Modric, Kovacic, Vrsaljko e i talenti della Dinamo Zagabria: il fantastico vivaio della Croazia
Aggiornato 13/07/2018 alle 22:32 GMT+2
10 dei 22 giocatori di Zlatko Dalic sono cresciuti nel settore giovanile della Dinamo Zagabria, 14 ci hanno giocato: l'accademia del club della capitale è la fabbrica da cui è nata la grande squadra finalista ai Mondiali di Russia 2018. Alla scoperta della Dinamo tra talento, futuro e... processi per frode fiscale e falsa testimonianza.
Croazia in finale! O potremmo dire Dinamo Zagabria in finale! Già, perché ben 14 dei 22 giocatori della selezione croata che ha raggiunto la finalissima del Mondiale russo hanno giocato nel club della capitale, il più titolato in patria, e ben 10 di loro sono cresciuti nelle giovanili della Dinamo, una delle fucine di talenti più vivaci d'Europa.
Giocatore | Anni nella Dinamo | Vivaio |
Milan Badelj | 2005-2007 e 2008-2012 | Dinamo Zagabria |
Vedran Corluka | 2003-2007 | Dinamo Zagabria |
Tin Jedvaj | 2005-2013 | Dinamo Zagabria |
Mateo Kovacic | 2007-2013 | Dinamo Zagabria |
Andrej Kramaric | 1997-2012 | Dinamo Zagabria |
Dejan Lovren | 2004-2006 e 2008-2010 | Dinamo Zagabria |
Luka Modric | 2002-2003 e 2005-2008 | Dinamo Zagabria |
Josip Pivaric | 2004-2008 e 2011-2017 | Dinamo Zagabria |
Marko Pjaca | 2004-2009 e 2014-2016 | Dinamo Zagabria |
Sime Vrsaljko | 2006-2013 | Dinamo Zagabria |
Marcelo Brozovic | 2012-2015 | Hrvatski Dragovoljac |
Dominik Livakovic | 2015-2018 | Zadar |
Mario Mandzukic | 2007-2010 | Marsonia |
Domagoj Vida | 2011-2013 | Osijek |
Più di un'intera formazione è passata per il Maksimir in età giovanissima (anche i giocatori non "graduati" nell'accademia infatti sono passati per Zagabria entro il loro 22° compleanno): un elenco impressionante che testimonia la bontà del lavoro della Dinamo e che ha regalato alla Croazia calcistica quello che è già il miglior risultato della sua storia, anche se ovviamente con il sogno a un passo nessuno è pronto ad accontentarsi... Per quanto riguarda il resto della rosa in maglia a scacchi biancorossi, c'è una discreta quota di giocatori formati nella seconda squadra più blasonata del paese, l'Hajduk Spalato (Subasic, Perisic sono cresciuti lì, come Boksic, Tudor e Jarni prima di loro), ma ci sono anche percorsi più particolari come quello di Ivan Rakitic, formatosi in Svizzera al Basilea. Per il resto una squadra con lo stesso marchio, quello di un club che in patria ha vinto più di tutti: 19 titoli nazionali, 15 coppe nazionali e 5 supercoppe, cui aggiungere 4 campionati jugoslavi e 7 coppe di Jugoslavia.
L’asse portante è tutto scuola Dinamo
A partire dalla difesa, se si esclude il portiere titolare Subasic (mentre il terzo, Livakovic, è l’unico attualmente nella rosa del club), la presenza di giocatori “marchiati” Dinamo è totale: Lovren, Vida, Vrsaljko e Pivaric - che in questo Mondiale si è alternato con Strinic - costituiscono la barriera alle spalle di Brozovic, Kovacic e Modric, esploso alla Dinamo prima di volare in Premier League e diventare un campione nel Tottenham. Tre pilastri del reparto centrale che in queste ore stanno facendo contenti gli scout della Dinamo, così come valide alternative quali Kramaric, Badelj, Pjaca e Jedvaj. Anche il bomber Mario Mandzukic è di stampo “blu”, a chiudere una formazione che forse nemmeno il più ottimista tifoso della Dinamo avrebbe mai pensato potesse far sognare l’intera nazione.
Un vivaio tra i primi in Europa
Oltre ad essere il club più titolato di Croazia, la Dinamo è conosciuta per aver regalato tanti talenti al calcio europeo. I vari, Modric, Kovacic, Lovren, Vrsaljko, sono il prodotto del gran lavoro di un settore giovanile che ancora oggi - stando all’International Centre for Sports Studies (CIES) - si piazza al terzo posto tra i club che producono il maggior numero di giocatori delle migliori 31 leghe nazionali del continente europeo (classifica guidata dall'Ajax, non certo una sorpresa). E indovinate qual è la squadra europea con l'età media più giovane che è stata capace di vincere il proprio campionato nazionale? Ovviamente la Dinamo Zagabria (24,37 anni), in una classifica in cui la Juventus si piazza sull'estremo opposto (29,61).
Top 10: le cessioni più remunerative della storia della Dinamo (dati Transfermerkt)
Giocatore | Anno | Età | Squadra | Prezzo |
Marko Pjaca | 2016 | 21 | Juventus | 23M€ |
Luka Modric | 2008 | 22 | Tottenham | 21M€ |
da Silva Eduardo | 2007 | 24 | Arsenal | 13,5M€ |
Marko Rog | 2017 | 21 | Napoli | 13M€ |
Vedran Corluka | 2007 | 21 | Manchester City | 13M€ |
Mateo Kovacic | 2012 | 18 | Inter | 11M€ |
Dario Simic | 1998 | 22 | Inter | 11M€ |
Josip Brekalo | 2016 | 18 | Wolfsburg | 10M€ |
Igor Biscan | 2000 | 22 | Liverpool | 8,25M€ |
Dejan Lovren | 2009 | 20 | Lione | 8M€ |
Cosa notate nella tabella qui sopra? Sì, nonostante la crescita dei prezzi dei giocatori negli ultimi anni, i talenti della Dinamo rimangono abbastanza accessibili. La Roma, ad esempio, ha acquistato quest'estate Ante Coric per 6 milioni (più il 10% in caso di futura cessione): è una piccola scommessa con un potenziale di successo molto elevato...
Il lato oscuro di Mamic e la Calciopoli croata
Dietro a tutto ciò però c'è anche un lato oscuro, legato a doppio filo alla figura di Zdravko Mamic, presidente del club per 13 anni, già arrestato in passato e, circa un mese fa, condannato a sei anni di reclusione per frode fiscale e appropriazione indebita. Usava la squadra per il proprio arricchimento personale grazie a rapporti ambigui con politici e potentati economici, gestendolo in modo “losco e familiare”, così come è stato definito dai giornali croati. Un sistema che ha consentito alla società di sfornare i talenti che costituiscono base della squadra finalista in Russia, ma che vede il paese in mezzo a un caos di portata simile a ciò che è stato Calciopoli per l’Italia nel 2006. Mamic è il principale dirigente calcistico croato e la sua influenza nella Federazione causa non pochi problemi, tanto da aver portato più volte scontri con i tifosi, tracimati in casi come quello del novembre 2014, quando in occasione di un match contro l’Italia, a Milano, i croati si resero protagonisti di scontri e tafferugli. Seppur sia stato arrestato e non sia più alla guida del club di Zagabria dal 2015, oltre che esiliato in Bosnia, il suo potere sul calcio croato è ancora forte. La vicenda, poi, ha coinvolto anche Luka Modric, accusato di falsa testimonianza per aver assecondato la versione di Mamic: ora il capitano rischia fino a 5 anni di carcere.
Coric, Sosa, Marin... il futuro è in casa
L’eventuale successo della Croazia, come fu quello dell’Italia di Lippi in Germania, potrebbe aiutare a spazzar via il periodo di caos calcistico nel Paese ma, comunque vada, il futuro della Nazionale è roseo. E sempre per merito della Dinamo Zagabria! Borna Sosa, Ante Coric e Antonio Marin sono i nomi degli ultimi talenti che il vivaio ha prodotto. I primi due hanno lasciato il club proprio in questa sessione di mercato (Stoccarda e Roma) portando in dote complessivamente 12 milioni, per Marin invece (17enne promettente attaccante) sono aperte le porte della prima squadra, dove dal 2015 ci sono stabilmente i ventenni Nikola Moro e Filip Benkovic, altri nomi su cui puntare qualche fiches. La loro reputazione, nonostante la giovane età, è indice di lavoro alle spalle e di capacità di saper vendere per ricostruire ancora: un modello che piace e funziona da anni, che ha come obiettivo quello di far arrivare in prima squadra almeno due giocatori per ciascuna delle undici categorie in cui è strutturato. Un modello che in tanti altri vorrebbero emulare.
Pensate a cosa furono Robert Prosinecki, Davor Suker e Zvonimir Boban: simboli del calcio mondiale partiti dalla Dinamo e arrivati sul tetto d’Europa con Stella Rossa, Real Madrid e Milan. Erano altri tempi ma già allora a Zagabria si scovavano talenti e da più di dieci anni la società è diventata il punto di riferimento del calcio croato e non solo. E’ così che la Dinamo riparte ogni volta, è così che il calcio croato ha costruito la squadra finalista del Mondiale.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Condividi questo articolo