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Il Bastia rischia la retrocessione d'ufficio in Ligue 2

Stefano Fonsato

Aggiornato 09/07/2015 alle 15:57 GMT+2

Debiti, garanzie economiche insufficienti e contenziosi aperti con i suoi giocatori. L'organo di commissione che giudica la gestione amministrativa dei club calcistici francesi, ha già condannato la società corsa, che però ha annunciato ricorso in appello, sicura di far valere le proprie ragioni

2014-2015 Bastia Ligue 2

Credit Foto Eurosport

Divampa in Francia il caso Bastia. La società corsa, di grande tradizione nel calcio transalpino, è stata infatti esclusa dalla Ligue 1 2015-2016 dopo la sentenza di primo grado della DNCG, la Direction Nationale du Contrôle de Gestion, ovvero l'organo che controlla le gestioni amministrative ed economiche dei club calcistici francesi. Lo Sporting Club non avrebbe, nella fattispecie, garantito la somma di 1,3 milioni di euro richiesti dalla federcalcio come fideiussione per iscriversi al prossimo campionato di vertice d'Oltralpe le cui porte si sono così chiuse.
LA CONTROMOSSA - Dopo la sentenza, giunta al termine del mese scorso, il Bastia si è organizzato per cedere in fretta e furia al Motpellier, il cartellino della stella della squadra, il trequartista algerino dai piedi fatati Ryad Boudebouz per una cifra pari a 1,7 milioni di euro, certamente scontata rispetto al reale valore del giocatore, che ne vale almeno 3... Nonostante ciò, la DNCG ha rispedito al mittente il tentativo di rimediare della società corsa, nonostante quest'ultima abbia spedito all'organizzazione di controllo tutti gli incartamenti che avrebbero testimoniato il raggiungimento dell'accordo economico con lo stesso Montpeiller, già da diverso tempo. L'inflessibilità della DNCG sta tutto nel concetto che ha fatto passare dopo questo tentativo di salvare capra e cavoli: se prima di questa operazione non il Bastia non offriva sufficienti garanzie economiche, non le offre nemmeno dopo la cessione di Boudebouz.
IL RICORSO - Intanto L'SC Bastia, come prevedibile, ha annunciato ricorso alla sentenza che, se confermata, darebbe il "la" al ripescaggio dell'Evian, piazzatosi diciottesimo, nello scorso campionato di Ligue 1, in cui in vece il team corso ha chiuso al dodicesimo, a quota 47 punti. "Alcuni organi di stampa hanno messo in circolo notizie false e tendenziose - ha fatto sapere la dirigenza dei Bleus attraverso un comunicato ufficiale sul proprio sito internet -. Si è persino detto che esisterebbero altri problemi di natura amministrativa oltre allo stallo della situazione Boudebouz. Niente di più falso e lo dimostreremo in appello. La società è sana e ha tutto il diritto di proseguire la sua avventura in Ligue 1". Colpa dei giornalisti, quindi, come spesso si spiega nel mezzo di situazioni tumultuose, anche in Francia funziona così. Per la cronaca, il riferimento era in merito al contenzioso aperto tra la società e l'attaccante brasiliano Brandão, attualmente intento a reclamare alcuni stipendi arretrati.
L'OCCHIO INTRANSIGENTE DELLA DNCG - Che la ragione si collochi da una parte piuttosto che dall'altra, un fatto è certo: in Francia è praticamente impossibile nascondere qualcosa alla DNCG, severissima e intransigente nelle sue sentenze. Sempre in Francia, i casi di Luzenac e Carquefou (storie di terza divisione) hanno scritto pagine di storie recenti, in questo senso: la piccola formazione dei Pirenei (il Luzenac del direttore sportivo Fabien Barthez), nonostante abbia conquistato la promozione sul campo in Ligue 2 al termine della stagione, si è vista negare la gioia del passaggio in seconda serie "perché stadio, di 400 posti, e introiti, non potevano sostenere un campionato professionistico". La società ispirata a Giovanna D'Arco, invece (il Carquefou), nonostante abbia chiuso a metà classifica, sempre in quella stagione, è stata retrocessa per mancanza di fondi con cui gestire un'altra stagione in terza serie.
TRA CAMPO E FALDONI - Il Bastia, tuttavia, non vuole sentire parlare di Ligue 2 ed è convinto di poter ripartire regolarmente dalla massima divisione. Lunghissimo il precampionato corso che vedrà, venerdì, cominciare con il derby benefico allo stadio "Santos Manfredi" contro il Gazélec Ajaccio, neopromosso per la prima volta in Ligue 1. A fine mese, invece, anche un'amichevole contro il Bari, prima del debutto in campionato, il prossimo 7 agosto. Il primo, vero "avversario" su cui avere ragione, però, sarà proprio la Direction Nationale du Contrôle de Gestion.
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