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Argentina: chi è Julian Alvarez, il 22enne del City che ha costretto in panchina Lautaro e segnato 2 gol alla Croazia

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Aggiornato 13/12/2022 alle 22:57 GMT+1

MONDIALI 2022 - 4 gol nelle prime 4 partite da titolare in Coppa del Mondo e più giovane calciatore a segnare una doppietta in semifinale, dal dopoguerra ad oggi, dai tempi di Pelé nel 1958: Julian Alvarez ha scalato le gerarchie dell'Albiceleste e si è guadagnato la titolarità al fianco di Messi togliendo il posto a Lautaro. E pensare che il City ha speso solo 20 mln per strapparlo al River.

Messi: "È il mio ultimo Mondiale, voglio realizzare un sogno"

In un Mondiale, per ora, praticamente da spettatore per Paulo Dybala e assai avaro di soddisfazioni per Lautaro Martinez (ancora a secco di gol se si esclude il decisivo rigore contro l'Olanda ai quarti), l'eroe dell'Argentina è Julian Alvarez, giovane attaccante di proprietà del Manchester City: il classe 2000 dopo essere andato a segno nelle prime due gare da titolare in Coppa del Mondo, contro Polonia ai gironi e Australia agli ottavi è stato il mattatore dell'Albiceleste - in coabitazione con l'immenso Leo Messi - nella semifinale contro la Croazia, siglando una doppietta e guadagnandosi il rigore trasformato dalla Pulce e che ha spianato la strada al rotondo successo dell'Albiceleste. A 22 anni e 316 giorni, il giovane attaccante scuola River è l'argentino più giovane a gonfiare la rete in una semifinale di Coppa del Mondo dal 1930 ad oggi (quando ci riuscirono il 21enne Peucelle e il 22enne Scopelli) e - dal dopoguerra ad oggi - il più giovane attaccante a segnare una doppietta in una semifinale dai tempi di Pelé nel Mondiale 1958, (17 anni e 249 giorni nel 5-2 alla Francia).
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Chi è Julian Alvarez: dal River Plate al Manchester City

Alvarez inizia a muovere i primi passi nel mondo del calcio con la maglia dell'Atletico Calchin, squadra della sua città natale. Nel 2016, a sedici anni, sostiene un provino sia per il Boca Juniors che per il Real Madrid, ma pur colpendo i Blancos, a causa dei limiti di età, non viene tesserato dagli spagnoli. Due anni dopo il grande passo nel club che lo lancerà nel calcio che conta: il River Plate, dove vince subito la Coppa Libertadores proprio contro il Boca, in finale a Madrid, partita in cui debutta per pochi minuti e che entra nella storia della competizione. Il 2021 è il suo anno d'oro: 24 gol e 18 assist in stagione, campionato vinto e premio come miglior calciatore sudamericano. E, dulcis in fundo, convocazione per la Copa America poi vinta dall'Argentina in Brasile.
Le sue prestazioni oltreoceano fanno drizzare le antenne a molte big d'Europa e non solo (Milan e Fiorentina si inseriscono in una corsa già piuttosto affollata, comprendente anche Tottenham, Aston Villa e Ajax, oltre agli statunitensi dell'Orlando City), ma è il Manchester City di Guardiola a mettere le mani sul suo cartellino: il 31 gennaio 2022 c'è la firma (quinquennale e "soli" 20 milioni al River), ma Julian rimane in prestito ai Millonarios fino al luglio successivo. Giusto il tempo di segnare addirittura sei gol nell'incontro di Libertadores vinto contro l'Alianza Lima (8-1), stabilendo il maggior numero di marcature segnate in una singolo match della competizione. Sbarcato in Premier League, nella prima metà di questa stagione ha segnato 3 gol in 12 presenze e due gol in Champions League.
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La staffetta fra Julian Alvarez e Lautaro Martinez, il classe 2000 del City ha tolto il posto al bomber interista, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Julian Alvarez, il soprannome

Araña” ovvero “ragno” arriva dal fratello maggiore che quando guardava Julian giocare le sue prime partite lo ha nominato così per la sua capacità di controllare la palla: “Sembrava avesse più di due gambe quando giocava". Da allora l'esultanza dopo il gol è quella in stile "Spiderman", quando lancia la sua tela dai polsi.
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