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Pirlo, esordio con giallo e vittoria a New York
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Pubblicato 26/07/2015 alle 23:17 GMT+2
L’ex-regista della Juventus debutta in MLS subentrando al 57’ nella vittoria del suo New York City FC per 5-3 sull’Orlando City SC di Kakà: una mezzora a ritmo blando ma di qualità, sporcata solamente da un’ammonizione ricevuta nel finale
Pirlo receives standing ovation on New York City FC debut
Credit Foto IMG
Allo Yankee Stadium aspettano solo lui. Newyorchesi, tifosi, ma anche tanti turisti e curiosi, molti italiani. Bisogna pazientare quasi un’ora, perché “The Italian Maestro”, come lo chiamano da queste parti, ha solamente una mezzora nelle gambe, nonostante possa tranquillamente spiegare calcio anche stando fermo. Andrea Pirlo gocciola saggezza e conoscenza del gioco, e già stuzzica l’idea di vedere i nuovi “Big Three” di New York in azione assieme, con Frank Lampard e David Villa.
Nel frattempo, con Lampard assente, il palcoscenico è tutto del Guaje. Primo tempo bruttino, per non dire orrido, con Orlando superiore ma Kakà a maledire le scelleratezze tattiche di Carlos Rivas, l’altro designated-player della franchigia della Florida che rema al contrario per tutta la partita, cercando conclusioni improbabili con il sinistro dalla distanza anziché provare a dialogare con il brasiliano ex-Milan: alla prima palla buona, Villa lascia il segno con un controllo da fuoriclasse al limite dell’area e una rasoiata che lascia di stucco Tally Hall.
La rete del Guaje in chiusura di primo tempo si tramuta in un antipasto per un'abbuffata di gol nella ripresa: Cyle Larin pareggia al 50’ mettendo il primo sigillo a una tripletta che si rivelerà poi inutile, Javier Calle risponde dopo soli tre minuti, e quando arriva, finalmente, il momento di Pirlo per un oscuro Ballouchy, la partita sembra essere in ghiaccio per New York. Le tribune dello Yankees Stadium, colorate con lo sky blue del Manchester City, la squadra che detiene la maggioranza delle quote della franchigia newyorchese (il resto è dei New York Yankees) vibrano per l’emozione, così come l’emozione sporca il primo pallone giocato dal Maestro, con uno stop e un controllo leggermente imprecisi.
Poi, da quel momento in poi, è una sentenza. Vederlo con la palla tra i piedi fa bene agli occhi e al cuore, perché quando la tocca, anche se trotterella in mezzo al campo, la squadra si accende, e si ha sempre l’impressione che, da un istante all’altro, possa accadere qualcosa di magico. Cyle Larin buca ancora Saunders, ma è una fiammata evanescente: Villa, aiutato da una deviazione, riporta avanti New York e Thomas McNamara serve il poker sparando sotto l’incrocio al termine di un’azione innescata proprio da un lancio di Pirlo. E già si può solo immaginare quanti gol potrà segnare David Villa con il Maestro a servirlo alle spalle…
Il finale non lesina emozioni, con Larin deciso nel suo tentativo (ammirevole, ma vano) di togliere lo scettro alla coppia composta da due dei più grandi giocatori che l’Europa ha potuto ammirare nell’ultimo quindicennio: tripletta all’85’, poi Kakà vede una punizione stamparsi sul palo nei minuti di recupero e Mix Diskerud recapitare in fondo al sacco una lunga volata sul ribaltamento di fronte, a completamento del 5-3 e a coronamento di una prova molto volitiva in uscita dalla panchina.
Il New York City si issa così a 24 punti in classifica, agganciando lo stesso Orlando City SC, giunto alla terza sconfitta consecutiva: i playoff (accedono le prime 6 squadre di ogni Conference) sono a portata. E l’antipasto di Pirlo prelude a una grossa scorpacciata.
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New York City FC-Orlando City 5-3: gli highlights
Video credit: IMG
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