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Da 0 a 10 il pagellone della Liga 2019-2020: trionfo Real Madrid, Messi da record, disastro Espanyol

Stefano Fonsato

Aggiornato 20/07/2020 alle 15:46 GMT+2

La serenità e la solidità guida il cammino del Real Madrid di Zinédine Zidane alla vittoria del 34° campionato di Spagna. Nel Barcellona volano gli stracci per colpa della mina vagante Eder Sarabia, ma Lionel Messi è comunque da record col suo 7° titolo di "Pichichi". Applausi per il Granada, neopromosso e in Europa League. L'Espanyol retrocede dopo 27 anni in Segunda.

La gioia di Sergio Ramos e Benzema due dei grandi protagonisti del trionfo del Real Madrid

Credit Foto Getty Images

Voto 10... a un Real Madrid in zinco e acciaio

Dieci, come le vittorie accumulate dalla banda di Zidane dopo la ripresa post lockdown. Su undici partite in programmazione: l'unico pareggio è stato quello imposto dal Leganés nell'ultima giornata, a titolo già aritmeticamente vinto (per la 34esima volta nella storia). Trascinato dai "grandi vecchi" Sergio Ramos e Karim Benzema, il Real ha attuato la sua rimonta sul Barcellona (primo alla vigilia del lungo stop imposto dal Covid-19) allo stadio "Alfredo Di Stefano", anziché al "Santiago Bernabéu" chiuso per lavori di ristrutturazione: 87 punti, +5 sul Barcellona. E tutto all'insegna della concretezza e della solidità: con sole 25 reti subite in 38 impegni, quella del Real Madrid è stata la miglior difesa della Liga 2019-2020.
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Real Madrid, le chiavi del trionfo di Zidane: difesa e 21 giocatori in gol. Così si vince senza CR7

Voto 9... a Lionel Messi: 7° storico titolo di "Pichichi" per lui

Giusto perché il "10" è già stato attribuito al Real Madrid. Il titolo di capocannoniere vinto dalla Pulce argentina assume contorni storici: nessuno, infatti, l'aveva vinto per ben 7 volte in carriera ("and stil counting" verrebbe da aggiungere). Messi - autore anche si 21 assist complessivi, una cifra mostruosa - precede gente come Zarra (6), Quini (5), Di Stefano (5) e Hugo Sanchez (5).
Leo Messi nella storia: sette volte Pichichi della Liga

Voto 8... a uno storico Granada

Un settimo posto conquistato all'ultima giornata grazie al roboante 4-0 - con le reti di Soldado, Puertas, Fernandez e Montoro rifilato - all'Athletic Bilbao, ha garantito al Granada di Diego Martinez la prima qualificazione in una competizione internazionale, ai preliminari della prossima Europa League. E tutto questo da club neopromosso: una vera impresa. Ora si attendono grandi investimenti dal colosso cinese Desports, a cui la famiglia Pozzo vendette il club andaluso nel 2016.

Voto 7... al Villarreal di Gerard Moreno e Santi Cazorla

Una continuità di risultati - fatta eccezione per un novembre difficoltoso - ha pagato ottimi dividendi per il Villarreal di mister Javier Calleja, che negli anni ha malleato un gruppo capace di rispettare le aspettative di inizio stagione senza troppi patemi. Un quinto posto a 60 punti - con successo finale per 4-0 contro l'Eibar - in cui si è messo in luce bomber Gerard Moreno, che con 18 reti si è livelato il calciatore spagnolo più prolifico del campionato. Standing ovation anche per Santi Cazorla: per il fantasista ex Arsenal, 11 reti e 8 assist vincenti. Il classe '84 non ha rinnovato con il Submarino Amarillo e, a costo zero, sembra essere entrato nelle mire dell'ambizioso Benevento, neopromosso in Serie A.
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Santi Cazorla ha segnato 11 reti in questa annata di rinascita per lui

Credit Foto Getty Images

Voto 6... ad Atletico Madrid, Siviglia e Real Sociedad

...Che hanno fatto il loro compito, senza strafare o andare oltre i propri limiti. Colchoneros terzi e staccatissimi dal duo Real Madrid-Barcellone, andalusi quarti col medesimo bottino (70 punti): per entrambi i club, una qualificazione in Champions League indispensabile per le casse societarie. Corsa Champions a cui ha a lungo partecipato la Real Sociedad di Oyarzabal, rientrato però con pochissime forze a disposizione dal lockdown. Alla fine, un sesto posto e una qualificazione in Europa League, per i baschi - che si giocheranno la finalissima "derby" di Coppa del Re con l'Athletic Bilbao quando il pubblico potrà tornare a frequentare gli stadi -, che si dichiarano comunque soddisfatti del risultato. Della serie "chi si accontenta gode. Così, così".

Voto 5 a Leganés e Maiorca: volontà, belle idee ma niente salvezza

Il Leganés ha tentato l'impresa-salvezza con una mega rimonta nelle giornate finali, rimasta vana per la gioia del Celta Vigo. Il tutto, al termine di una stagione in cui si è provato a fare a meno di due pezzi da novanta come gli attaccanti Youssef En-Nesyri e Martin Braithwaite, ceduti rispettivamente a Siviglia e Barcellona - senza poi essere adeguatamente sostituiti. Resta un grande cuore, che non ha pagato.
Un po' lo stesso discorso per il neopromosso Maiorca, tante belle idee da parte del tecnico Vicente Moreno, un Takefusa Kubo (in prestito dal Real Madrid) da stropicciarsi gli occhi) e la soddisfazione di aver fatto esordire il giocatore più giovane di sempre nella Liga spagnola, il trequartista argentino Luka Romero, nato il 18 novembre 2004. Tuttavia, la peggior difesa del campionato (65 gol subiti) ha reso la salvezza un'utopia.
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Luka Romero (rotes Trikot) von Real Mallorca im Duell mit Toni Kroos und Brahim Díaz von Real Madrid

Credit Foto Getty Images

Voto 4 al Getafe, tra le peggiori squadre post lockdown

Dalla lotta alla Champions all'esclusione all'ultima giornata perfino dall'Europa League (dov'è, a oggi, il prossimo avversario dell'Inter). La formazione di Pepe Bordalas si è trasformata dalla banda scavezzacolli (anche aspramente criticata, in Spagna per questo atteggiamento) in grado di spaventare chiunque, a una squadra intimidita, col "braccino" al momento decisivo della stagione.

Voto 3... agli stracci volati nello spogliatoio del Barcellona

Un esonero forse un po' troppo avventato di Ernesto Valverde quando con la squadra in piena corsa per titolo e Champions League, le intemperanze - preseguite anche dopo la nomina di Quique Setién - del tecnico in seconda Eder Sarabia, vero avvelenatore dello spogliatoio blaugrana. Alla fine, la poca serenità è stata decisiva nella corsa alla vetta.

Voto 2... all'esperienza al Valencia di Alessandro Florenzi

Si pensava che il suo passaggio in prestito "secco" a metà stagione al Valencia potesse essere salvifico per Alessandro Florenzi, alle prese con la scarsa alchimia generata dall'incontro con Paulo Fonseca. Tutt'altro: prestazioni incerte e una dichiarazione maldigerita dai tifosi, i quali non hanno gradito il fatto che Florenzi apprezzasse la "maggior serenità dell'ambiente Valencia, rispetto alle pressioni di una piazza come quella della Roma". C'è - ancora oggi, dopo i doverosi chiarimenti - chi ci ha visto dello snobismo...
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Florenzi - Getafe-Valencia - Liga 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 1... al Valencia stesso

...Rimasto escluso dalle prossime competizioni europee. Con 53 punti e un nono posto conclusivo, la formazione del Mestalla - che a fine giugno ha anche esonerato mister Alberto Celades - è una delle principali deluse dalla Liga 2019-2020.
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Valencia, substitutions limit

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Voto 0... all'Espanyol

Una stagione cominciata con le grandi ambizioni e un'avventura in EUropa League che l'ha portata fino ai sedicesimi di finale. In campionato, però, un vero incubo, culminato con l'ultimo posto e una retrocessione che interrompe 27 anni consecutivi nella massima competizione spagnola. E tutto questo dopo quattro, insensati cambi in panchina: partiti con Gallego, si è passati alle infruttuose guide tecniche di Machin, Abelardo e, alla fine, Rufete.
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Real Madrid, nessun bagno di folla per il trionfo in Liga: pochi tifosi in piazza con la mascherina

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