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La Croazia ai quarti dei Mondiali ancora grazie ai rigori: Livakovic tre penalty parati come Subasic a Russia 2018

Stefano Dolci

Aggiornato 05/12/2022 alle 20:31 GMT+1

MONDIALI - La Croazia si è qualificata ai quarti di finale dei Mondiali per la terza volta nella sua storia, dopo il 1998 e il 2018. Tutte e tre le volte è avanzata dopo aver vinto ai calci di rigore. Una singolarità merito anche delle prodezze dei portieri, visto che Livakovic (n°1 della Dinamo Zagabria) ha neutralizzata 3 rigori come aveva fatto nel 2018 il portiere Subasic contro la Danimarca.

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Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine la Germania vince” soleva dire Gary Lineker ormai più di 20 anni fa in una delle sue citazioni più celebri. Qatar 2022 ha dimostrato che l'adagio non è poi così attuale vista l’eliminazione prematura della Mannschaft ai gironi ma forse c’è comunque margine per riadattare questa frase e renderla decisamente più veriteria e adatta alla contemporaneità dei tempi odierni. “Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 120 minuti, e alla fine la Croazia vince ai rigori”. Già perché per il secondo mondiale consecutivo, la Croazia ringrazia le prodezze dei propri portieri e fa festa vincendo la battaglia dagli 11 metri raggiungendo per i quarti di finale della Coppa del Mondo per la terza volta nella sua storia. Tutte e tre le volte che ciò è successo (a Francia ’98, Russia 2018 e Qatar 2022), i croati hanno sempre avuto la meglio dopo i penalty. Un caso più unico che raro e che conferma il feeling assoluto dagli undici metri della nazionale balcanica che in queste circostanze è mortifera per qualunque avversaria.
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Partecipazioni6
Vittorie9
Pareggi 7
Sconfitte 8
Vittorie fase eliminatoria ai rigori3
Vittorie fase eliminatorie al 90'2

Livakovic come Subasic, tre rigori neutralizzati e Croazia avanti

Se a Russia 2018, a prendersi la copertina ed essere portato in trionfo fu il portiere Subasic, capace di neutralizzare tre calci di rigore nell’ottavo di finale giocato contro la Danimarca, a questo giro l’eroe è stato indubbiamente il 27enne estremo difensore della Dinamo Zagabria: Dominik Livakovic, capace di replicare il medesimo exploit, respingendo tre dei quattro penalty calciati dal Giappone. Rotto il ghiaccio con la parata sul non angolato tiro di Minamino, Livakovic ha concesso il bis intuendo l’angolo e deviando il rasoterra di Mitoma e poi sempre tuffandosi alla propria sinistra neutralizzando il tiro sempre a filo d’erba di capitan Yoshida. Solo Asano è riuscito a spiazzarlo e a fargli gol.
Livakovic è diventato il terzo portiere nella storia del Mondiale a parare tre tiri dal dischetto dopo il connazionale Subasic a Russia 2018 e il portoghese Ricardo, nel quarto di finale contro l’Inghilterra del Mondiale 2006. Livakovic a differenza dei due predecessori è il primo a riuscirci respingendo entrambe i due primi rigori calciati dagli avversari.
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