Milan, Eriksen è da prendere subito

Il gioiellino dell'Ajax nella serata di mercoledì ha compiuto un altro passo verso la definitiva consacrazione, lanciando gli uomini di De Boer a un preziosissimo 4-0 sulla Dinamo Zagabria.

Nel poker dell'Amsterdam Arena ha dato spettacolo. Merito di due colpi di tacco tramutati in altrettanti assist, il primo per la rete d'apertura di van der Wiel, il secondo per il tris di De Jong. Cose da fenomeno autentico, così come il gol e l'assist che avevano dato il via a un altro 4-0, quello di sul campo del Roda. In Italia, il Milan lo sta tenendo d'occhio ormai da mesi.

Gli emissari rossoneri non lo perdono di vista da quasi un anno, ma non è ancora partito l'assalto definitivo anche perché la prova più attesa, quella dell'ultimo Europeo Under 21, è stata piuttosto deludente. Eriksen, danese classe 1992, ha quasi del tutto fallito l'ultima rassegna continentale dello scorso giugno, finendo per essere eliminato dopo la fase a gironi e segnando soltanto un gol in tre partite.

Le difficoltà, però, sembrano aver reso più forte questo centrocampista leggero fisicamente ma vivacissimo. Bravo negli inserimenti e capace di mettere davanti al portiere i propri compagni di squadra come nessun altro. Elegante e già molto maturo nonostante i soli 19 anni. Non per niente ha già disputato 84 partite (segnando 12 gol) con l'Ajax, il club che lo ha pescato tre anni fa nell'Odense.

A regalargli un posto in prima squadra per primo fu l'ex allenatore Martin Jol, secondo il quale Eriksen sarebbe un "misto tra Wesley Sneijder e Rafael van der Vaart". Ma è con De Boer che il numero otto dei lancieri è letteralmente esploso, finendo alla grande la stagione scorsa (coincisa con un insperato titolo olandese, ma soprattutto 46 partite e 8 gol) e iniziando da vero leader quella attuale.

Adesso si è conquistato un posto stabile in nazionale maggiore, dopo aver esordito nel marzo 2010 (a soli 18 anni, più giovane debuttante danese dopo Michael Laudrup), essere stato convocato per il Mondiale (il più giovane in Sudafrica era lui, ma nelle due apparizioni contro Olanda e Giappone non ha inciso) e aver segnato il primo gol il 4 giugno scorso contro l'Islanda (record di precocità, battuto Michael Laudrup per soli nove giorni).

Numeri da fenomeno, ma soprattutto talento purissimo che nel 4-3-1-2 di Massimiliano Allegri potrebbe ricoprire sia il ruolo di mezz'ala a centrocampo sia quello di trequartista dietro le due punte. Dire altro è difficile. Basta ascoltare uno come Johan Cruyff: "Eriksen mi fa perdere la testa. Ha un talento incredibile e ora spetta soltanto a lui fare una grande carriera. Per me è un prodotto tipico della miglior scuola danese. Mi ricorda Brian e Michael Laudrup, vedremo se Eriksen dimostrerà di essere al loro livello".

Parole e fatti che avrebbero già convinto il Milan, pronto a sguinzagliare Mino Raiola sulla preda. Ma, attenzione. Eriksen, nato il giorno di San Valentino del 1992, ha già una squadra del cuore delle nostre parti: la Roma, di cui si è dichiarato tifosissimo. Una squadra che, per il suo progetto imbottito di giovani, sarebbe senza dubbio il suo approdo ideale.

Nato a Middelfart (Danimarca) il 14 febbraio 1992

Altezza 177 centimetri

Peso 67 chilogrammi

Ruolo: centrocampista offensivo

Statistiche nel campionato olandese (dal 2009 a oggi, 3 novembre 2011): 54 presenze, 8 gol

Statistiche in Champions ed Europa League: 18 presenze, 2 gol

Statistiche con la nazionale danese: 18 partite, 2 gol

Valore di mercato: 10-15 milioni di euro

Scadenza di contratto: 30 giugno 2014

Chi lo segue da vicino: Milan, Chelsea, Manchester United, Liverpool