Il Real Madrid esonera Lopetegui, squadra temporaneamente affidata a Solari

La notizia era già inevitabilmente nell'aria dopo la pèesante sconfitta nel Clasico patita contro il Barcellona, ma ora è ufficiale: Julen Lopetegui non è più l'allenatore del Real Madrid. A comunicarlo è lo stesso Real Madrid, che sul proprio sito internet spiega le ragioni della propria scelta.

Lopetegui ha resistito sulla panchina merengue per quattro mesi. Molti però ricorderanno come ci è arrivato: con un contratto in mano, ma cacciato con l'infamia dalla Federcalcio spagnola. Lopetegui era infatti il ct della Nazionale, designato come sostituto di Vicente Del Bosque, già dal 2016: aveva portato la Roja ai Mondiali, ma il 12 giugno di quest'anno, a pochi giorni dall'inizio del Mondiale in Russia e con una scelta di tempo quantomeno discutibile da parte del presidente Florentino Perez, Lopetegui veniva annunciato come nuovo allenatore del Real Madrid, pronto a sostituire il dimissionario Zinedine Zidane. Al suo posto la Nazionale era stata affidata, non senza malumori e stordimento, a Luis Enrique. La Federcalcio, che qualche tempo prima aveva firmato con Lopetegui un rinnovo per altri due anni, non aveva potuto accettare la situazione e le modalità in cui si era arrivati a sfiorare il paradosso. In quattro mesi, dunque, Lopetegui ha fallito due volte: decisamente non il suo anno migliore.

Lopetegui, comunque, non fa eccezione. Nella doppia era di Florentino Perez, infatti, nessun allenatore scelto dal presidente - per esonero o per dimissioni - ha portato a conclusione il proprio contratto. In totale sono dieci: