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Le pagelle di Serbia-Svizzera 1-2: Xhaka e Shaqiri, cuore elvetico orgoglio kosovaro

Simone Eterno

Aggiornato 22/06/2018 alle 23:47 GMT+2

Il migliore in campo è Shaqiri, che esce alla distanza e porta il gol decisivo, ma anche Xhaka gioca una partita di grande personalità. Il peggiore per una volta è Milinkovic-Savic, completamente fuori dalla partita... Anche se la punta titolare svizzera Seferovic gli fa una gran concorrenza per questo 'titolo'...

Granit Xhaka esulta dopo il gol dell'1-1 in Svizzera-Serbia mondiali Russia 2018

Credit Foto Reuters

===Le pagelle della Serbia===

Vladimir STOJKOVIC 5,5 – Non perfetto sia sul gol – ok che è una cannonata, ma è mal piazzato – che sull’uscita finale, dove si fa passare il pallone, alla fine, tra le gambe.
Branislav IVANOVIC 5,5 – Zuber non gli crea poi tutti questi problemi, ma in spinta si vede davvero poco. Deludente, specie per uno con la sua esperienza.
Nikola MILENKOVIC 6 – Forse il meno peggio della difesa serba. Alla seconda su due da titolare, il giovane difensore della Fiorentina fa il suo e non si macchia di particolari colpe.
Dusko TOSIC 5,5 – Male nell’occasione del gol di Shaqiri, con lo Svizzero che palla al piede lo tiene dietro ma che soprattutto non lo soffre fisicamente. Lì sarebbe servita velocità e una bella spallata, e invece…
Aleksandar KOLAROV 6 – Stasera non spinge come sa fare, ma in fase difensiva concede davvero poco e nulla. Prestazione dunque sufficiente.
Luka MILIVOJEVIC 6 – Nel primo tempo dominante in mediana, con un pressing spesso da lui portato che non lascia ragionare la Svizzera. Nella ripresa però crolla abbastanza nettamente, lasciando tanti varchi che non si erano visti nel primo tempo. La media voto porta al più classico dei ‘6’. Dall’81’ Nemanja RADONJIC – sv.
Nemanja MATIC 6 – Discorso fatto per Milivojevic che vale più o meno anche qui. La palla che porta al gol del vantaggio è frutto del suo recupero, poi però cala drasticamente nel secondo tempo.
Dusan TADIC 6,5 – Prima frazione davvero di livello, impreziosita tra l’altro dall’assist al bacio per la testa di Mitrovic. Cala tanto nel secondo tempo, ma le belle cose della prima frazione restano e alla fine non è per suoi errori che la Serbia paga dazio.
Sergej MILINKOVIC-SAVIC 5 – Stasera una copia irriconoscibile del giocatore dominante che abbiamo ammirato in campionato con la Lazio ma anche nella prima uscita con la Costa Rica. Perde tanti palloni e si spegne clamorosamente nella ripresa, dove la Svizzera si fa dominante in mediana.
Filip KOSTIC 5 – Qualche accelerazione nella gran prima parte di gara dei serbi, ma poco più. Nel secondo tempo eclissato. Come tutti i suoi compagni di squadra del resto. Dal 64’ Adem LJAJIC 5 – Entra con uno di quei volti di chi è davvero poco convinto. Espressione che riassume benissimo ciò che sarà poi il suo rendimento in campo.
Aleksandar MITROVIC 7 – Una serata da vero trascinatore. Di testa sono tute – ma proprio tutte – sue. Lotta, sgomita, picchia e soprattutto svetta su tutti. Promosso a pieni voti.
All. Mladen KRSTAJIC 6 – Prepara benissimo la gara, sfruttando i suoi punti di forza e soprattutto le debolezze della Svizzera, che su pressing alto e gioco aereo va davvero in confusione. Il problema però è che i suoi vanno fuori ritmo e non tengono nella seconda metà di gara. Una cosa a metà insomma, esattamente come tutta la sua squadra. Vediamo che saprà inventarsi nella gara della vita contro il Brasile.
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Aleksandar Mitrovic

Credit Foto Getty Images

===Le pagelle della Svizzera===

Yann SOMMER 6 – Incolpevole sul gol, reattivo poi in un paio di successive situazioni.
Stephan LICHTSTEINER 6,5 – Trascinatore emotivo di una squadra tosta. La sua immagine è al minuto 94’, quando si mette a ringhiare senza senso al compagno di squadra Embolo, reo a suo parere di non essere andato vicino alla bandierina a perdere tempo. Peccato che Embolo avesse comunque guadagnato il corner. Un generale.
Fabian SCHAER 5,5 – Soffre come un pazzo, per tutta la sera, la fisicità di uno scatenato Mitrovic. Insieme a Lichtsteiner tra l’altro rischia grosso in una situazione dove vanno a far sandwich sul bomber serbo… E si trovano clamorosamente con un fallo fischiato a favore. Misteri del calcio (e anche del VAR…).
Manuel AKANJI 6,5 – Decisamente positivo nelle letture e anche nelle chiusure. Partita davvero di buonissimo livello.
Ricardo RODRIGUEZ 6 – Un primo tempo da incubo con Tadic che fa il bello e il cattivo tempo. Una ripresa decisamente più positiva e tonica dal punto di vista fisico. Anche qui vale la più classica delle medie matematiche.
Valon BEHRAMI 6 – E’ come sempre l’uomo designato a far legna nella mediana svizzera. Nel primo tempo gira completamente a vuoto, ma nella ripresa è chiude i varchi e torna ai suoi standard.
Granit XHAKA 7 – Sarà l’aria di derby (come dimostrato poi nell’esultanza ‘aquilotta’), ma per una sera trova quella personalità che gli è sempre stata contestata in carriera e che è mancata per lunghi tratti della stagione anche all’Arsenal. Con la bordata del gol del pareggio ha il merito di rimettere in piedi la Svizzera e tenerla vivissima per il discorso qualificazione.
Xherdan SHAQIRI 7,5 – Dopo un primo tempo sonnolento e poco ispirato, si esalta come tutta la squadra nella ripresa, trascinando i suoi – così come aveva fatto col Brasile – a una grande vittoria. Fisico e soprattutto talento, ritrovato dopo una stagione buissima allo Stoke ma che lo vede di nuovo protagonista così come era stato nel 2014 in Brasile.
Blerim DZEMAILI 6,5 – Anche in questo caso la prestazione è da dividere in due discorsi. Il primo, sul primo tempo, di cui ormai avrete capito… E il secondo, per la ripresa, altrettanto chiaro. Mezzo voto in più Dzemaili se lo prende perché anche nella confusione del primo tempo, alla fine, è riuscito a rendersi pericoloso in almeno un’occasione. Dal 73’ Breel EMBOLO 6 – Petkovic lo butta nella mischia quando ha bisogno di più velocità e fisicità nel finale. Lo ripaga con un discreto lavoro e qualche giocata intelligente.
Steven ZUBER 6 – Generoso, con tante rincorse e apprezzabile sacrificio a favore della squadra. Anche se poi dal punto di vista della pericolosità offensiva è davvero poca cosa. Dal 92’ DRMIC – sv.
Haris SEFEROVIC 5 – Resta il principale problema della Svizzera: l’assenza di un centravanti degno di nota. Anche oggi Seferovic combina poco, in un primo tempo per giunta dove la Svizzera, sotto fisicamente, non lo serve praticamente mai. E se già è poca cosa quando è assistito, figuratevi quando non lo è… Dal 46’ Mario GAVRANOVIC 5,5 – Entra e si capisce perché il titolare sia Seferovic. In un secondo tempo dove la Svizzera gioca meglio e crea, di questo attaccante si ricordano due clamorosi gol mangiati davanti alla porta. Per sua ‘fortuna’ entrambi in posizione di offside…
Vladimir PETKOVIC 7 – Bravo. La sua Svizzera è squadra vera e lo dicono numeri e campo. Una sola sconfitta nella ultime 24 ma soprattutto la capacità di non andare in tilt dopo un primo tempo in cui era stata schiacciata sotto tutti i punti di vista. Testa e ordine, oltre che semplicità nelle scelte e pochi fronzoli. Promosso alla grande, insomma. Con l’obiettivo di una qualificazione prima e di un quarto di finale poi che è il vero sogno proibito di una nazione mai oltre gli ottavi nella sua storia.
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