Paolo Guerrero out per doping: i capitani avversari chiedono una sospensione della squalifica

Dopo 36 anni di assenza dallo scacchiere della Coppa del Mondo, il Perù è finalmente tornato ad affacciarsi sulla finestra calcistica internazionale in Russia, ma dovrà farlo senza Paolo Guerrero, bandiera della rappresentativa andina, visto a lungo anche in Europa tra Bayern Monaco e Amburgo, in Germania. L’attaccante classe 1984, attualmente in forza al Flamengo, è stato infatti squalificato per 14 mesi dal TAS per essere risultato positivo alla cocaina, inavvertitamente ingerita perché disciolta in una tazza di tè. In un primo momento, la squalifica comminata era stata di soli 6 mesi, cosa che avrebbe potuto permettergli di partecipare alla Coppa del Mondo in Russia, ma è stata poi aumentata lo scorso febbraio, dopo una rivisitazione del caso.

Il Perù è stato sorteggiato nel Gruppo C assieme ad Australia, Francia e Danimarca, e i capitani delle squadre avversarie hanno scritto congiuntamente una lettera alla FIFA perché la squalifica a Guerrero possa essere quantomeno sospesa durante il Mondiale, così da permettere alla nazionale sudamericana di presentarsi in Russia con la propria superstar e al massimo della competitività.

“Chiediamo alla FIFA di mostrare compassione – hanno scritto Mile Jedinak, Hugo Lloris e Simon Kjaer -. Crediamo sia estremamente ingiusto escludere Guerrero da quello che sarebbe l’apice della sua carriera”.