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Le pagelle di Spagna-Russia 4-5 dcr: Igor Akinfeev, da 'inetto' a 'eroe'

Simone Eterno

Aggiornato 01/07/2018 alle 21:19 GMT+2

Il migliore in campo è il portiere della Russia, che para due rigori e regala ai suoi i quarti di finale. Il peggiore è Pique, che con il suo goffo intervento rimette in partita una Russia con ben poche idee se non quella di difendersi. Male anche Asensio, Koke e Silva. Nel catenaccio russo emerge invece il centrale Kutepov.

Igor Akinfeev

Credit Foto Getty Images

===SPAGNA===
David DE GEA 5 – Diciamoci la verità: non prende un rigore. Uno l’aveva quasi in mano, l’altro gli passa clamorosamente sotto il corpo. ‘Non è semplice’, direte voi... E fin qui siamo tutti d’accordo. Ma quello di Golovin e Cheryshev si potevano prendere. E invece...
Nacho FERNANDEZ 5 – Non deve praticamente mai difendere, dunque è chiamato alla fase di spinta. Che fa, ma senza mai creare la superiorità numerica. Dal 70’ Dani CARVAJAL 6 – Meglio decisamente con l’ingresso di Carvajal, che se il terzino del Real in soldoni non porta nulla di concreto.
Gerard PIQUE 4 – La sua mano alta e scoordinata è determinante. In campo la Spagna ha poi combinato poi e dal dischetto lui ha anche calciato un gran rigore, ma senza quell’errore forse le Furie Rosse l’avrebbero sfangata col risicato 1-0. Paga, dunque, più di tutti e per tutti.
Sergio RAMOS 6 – Il personaggio e l’uomo sono discutibili, il giocatore in campo no. Sempre preciso durante la partita, freddo anche dal dischetto.
Jordi ALBA 5,5 – Anche lui combina assai poco. Alla Spagna serverebbe ritmo e velocità per vincere gli uno contro uno... E invece si va a rilento.
KOKE 4,5 – Fallimentare dal dischetto, troppo lento nel dare il ritmo ai suoi. ‘Verticalità’, questa sconosciuta. Almeno, oggi.
Sergio BUSQUETS 5,5 – Come tutta la Spagna resta lì e gira, gira, gira il pallone a oltranza. Di fronte però c’è un muro che andrebbe abbattuto a pallonate. E invece la Spagna prova a girare intorno a un perimetro che non ha varchi. Ancora e ancora. Come un robot incapace di trovare piano B all’infattibilità di un’evidenza.
David SILVA 4,5 – Vale il concetto scritto qua sopra. Con l’aggravante del non capire realmente mai quali siano stati i compiti a lui affidati. Dal 67’ Andres INIESTA 6,5 – Va un po’ meglio con Iniesta, che di tanto in tanto prova il passaggio in verticale o la conclusione – seppur contabili sulle dita di una mano – dalla distanza. Freddo dal dischetto, era alla sua ultima di sempre con la maglia della Spagna. Lui sì che avrebbe meritato qualcosa in più.
ISCO 7 – Unico faro di una manovra che senza le sue giocate sarebbe ancor più scontata. Vince parecchi duelli uno contro uno, salvo poi scontrasi col successivo e immancabile ostacolo russo pronto a sbarragli la strada anche con le cattive.
Marco ASENSIO 4,5 – Praticamente mai pervenuto in fase offensiva in termini di giocate degne di nota. Dal 104’ RODRIGO 6 – Buon impatto, una discreta corsa nei supplementari e il pregio – non una cosa da poco nelle Furie Rosse – di aver provato a dare un senso al gioco tirando verso la porta avversaria.
Diego COSTA 6 – Lotta, ma è uno contro 3 costante dentro l’area. Poi, inspiegabilmente, è richiamato in panchina. Dall’80’ Iago ASPAS 4,5 – Porta un po’ di vivacità, ma ha sulla coscienza il rigore decisivo calciato centrale e parato col piede da Akinfeev.
All. Fernando HIERRO 4 – La sua Spagna ha avuto poco senso e ancor meno i suoi cambi oggi. Chiamato su una barca che ha iniziato ad affondare ancor prima di salpar per la Russia, non è riuscito nel miracolo di tenerla a galla.
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Spain coach Fernando Hierro with Sergio Ramos before the start of extra time

Credit Foto Reuters

===RUSSIA===
Igor AKINFEEV 9 – Impensabile non premiare l’uomo del miracolo. Quattro anni fa le due clamorose papere con Corea del Sud e Algeria costavano alla Russia di Capello l’eliminazione dai Mondiali. A quattro anni di distanza arriva la redenzione del portiere russo, destinato evidentemente con i rigori parati a Koke e Iago Aspas a rimanere nella storia.
Mario FERNANDES 7 – Instancabile a destra. I crampi per lui sono iniziati intorno al 70°. Al 121° minuto, però, era ancora lì per proteggere l’ultima rimessa dal fondo. Generoso.
Ilya KUTEPOV 7,5 – Partita sontuosa di questo ragazzo che ha letto con grande anticipo le giocate degli spagnoli e ha tenuto botta su Costa tutta la gara. Il migliore della difesa di 3 centrali.
Sergei IGNASHEVICH 7 – Parte con la goffa autorete e poi combina due o tre potenziali danni che lo indicavano senza dubbi come il peggiore della prima parte di gara. Poi però non si perde d’animo. Sale. Trasmette sicurezza al reparto. Chiude bene centralmente e termina, incredibilmente – vista anche i quasi 39 anni – in crescendo. Il rigore trasformato è la ciliegina.
Fedor KUDRYASHOV 6,5 – Nel primo tempo vicino ai due centrali; nella ripresa, dopo l’uscita di Zhirkov, più spostato sulla fascia. Lavora meglio nel primo di questi due casi, ma come tutta la retroguardia russa è generosissimo.
Yuri ZHIRKOV 5 – Inizia con un intervento goffissimo che porta alla punizione – e al successivo gol – degli iberici. Lascia il campo all’intervallo. Lui giù. Dal 46’ Valdimir GARANAT 6 – Ne tocca veramente poche ma è parte integrante di una linea difensiva che in qualche modo funziona.
Aleksandr SAMEDOV 6,5 – Più prezioso in ripiegamento che altro. Come tutto il centrocampo russo del resto, che è stato una sorta di linea difensiva a 4 davanti alla reale difesa a 5. Dal 61’ Denis CHERYSHEV 6,5 – Entra, non ne vede molte, non riesce mai a tener su la squadra ma... Non sbaglia dal dischetto. E questo è ciò che più conta.
Roman ZOBNIN 6,5 – Qui il discorso è identico per tutti quanti: difensore a protezione dei compagni dietro. Generoso.
Dler KUZYAEV 6,5 – Tantissimo lavoro in ripiegamento, qualche lampo nelle rare proiezioni offensive. Dal 97’ Alexandr EROKHIN 6 – Onesto, come tutti gli altri si mette lì a far legna nel supplementare. Con ordine e dedizione.
Aleksandr GOLOVIN 7 – Corre con un ossesso. Oggi in versione mediano più che versione trequartista, Golovin dà tutto per una causa maggiore. La dischetto calcia male e rischia grossissimo, ma la palla va dentro. Il karma, evidentemente, premia così la sua gara di generosità a livello difensivo.
Artem DZYUBA 7,5 – Che giocatore Artem Dzyuba. Per un’ora fa a botte senza colpo perire con un tipo come Sergio Ramos. Si conquista il rigore, lo trasforma, poi lascia il campo, lasciando intravedere al momento dell’uscita qualche problema fisico. Sarebbe stato bello vederlo in campo più a lungo, specie del finale quando la Russia avrebbe avuto bisogno della sua stazza per tenere su palla. Dal 65’ Fedor SMOLOV 6,5 – Non riesce mai nel lavoro di Dzyuba, ma come Cheryshev ha un gran merito: trasforma il rigore più importante della sua carriera.
All. Stanislav CHERCHESOV 7 – José Mourinho in primis ha insegnato che al possesso infinito di scuola catalana e di una squadra tecnicamente superiore, si risponde solo in una maniera: catenaccio. Lo sa bene anche Cherchesov, che mette lì un 5-4-1 a protezione di Akinfeev in grado di reggere 121 minuti. Missione compiuta: è nella storia. Tutto ciò che arriverà da qui in poi sarà oro colato.

Le statistiche di Spagna-Russia 4-5 d.c.r.

  • La Russia ha raggiunto i quarti di finale in un Mondiale per la prima volta dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica.
  • La Spagna ha perso tre dei quattro precedenti incontri dei Mondiali finiti alla lotteria dei calci di rigore (nel 1986 contro il Belgio, nel 2002 contro la Corea del Sud ed in questo incontro).
  • Dopo la sconfitta dell’Italia contro l’Argentina nella semifinale del 1990, la nazione ospitante di un Mondiale ha vinto in ogni occasione in cui l’incontro è finito ai calci di rigore.
  • Sono stati 1006 i passaggi riusciti dalla Spagna in questa gara, solo 21 in meno di quanti ne ha completati la Russia in tutto questo Mondiale (1027).
  • Artem Dzyuba ha partecipato attivamente a quattro degli ultimi sette gol della Russia nei Mondiali (tre reti, un assist).
  • Sergei Ignashevich è il giocatore più anziano di sempre ad aver realizzato un autogol in un match dei Mondiali (38 anni, 352 giorni).
  • L’autogol di Ignashevich è complessivamente il decimo in questa edizione del Mondiale – il doppio di quanti ne sono stati realizzati nella Coppa del Mondo del 2014 (cinque).
  • La Russia è la seconda squadra ad aver realizzato più di un autogol nel corso dello stesso Mondiale, dopo la Bulgaria nel 1966.
  • Includendo la lotteria dei calci di rigore in questo incontro, David De Gea ha effettuato solo una parata nei quattro incontri giocati in questo Mondiale.
  • Sebbene la Spagna sia stata in vantaggio per 29 minuti e 52 secondi nella prima frazione (tra il 12° e il 41° minuto di gioco), non ha effettuato neanche un tiro prima del minuto 45.
  • Quella di oggi è stata la presenza numero 17 per Sergio Ramos in Nazionale in gare dei Mondiali: nessun giocatore spagnolo ne conta di più (a quota 17 anche Iker Casillas).
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