Djokovic, Massa, Magnussen e non solo: chi c'è dietro la nuova proprietà del Le Mans, club di Ligue 2 in Francia

LIGUE 2 - Insieme all'ex numero 1 del tennis entrano in società anche due piloti di F1: Felipe Massa e Kevin Magnussen. L'obiettivo è fare tornare il Le Mans a giocare ai grandi livelli. Alla base di tutto c'è OutField, società brasiliana in cui Djokovic - e non solo - hanno parte delle quote.

Novak Djoković zainwestował w klub Le Mans FC

Credit Foto Getty Images

Il Le Mans, fresco di promozione in Ligue 2, si prepara a voltare pagina con un’operazione destinata a prendersi un po' di titoli in queste ore. Dopo un lungo percorso fatto di trattative e incontri spesso complessi, il presidente Thierry Gomez — al timone da ormai dieci anni — ha ufficializzato l’ingresso di un nuovo partner strategico: il gruppo brasiliano OutField. Una scelta che mira a rilanciare le ambizioni di una società dalla storia prestigiosa, ma segnata anche da passaggi difficili. Tra i finanziatori di Outfield però ci sono nomi anche di prestigio, su tutti l'ex n°1 del mondo del tennis Novak Djokovic, ma anche due ex piloti di Formula 1 come Felipe Massa e Kevin Magnussen.
Questa collaborazione è il frutto di oltre un anno di scambi e viaggi tra Francia e Brasile. Gomez ha visitato il Sud America, mentre i rappresentanti di OutField sono arrivati a Le Mans per toccare con mano la realtà del club. Aymeric Magne, che rappresenterà OutField nel consiglio di amministrazione, ha spiegato i motivi della decisione: "Abbiamo puntato su Le Mans perché crediamo nella visione del presidente, una figura solida e presente nel club da oltre quattro decenni. È raro trovare una guida così costante nel mondo del calcio". OutField, che ha alle spalle un portafoglio di investimenti da 500 milioni di euro (150 dei quali destinati allo sport), intende potenziare quanto già costruito senza stravolgere l’identità della squadra.
Nonostante l’entusiasmo per l’arrivo di investitori di rilievo — tra cui figurano appunto anche sportivi del calibro di Djokovic — la filosofia del gruppo non punta agli eccessi. "Non abbiamo intenzione di spendere 25 milioni per nuovi acquisti né vedrete cinque brasiliani arrivare subito", chiarisce Magne. L’approccio sarà graduale, con l’obiettivo di rafforzare la struttura esistente in modo sostenibile.
Il focus iniziale sarà rivolto al consolidamento. "Le nostre infrastrutture hanno bisogno di essere ammodernate", sottolinea Gomez, parlando di una ristrutturazione che coinvolgerà ogni ambito del club: dal settore femminile (reduce da una stagione positiva) agli spazi medici e amministrativi. Il progetto gode anche del supporto di figure di spicco come Pedro Oliveira, co-fondatore di OutField e già attivo nel calcio brasiliano, e Georgios Frangulis, creatore della nota catena Oakberry.
Il coinvolgimento di investitori internazionali ha acceso l’entusiasmo tra i tifosi, ma il presidente invita a mantenere i piedi per terra: "Non diventeremo il nuovo PSG. Non è questo il nostro obiettivo". La visione resta chiara: costruire un club solido, moderno e competitivo, capace di durare nel tempo. "Vogliamo che tra quarant’anni Le Mans sia ancora in Ligue 1, stabile e in salute", conclude Gomez. Una promessa di crescita, sì, ma sempre con giudizio e coerenza.
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