Messi: "Voglio continuare a vincere. Mondiale 2026? Vediamo se sarò all'altezza. Guardiola ha cambiato il calcio"

CALCIO - A fine giugno farà 38 anni ma Lionel Messi non ha alcuna voglia di smettere, anzi, pensa al futuro e ai prossimi obiettivi. "Voglio continuare a giocare e vincere, perché fa parte di me. Il Mondiale 2026? Voglio vedere come mi sento fisicamente, e se sarò all’altezza. Guardiola? Ha cambiato il calcio e in un certo senso lo ha anche danneggiato", ha confessato a "Simplemente Fútbol".

Leo Messi celebra un gol con l'Inter Miami

Credit Foto Getty Images

Anche se ha lasciato l'Europa per trasferirsi negli Stati Uniti con la famiglia e giocare in MLS con l'Inter Miami, Lionel Messi resta uno dei calciatori più seguiti e commentati del pianeta. Soprattutto quando lui prende il microfono e "si confessa" come nella trasmissione "Simplemente Fútbol" del giornalista argentino Fernando Niembro.

L'MLS, gli USA e il mancato ritorno a Barcellona

"Quest’anno ho fatto una buona pre-stagione, mi sento bene. Ma la stagione è lunga, finirà a dicembre e ci sarà anche il Mondiale per Club. Voglio continuare a giocare e vincere, perché fa parte di me", esordisce Leo. "Parigi? La mia famiglia stava bene, ma io non mi sentivo a mio agio. Non mi piacevano le giornate, non mi sentivo a posto né negli allenamenti né nel quotidiano. Dopo il Mondiale non volevo restare in Europa, non mi passava per la testa. Abbiamo scelto di venire qui per trovare un equilibrio", aggiunge sulla decisione di trasferirsi in Florida. Il sogno era tornare a Barcellona ma non è andato in porto: "Avrei voluto tornare, era casa mia. Ma non si è potuto fare. Il Barcellona resterà sempre dentro di me, però era il momento di guardare avanti".
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Primo allenamento della stagione per Messi... Il primo con Mascherano allenatore

Video credit: SNTV

Yamal, Guardiola e Frank Rijkaard

I colori blaugrana fanno parte della storia di Lionel Messi. Ha parlato del nuovo fenomeno Lamine Yamal: "Ha solo 17 anni ma ha già vinto l’Europeo con la Spagna. È impressionante. Ha qualità uniche e crescerà ancora. È già tra i migliori al mondo".
E poi di Pep Guardiola, il suo mentore: "Guardiola è diverso. Vede cose che gli altri non vedono. Ha cambiato il calcio e in un certo senso lo ha anche 'danneggiato', perché tanti hanno cercato di imitarci senza riuscirci".
Infine di quanto sia stato importante Frank Rijkaard: "Sono sempre grato per il trattamento ricevuto da Ronaldinho, Deco, Eto'o, Silvinho, Xavi, Iniesta, che è già lì, Puyol. Vincemmo la prima Champions League dopo tanto tempo. Avere Rijkaard che mi ha dato la sua fiducia di poter far parte di quel gruppo è stato meraviglioso. Mi è piaciuto molto, ma, sai, quando sei giovane non ti rendi conto delle cose e non capisci bene cosa sta accadendo, non dai lo stesso valore o importanza a cosa significa essere lì in quel momento. Rijkaard è stata la persona più importante per me, mi ha dato spazio, se non fosse stato per lui".

Il Mondiale 2026 e i figli

"Fu una tortura. Ma vincere nel 2022 ha reso tutto più dolce. Certo, potevo vincere due Mondiali, ma avere anche solo uno significa tutto per me", racconta Messi guardando indietro al trionfo in Qatar. A proposito di Mondiali, non è esclusa una sua presenza nel 2026 alla guida dell'Argentina: "Manca ancora tanto, ma passa tutto in fretta. Non voglio pormi obiettivi a lungo termine. Voglio vedere come mi sento fisicamente, e se sarò all’altezza. Voglio essere onesto con me stesso".
Infine una parola da papà per i tre figli: "Giocano tutti. Thiago è un organizzatore, Mateo un attaccante, Ciro più esplosivo. È bellissimo poterli seguire anche nel calcio, li vedo felici".
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Guardiola: "Messi è il più forte di tutti i tempi. Io via dal City? Non è vero"

Video credit: Eurosport


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