Luisito Suarez muore a 88 anni: era stato un pilastro di Barcellona e Inter

Il mondo del calcio piange la scomparsa di uno dei più grandi campioni del passato: a 88 anni si è spento, dopo una breve malattia, Luis Suarez, per tutti Luisito. Suarez era stato un pilastro prima del Barcellona e poi dell'Inter quando giocava, e successivamente in nerazzurro tornò per fare l'allenatore.

L'Inter lo ricorda come "Un talento unico e un grandissimo interista".

Lo spagnolo, centrocampista sopraffino, era stato voluto fortemente all'Inter dal Mago Helenio Herrera (che lo aveva già allenato al Barcellona) ed era stato acquistato da Angelo Moratti per 300 milioni di lire, una cifra che oggi fa sorridere, ma che per i tempi era molto alta. Con la maglia blaugrana aveva disputato sette stagioni, all'Inter rimase invece dal 1961 al 1970 e fu di fatto il club cui restò più legato, anche dopo il trasferimento alla Sampdoria. Con l'Inter, trasformato da centrocampista in regista dietro le punte proprio da Herrera, disputò 333 partite realizzando 55 reti e vincendo tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.

Era un giocatore dalla grande capacità di vedere la porta e per la sua precisione al tiro venne sopranominato l'Architetto. Con la Nazionale spagnola vinse il titolo europeo nel 1964.

Come allenatore fu sulla panchina dell'Inter per ben tre volte: nel 1974-75, nel 1992 e infine con un ruolo interinale nel 1995 sotto la gestione di Massimo Moratti, dopo l'esonero di Ottavio Bianchi e prima dell'arrivo di Roy Hodgson.