. Grazie al suo fisico (183cm) riesce ad abbinare al meglio fisico e agilità. Il talento delle Merengues è il tipico attaccante moderno: veloce, che aiuta la squadra e che sa farsi sentire in area di rigore. Non ultima l’ottima capacità di calciare in porta con entrambi i piedi.
Dopo questa gara Borja Mayoral non ha certo intenzione di fermarsi, è solo all’inizio. È deciso nel dimostrare a tutti che può giocarsi il posto anche in mezzo a Galacticos come Cristiano Ronaldo e Benzema, perché a Madrid, sponda Blanca, non hanno certo intenzione di smettere e dopo Asensio c’è già la nuova stella prodotta dalla cantera porta il nome di Borja Mayoral Moyà.
Tommaso Prantera e Filippo Rivani
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