Donnarumma-PSG, fine di un’illusione: orgoglio, pretese e scelte tecniche spengono in poche settimane un idillio che sembrava destinato a durare

LIGUE 1 - Il rapporto tra Donnarumma e il PSG si chiude bruscamente dopo mesi di frizioni, nonostante il triplete e la storica Champions. Divergenze sul rinnovo, richieste da oltre 10 milioni l’anno e la scelta di Luis Enrique di puntare su Chevalier hanno segnato l’addio. Ora il portiere cercherà una nuova sfida.

Luis Enrique: “Donnarumma gran portiere e gran persona, ma cercavamo un profilo diverso”

Video credit: SNTV

Un epilogo in parte scontato, ma non per questo meno clamoroso. Una frizione interna divampata lentamente e poi esplosa in una calda notte di agosto, durante la quale è finita in modo fin troppo netto una turbolenta storia d'amore: Gigio Donnarumma e il PSG non andranno avanti insieme. E questo solo pochi mesi dopo uno straordinario triplete e soprattutto la conquista della prima Champions League della storia del Paris Saint-Germain, dopo anni di sforzi e investimenti plurimilionari. Di cui, peraltro, il capitano della Nazionale azzurra è stato clamoroso protagonista.

Una rottura annunciata, ma esplosiva

In tanti, infatti, ricordano quanto i guantoni del gigante italiano abbiano avuto un peso determinante per permettere ai parigini di arrivare fino in fondo. Ma neanche un percorso tanto virtuoso è bastato ad appianare divergenze di vedute e frizioni che sono montate mese dopo mese, tra un rinnovo mai discusso con serenità e i soliti taglienti giudizi su un meraviglioso portiere a cui però manca qualcosa. Lo pensa, chissà quanto sinceramente, anche mister Luis Enrique che si è preso la piena responsabilità della decisione di scaricarlo. Al suo posto, ecco infatti Chevalier dal Lille per la modica cifra di 40 milioni di euro. Il migliore della scorsa Ligue 1 preferito al migliore di tutti, almeno tra i pali. Ma per Lucho non basta, servono "altre caratteristiche". Ed è difficile immaginare che non ci sia sul suo pensiero una spinta che arriva da più in alto, a un anno dalla scadenza del contratto.
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Gianluigi Donnarumma

Credit Foto Getty Images

La nuova linea dura di Campos

Non è un mistero che in casa parigina la nuova politica inculcata dal deus ex machina Luis Campos abbia imposto paletti estremamente rigidi, specialmente per quanto riguarda i prolungamenti. Basta spese folli, basta rinnovi a cifre fuori parametro. E se a due anni dal termine non si arriva alla stretta di mano, arrivederci e grazie. Ma in questo caso forse era d'obbligo provare a tendere una mano e venire incontro alle richieste più o meno legittime di un potenziale Pallone d'Oro. Che, dal canto suo, non ha però al contrario mai teso a sua volta una mano verso chi ha prima creduto in lui e poi ha saputo valorizzarlo al meglio. ll suo entourage è rimasto rigidamente saldo sulla richiesta da oltre 10 milioni netti a stagione, mai accolta dai piani alti dei campioni di Francia in carica. E, proprio come successe ai tempi del Milan, si è arrivati prima allo scontro e poi al sofferto (chissà poi quanto) addio.

Colpe condivise e ferite profonde

Cercare un diretto responsabile appare gioco stucchevole, di certo inutile. La verità è che ci perdono tutti e che nessuno da questa vicenda esce rinforzato. Il PSG in particolare si ritrova in parte a rivivere dinamiche complesse del caso Mbappé, ma anche di vari altri top placer nel corso degli anni. Ci sono però delle grosse divergenze soprattutto riguardo il comportamento del ragazzo, che sarebbe stavolta rimasto più che volentieri. Accettando peraltro, a detta del suo agente, un'offerta al ribasso. Ma non è bastato e forse né lui né il suo entourage hanno gestito a loro volta al meglio la situazione, percependosi come più importanti di quanto in realtà all'interno della società non venissero percepiti. Una rottura che ha deluso tanti tifosi e appassionati non solo del club parigino, che rischia di essere un danno anche per l'Italia e che racconta di come in questo calcio per rompere un idillio non serva poi chissà cosa: basta non capirsi. E non venirsi più incontro.
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Luis Enrique: "Donnarumma è stato superlativo, sono molto felice per lui"

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